SAURA, Carlos
Gian Luigi Rondi
Regista del cinema spagnolo, nato a Huesca (Aragona) il 4 gennaio 1932. Dopo due lungometraggi ancora privi di autentica personalità, Los golfos, 1959, a mezza via tra [...] , 1977, affidati spesso, con salda padronanza stilistica, a continui giochi fra passato e presente, nell'ambito di quella poetica della memoria di cui ormai S. sta diventando, nel cinema spagnolo, l'assertore più valido e maturo; con un talento che ...
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Regista cinematografico e televisivo canadese, nato al Cairo il 19 luglio 1960. Figlio di pittori armeni, si è trasferito in Canada all'età di tre anni. Ha ottenuto il Gran premio della giuria al festival [...] (1994), lo sguardo del cinema di E. diventa più oscuro: vengono infatti ripresi i temi della solitudine del sesso e della memoria ma, soprattutto, un senso di morte incombe sui personaggi. La morte è ancora presente in The sweet hereafter. Il film ...
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Truffaut, François
Vittorio Giacci
Regista e critico cinematografico francese, nato a Parigi il 6 febbraio 1932 e morto a Neuilly-sur-Seine (Parigi) il 21 ottobre 1984. Cinema e vita furono per T. una [...] d'eau (1958) diretto con Godard, esordì nel lungometraggio con un'opera di forte sapore autobiografico, intensa e sofferta, Les 400 coups, dedicata alla memoria del suo 'salvatore', Bazin, morto alla vigilia del primo ciak, ma anche alla propria ...
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Manhattan
Giorgio Gosetti
(USA 1979, bianco e nero, 96m); regia: Woody Allen; produzione: Jack Rollins, Charles H. Joffe per United Artists; sceneggiatura: Woody Allen, Marshall Brickman; fotografia: [...] Ed è proprio l'idea della leggerezza, un poco nel senso delle Lezioni americane di Italo Calvino, a restare impressa nella memoria con il geniale mescolarsi di gradi 'alti' e 'bassi' della cultura e della vita, miscelati e serviti con la nonchalance ...
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Flesh and the Devil
Paola Cristalli
(USA 1926, La carne e il diavolo, bianco e nero, 111m a 22 fps); regia: Clarence Brown; produzione: MGM; soggetto: dal romanzo Es war di Herman Sudermann; sceneggiatura: [...] , si lascia morire tra i ghiacci.
Il più celebre dei film muti di Greta Garbo, l'unico che ancora appartenga a una memoria cinematografica diffusa, è perlomeno all'apparenza la storia di un'amicizia tra due uomini, carica di tutta l'ambiguità che il ...
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La notte di San Lorenzo
Jean A. Gili
(Italia 1982, colore, 106m); regia: Paolo e Vittorio Taviani; produzione: Gaetano De Negri per Ager/RAI; soggetto: Paolo e Vittorio Taviani; sceneggiatura: Paolo [...] scelgono di rappresentare l'evoluzione di questo episodio nel ricordo di chi l'ha vissuto, le sue tracce rimaste nella memoria collettiva. La storia riprende gli avvenimenti della tragica notte dell'estate del 1944 a San Miniato, tra la fuga di ...
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Zimbabwe
Giuseppe Gariazzo
Cinematografia
Insieme alla Repubblica sudafricana, l'ex Rhodesia del Sud (indipendente dal 1980) è l'unico Stato dell'Africa australe a presentare un'importante cinematografia, [...] Draper), splendido home movie familiare e narrazione di un viaggio tra Parigi, Boston e lo Z. che fa riaffiorare memorie personali e sociali. Nel primo periodo della storia cinematografica dello Z. si collocano anche opere di altri registi, come ...
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Regista di cinema italiano, nato a Parma il 16 marzo 1941. Figlio del poeta Attilio e poeta egli stesso (Premio Viareggio nel 1962 per l'opera prima), arriva al cinema con la mediazione di P. P. Pasolini [...] sulle orme di Via col vento e del primo cinema sovietico, le possibilità della saga; con un ritorno, sul filo della memoria collettiva, a quelle cornici padane e a quella cultura popolare e contadina che, da Prima della rivoluzione e da Strategia del ...
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Gianni Canova
‘The Artist’: e il muto ritorna al futuro
Nell’anno del 3D, il trionfo agli Oscar del film di Michel Hazanavicius segna una inattesa riscoperta del cinema prima dell’avvento del sonoro. [...] film di Martin Scorsese inscena caso mai la presentificazione di un’assenza. È come se Scorsese cercasse e trovasse nella memoria del cinema delle origini tutta la tensione necessaria per scaricare energia nel cinema di oggi, in quel che il cinema ...
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Festival
Ettore Zocaro
Bruno Roberti
Cenni storici e nascita dei festival cinematografici
Il termine festival (dal francese antico) è entrato nell'uso internazionale attraverso l'inglese. A partire [...] cui figuravano, tra gli altri, Vsevolod I. Pudovkin, Sergej M. Ejzenštejn, Aleksandr P. Dovženko; o furono concepite come memoria del cinema mondiale, come il Festival del Teatro Quirino, tenutosi a Roma nel 1945, in cui vennero proiettati capolavori ...
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memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati e delle relative risposte. In...
memorabile
memoràbile agg. [dal lat. memorabĭlis, der. di memorare «ricordare»]. – Degno d’essere ricordato; si dice in genere di fatti, avvenimenti, periodi di tempo, o anche di parole, che abbiano in sé qualche cosa di grande, di glorioso,...