TERENZIO (Publius Terentius Afer)
P. Orlandini
Poeta comico romano, nato a Cartagine nel II sec. a. C. Fu portato a Roma dal senatore Terenzio Lucano, che lo manomise. Frequentò i circoli aristocratici [...] e assimilò la cultura greca prendendo a modello per le sue sei commedie Menandro e Apollodoro Caristio.
La sua iconografia si deduce dalla descrizione di Svetonio (Vita, v): ...fuisse dicitur mediocri statura, gracil corpore, colore fusco, dall' ...
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Monimo
Filosofo (sec. 4° a.C.). Secondo Diogene Laerzio fu uno dei più antichi cinici, discepolo di Diogene di Sinope e di Cratete, che imitò nel disprezzo della gloria e nella ricerca della verità. [...] Le sue opere sono andate perdute, ma ebbe una certa reputazione tra i contemporanei; Menandro, nel Palafreniere, gli attribuisce la sentenza per cui sarebbe vano ogni sapere umano. ...
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Archeologo (Jaslo, Galizia, 1860 - Lipsia 1929), prof. nelle univ. di Friburgo (1889) e di Lipsia (1896). Socio straniero dei Lincei (1923). Si occupò soprattutto, con grande cultura filologica, di arte [...] greca e d'iconografia, pubblicando varî studî sul costume greco, su Calamide (1907), sul fregi dell'Ilisso, sul ritratto di Menandro. ...
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SATORNILO (o Saturnino; Σατορνῖλος, Σατορνῖνος)
Gnostico, anzi capo di una scuola gnostica in Antiochia di Siria: secondo la tradizione eresiologica, rappresentata soprattutto dal perduto Syntagma di [...] (Adv. haer., I, 24, 1-2) e da Ippolito (Refut. o Philosoph., VII, 28) sarebbe stato scolaro di Menandro: perciò contemporaneo di Basilide. Professava, a quanto pare, un dualismo emanatistico, contrapponendo all'ignoto Dio supremo sette demiurghi ...
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Filologo classico tedesco (Lubecca 1906 - Monaco 1986), prof. all'univ. di Amburgo dal 1954. Si è occupato di varî aspetti della cultura e della letteratura greca: il pensiero di Cratete di Pergamo; le [...] di viaggio di Pitea di Marsiglia; momenti del teatro tragico (in particolare Eschilo ed Euripide) e comico (Menandro); Omero. Tra le opere: Sphairopoiia. Untersuchungen zur Kosmologie des Krates von Pergamon (1936), Parateresis. Untersuchungen zur ...
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ARISTOFANE (᾿Αριστοϕάνης, Aristophănes)
L. Laurenzi
Commediografo greco, nato verso il 445, morto circa il 385 a. C. Si sa da lui stesso ch'era calvo (Pace, 767). Si ha notizia che esisteva un ritratto [...] il fatto che una delle copie è coronata di edera, e che lo Pseudo Seneca è unito in doppia erma con Menandro. Lo Pseudo Seneca è conservato in quarantatre repliche, cioè in un numero grandissimo rispetto a quello delle repliche di altri poeti ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il teatro
Simone Beta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel V secolo a.C. si sviluppa ad Atene in modo straordinario un nuovo genere poetico [...] scrive il Banchetto dei sofisti, un’opera che in 15 libri descrive il lungo pranzo offerto da un console romano ad alcuni dotti).
Menandro nasce ad Atene nel 342 a.C. Non è un autore molto fortunato: scrive più di 100 commedie, ma vince solo otto ...
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MONNUS (Monnus)
L. Guerrini
Mosaicista romano, la cui firma appare nell'ottagono centrale di un mosaico ora al Museo Provinciale di Treviri. Si tratta di un grande mosaico pavimentale (m 5 dì lato) con [...] la raffigurazione delle Muse, delle Stagioni, dei Mesi rappresentati come dèi, di poeti e prosatori, tra cui Menandro, Virgilio, Arato, ecc. Ciascuna figura è indicata dall'iscrizione. Annesso a questo, c'è un altro mosaico pavimentale, appartenente ...
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Commediografo greco (Turi 372 a. C. circa - Atene forse 270): visse ad Atene e fu operosissimo (prima vittoria nei concorsi, pare, nel 356; restano 138 titoli e 346 frammenti). Seguì i modi della commedia [...] "di mezzo", ma nell'ultima parte della lunga vita dovette sentire gl'influssi della commedia "nuova". Secondo la tradizione fu zio e maestro di Menandro. ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli fuori dei confini dell'impero. Gli Avari
István Bóna
Gli avari
Popolo asiatico di cavalieri nomadi, presente nel 557 d.C. nelle regioni periferiche dell’Europa [...] orientale, poi nel 568 nel bacino dei Carpazi, ove fondò un regno durato 235 anni. Gli storici bizantini, come Menandro Protettore (Continuatio Historiae Agathiae, X) e Teofilatto Simocatta (Historiae, I, 8, 8), ci informano delle sue origini, della ...
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commedia
commèdia (raro comèdia, ant. commedìa o comedìa) s. f. [dal lat. comoedia, e questo dal gr. κωμῳδία, che prob. significava in origine «canto (ᾠδή) del festino (κῶμος)»]. – 1. In senso ampio e generico, opera letteraria, in versi o...
menandreo
menandrèo agg. – Appartenente o relativo al commediografo greco Menandro (c. 344 - c. 292 a. C.), autore molto fecondo (gli erano riconosciute oltre 100 commedie), considerato il maggior poeta della commedia cosiddetta «nuova», largamente...