SPLANCHNÒPTES, Pittore dello
E. Paribeni
Ceramografo attico operante intorno alla metà del V sec. a. C., tra i più significativi e vigorosi della scuola del Pittore di Pentesilea e, senza dubbio, uno [...] Il mondo evocato è quasi esclusivamente umano - le uniche eccezioni sono costituite da Nikai e da satiri e menadi, creature marginali del mondo superiore - e in generale limitato a scene familiari, conversazioni, palestra, comasti. Un tono superiore ...
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DIONISO (Διόνυσος, Διώνυσος, Διόνουσος)
E. Homann-Wedeking
Divinità greca. Benché D. non faccia parte del cerchio di divinità olimpiche, descritte dai poemi omerici, il suo nome e la sua potenza sono [...] vite con grappoli, dovuta al pittore vascolare Exekias. La maggior parte delle raffigurazioni mostra D. tra il suo seguito di satiri e menadi. Gli attributi del dio sono i pampini d'uva, la cetra, il tirso e spesso recipienti per bevande. Una forma ...
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BRYGOS, Pittore di
S. Stucchi
Ceramografo attico della tecnica a figure rosse. Prende nome dal ceramista che eseguì tutti i vasi da lui dipinti a noi noti. Di tredici vasi firmati da Brygos con epòiesen, [...] la lyra, mentre due altri satiri, uno con la lyra ed uno col doppio flauto, accompagnano una danza sfrenata di menadi. Il disegno di queste figure rende molto bene le caratteristiche disegnative del Pittore di B.: i nasi dei satiri schiacciati in ...
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Vedi ORANGE dell'anno: 1963 - 1996
ORANGE
P. Wuilleumier
Città gallica dei Cavari, Arausio ricevé all'epoca di Cesare una colonia di veterani della seconda Legione, condotti dal padre del futuro imperatore [...] comprendeva una ricca decorazione, tre piani di colonne, statue di Venere e dell'imperatore con la corazza, fregi di centauri, di menadi, d'amazzoni, d'aquile e di ghirlande, di cui alcuni frammenti ne attestano la bellezza. Il muro separava la scena ...
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AUTOMA
E.J. Grube
Il termine deriva dal gr. αὐτόματοϚ 'spontaneo, che agisce da sé' o anche 'semovente', e viene impiegato da Aristotele (De gen. anim., 734b, 10) per designare le marionette (τὰ αὐτόματα). [...] di Erone (figure che versavano acqua o latte in un bicchiere; Ercole in atto di trafiggere il serpente; Bacco e le menadi danzanti) costituirono i mitici exempla cui, più o meno direttamente, si ispirarono sia per i congegni sia, talvolta, per la ...
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DIONE (Διώνη)
F. Brommer
Divinità femminile greca, già menzionata da Omero nell'Iliade (v, 370, 381) quale madre di Afrodite, mentre Zeus (v, 3 12) ne viene considerato il padre. Anche Esiodo nella Teogonia [...] fr. 46) la indica quale una delle nutrici di Dioniso. Su raffigurazioni vascolari greche il nome di D. ricorre a proposito di menadi. Nella letteratura romana D. ha un ruolo minimo ed è spesso identificata con Afrodite.
Bibl.: Sybel, in Roscher, s. v ...
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NINFE (Νύμϕαι)
H. Sichtermann
Divinità greche della natura, dall'aspetto di giovani fanciulle; non posseggono una mitologia uniforme a causa del loro numero; il loro nome deriva dal termine con cui comunemente [...] figure femminili dei numerosi dipinti vascolari a figure nere e rosse di soggetto dionisiaco, non sempre è possibile fare una netta distinzione tra menadi e n., però le fanciulle danzanti senza attributi si potranno considerare piuttosto n. che non ...
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Vedi TOLEMAIDE dell'anno: 1966 - 1997
TOLEMAIDE (Πτολεμαΐς, Ptolemais)
G. Pesce
Centro della Cirenaica; sorto già in epoca arcaica presso una rada della costa come centro dello scalo marittimo di Barce, [...] Annales du Service des Antiq. de l'Eg., XII, 1948; G. Caputo, Lo scultore del grande bassorilievo della danza delle Menadi, Roma 1948; G. Pesce, Il Palazzo delle colonne in Tolemaide di Cirenaica, Roma 1950; G. Caputo, Orientamenti nell'esplorazione ...
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SOUSSE
Red.
Località della costa orientale della Tunisia, corrispondente all'antica Hadrumetum (v.).
Museo. - Il museo di S. è costituito specialmente della collezione già contenuta nella sala di onore [...] di animali, il ratto di Ganimede, Dioniso e Arianna, scene di pesca, cavalli vincitori, Leda e Zeus, Orfeo, Satiri e Menadi; particolarissimo quello con giochi dell'anfiteatro (Inv. II, 2 n. 71 f.); il mosaico di Agrippa detto Ichtus, ha un ...
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SATIRI E SILENI (Σάτυροι, Σιληνοί)
P. E. Arias
La testimonianza più antica sui satiri e sui sileni ci è tramandata da Esiodo (fr. 198 ed. Rzach apud Strab., x, 471): "dicono... che dalla figlia di Foroneo [...] di Fliunte uno dei suoi primi cultori.
Sui vasi della cerchia di Epiktetos i sileni che accompagnano Dioniso e le menadi hanno capelli lunghi ricciuti, lunga barba, naso schiacciato e labbra spesse, oltre alla solita coda; più tardi anche nei vasi ...
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menade1
mènade1 s. f. [da una voce algonchina, attrav. l’ingl. menhaden]. – Pesce dell’alto Atlantico della famiglia clupeidi (Brevoorthia thyrannus), da cui si estrae l’olio di menadi, liquido dal marcato odore di pesce, contenente circa...
menade2
mènade2 s. f. [dal lat. Maenas -ădis, gr. Μαινάς -άδος, propr. «forsennata, furente», dal tema di μαίνομαι «infuriare»]. – Seguace del culto orgiastico di Dioniso, sinon. di baccante: le danze, le orge delle m.; fig., essere, sembrare...