Spagna
Nuria Vidal
Cinematografia
Cinematografia tra le più importanti in Europa, quella spagnola è rimasta per molti anni quasi completamente sconosciuta (il franchismo ha infatti alzato una barriera [...] 1974, ma uscito nel 1977) di Basilio Martín Patino e La vieja memoria (1979) di Jaime Camino, ma anche El corazón del bosque ( di possibilità ancora da sfruttare, grazie anche al digitale e all'abbassamento dei costi di produzione, alla cooperazione ...
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Musica
Sergio Miceli
Il rapporto tra musica e cinema
Il cinema è stato sempre in qualche misura 'sonoro', malgrado la diffusione dell'espressione 'cinema muto', che andrebbe propriamente riferita all'assenza [...] nel 1929 Dmitrij D. Šostakovič debuttò nel cinema in modo memorabile con Novyj Vavilon (La nuova Babilonia) di Grigorij M. contrarre un evento sonoro, purché già registrato con tecnica digitale ‒ senza influire sul timbro e sull'intonazione. Un caso ...
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Fotografia
Carlo Montanaro
Il rapporto tra fotografia e cinema
Nell'introduzione di uno dei primi, attendibili manuali storico-tecnici sul cinematografo l'autore, Eugène Trutat, ne loda l'essenza trattando [...] quanto la tecnica del fotomontaggio, fino all'era del digitale, sia stata sempre la meno invisibile tra tutte le vista, ma viene immediatamente consegnato al meccanismo del ricordo, della memoria. Sarà allora per questo che sin dai primi anni, ma ...
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Fumetto
Oscar Cosulich
I rapporti tra fumetto e cinema
L'inarrestabile evoluzione delle potenzialità degli effetti speciali e un certo inaridimento nella fantasia degli sceneggiatori hollywoodiani hanno [...] ) di Sam Raimi, autentico trionfo delle potenzialità degli effetti digitali applicati all'interpretazione dei personaggi dei f. da parte di di una critica comparativa non più basata solo sulla memoria visiva. Una possibilità di riflessione sul f. che ...
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Israele
Sergio Di Giorgi
Cinematografia
La storia del cinema israeliano è legata inestricabilmente alle travagliate vicende storiche e politiche che, dalla nascita ufficiale del movimento sionista (1897) [...] il più agile supporto del video e del digitale ‒ hanno assunto un ruolo cruciale nel fornire 1998, noto anche come The South: Alice never lived here) rintraccia la memoria dell'esilio della sua famiglia di origine sefardita; Michal Aviad, che con l ...
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Multimediali, sistemi
Paolo Marocco
Il termine multimediale si riferisce a sistemi aggregativi di media differenti, o comunque di oggetti appartenenti a sorgenti e dispositivi di natura eterogenea, [...] e processore sono un tutt'uno).I primi prototipi di dischi digitali (audio) furono proposti nel 1977 da tre produttori giapponesi: Mitsubishi con facilità e contemporaneamente di detenere una memoria visiva: aspetti che connotano ontologicamente il ...
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Egitto
Giuseppe Gariazzo
Cinematografia
Stato indipendente sin dal 1922, l'E., pur continuando a subire per alcuni decenni la dominazione politica e culturale inglese, divenne presto un punto di riferimento [...] , negli anni Novanta, anche la nuova tecnologia video e digitale. A contraddistinguere la prima fase di rinnovamento furono due film in una sorta di atemporalità una storia legata alla memoria e al senso dell'identità, raccontando la lotta ...
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Antonioni, Michelangelo
Altiero Scicchitano
Regista cinematografico, nato a Ferrara il 29 settembre 1912. Considerato uno dei massimi autori del dopoguerra, tra difficoltà produttive e malgrado l'incomprensione [...] A. Gaudí. Anche qui è la scena finale a essere memorabile: un lungo piano-sequenza tecnicamente prodigioso (la macchina da J. Cocteau (L'aigle à deux têtes) un lungometraggio in digitale, Il mistero di Oberwald (1980), ma l'esperienza lo lasciò ...
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Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] e uno dei più significativi e completi archivi digitali di schede filmografiche, con oltre due milioni di , in G.P. Brunetta, Storia del cinema mondiale, V, Teoria, strumenti, memorie, Torino 2001, pp. 485-517; D. Bordwell, K. Thompson, Film History ...
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Restauro e conservazione
Gianluca Farinelli
Davide Pozzi
La disciplina del restauro cinematografico è un territorio dai confini incerti, ancora privo di regole codificate, di metodologie condivise, [...] scopo di una cineteca doveva essere quello di conservare la memoria del cinema: non soltanto le pellicole quindi, ma anche derivanti da copie positive diverse e il ricorso a tecnologie digitali (sul 25% del negativo) per ripristinare l'opera nel ...
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memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati e delle relative risposte. In...
digitale2
digitale2 agg. [dall’ingl. digital, der. di digit (dal lat. digĭtus «dito») «cifra (di un sistema di numerazione)»]. – In elettronica e in informatica, qualifica che, in contrapp. ad analogico, si dà ad apparecchi e dispositivi che...