Filologo classico e papirologo italiano (Santa Croce del Sannio 1849 - Spotorno 1935). Prof. di greco all'Istituto di studi superiori di Firenze, dal 1915 si dedicò completamente agli studî papirologici. [...] a edizioni anche straniere. Come papirologo pubblicò e integrò papiri letterarî (frammenti di Eschilo, Sofrone, Eupoli, Cratino, Menandro, Callimaco, Erinna, Euforione; in collab. con M. Norsa il De exilio di Favorino, le Diegheseis di Callimaco ...
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Scrittore e uomo politico catalano (Barcellona 1888 - Città di Messico 1961); fondò (1922) l'Acció Catalana, partito di tendenza radicale, vittorioso nelle elezioni del 1923. Umanista e storico di altissimo [...] en la prosa catalana (1908), studî sui manoscritti catalani dei Trionfi di Petrarca (1928), sul classicismo catalano, sul teatro di Menandro, l'opera Els iniciadors de la Renaixença (vol. I: Poesia, 1926), La lliçó de la dictadura (1931), ecc. ...
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Commediografo spagnolo (n. Borox, Toledo, 1581 - m. forse Madrid dopo il 1640 circa); della propria vita e degli scritti egli stesso ci dà notizia nel libro Para algunos (1640). Pubblicò sei commedie (1629), [...] al tiempo lo que es suyo, El agrario agradecido (eccellente imitazione dell'Anfitrione plautino). È autore della satira El curial del Parnaso (1624) e del Menandro (1630), ambizioso tentativo di sintesi del romanzo bizantino, picaresco e italiano. ...
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Filologo classico (Mistretta, Messina, 1898 - Milano 1977); prof. univ. dal 1938, ha insegnato letteratura greca nell'univ. di Milano; socio corrispondente dei Lincei (1963). Si è particolarmente occupato [...] tragedia (1936); Eschilo (1941); Poeti bizantini (2 voll., 1948); edizione critica con commento delle Commedie di Aristofane (5 voll., 1949-1964); una trad. del Dỳskolos di Menandro (1959); Teocrito (1966); Scritti minori sul teatro greco (1970). ...
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Filologo classico (Oulton, Yorkshire, 1662 - Cambridge 1742); fin dalla sua prima opera, l'Epistola ad Millium (1691), ma soprattutto con la pubblicazione dei frammenti di Callimaco (1697) e poi con la [...] un rigoroso metodo critico condotto su basi linguistiche, storiche e letterarie. Nelle ulteriori edizioni critiche (Filemone e Menandro, 171o; Orazio, 1711), praticò negli emendamenti, forse un po' troppo radicalmente, un rigore razionalistico che si ...
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Filologo e archeologo (Marburgo 1850 - Halle 1922), prof. all'univ. di Berlino (1880-90), poi (dal 1890) in quella di Halle; direttore della rivista Hermes; fece parte della direzione dell'Istituto archeologico [...] della Griechische Mythologie di L. Preller (1887-1926); Die römische Sarkophagreliefs (3 voll., 1890-1919); Studien zur Ilias (1901); Oedipus (2 voll., 1915); ricerche sugli Ichneutài di Sofocle, sui frammenti di Menandro, sulla pittura antica. ...
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Nome di varî personaggi dell'antichità, tra cui: 1. Uomo politico ateniese (sec. 4º a. C.), collaboratore di Demostene; accusò Eschine per motivi politici ma, accusato a sua volta da questo per indegnità [...] . Continuò l'indirizzo artistico paterno; con il fratello eseguì un ex voto dei Megaresi, il ritratto d'una sacerdotessa, una statua di Menandro per il teatro di Atene, una di Enio ad Atene, statue di Esculapio e dei suoi paredri a Coo. 3. Tiranno di ...
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COPPOLA, Goffredo
Pietro Treves
Nato a Guardia Sanframondi (prov. di Benevento), il 21 sett. 1898, da Pietro e Maria Ricca, frequentò la facoltà di lettere dell'università di Napoli, e qui fu attratto [...] (1924) e il soggiorno a Kiel.
Il C. poco o punto si preoccupa di assodare sia la posizione storico-ideologica di Menandro, sia l'effettiva, e quasi direbbesi intenzionale, non poesia del commediografo, e, se mai, si preoccupa di studiare con metodica ...
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Archeologo italiano (Genova 1910 - Lipari 1999), soprintendente alle antichità della Liguria (1939-1941), poi della Sicilia orientale. È particolarmente noto per le sue ricerche preistoriche e protostoriche [...] siciliani (Akrai, 1956; Mylai, 1959; Meligunis Lipara, 3 voll., 1960-68); Il Castello di Lipari e il Museo archeologico eoliano (con M. Cavalier, 1977); Menandro e il teatro greco nelle terracotte liparesi (1981). Dal 1978 socio nazionale dei Lincei. ...
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Retore cristiano (sec. 4º), nativo di Alessandria. Stabilitosi come insegnante di grammatica dapprima a Berito e poi a Laodicea, ivi si convertì al cristianesimo e fu ordinato sacerdote; padre di A. di [...] storia ebraica dalla creazione a Saul, liriche, tragedie, commedie, dialoghi, imitando a volta a volta Omero, Pindaro, Euripide, Platone, Menandro. Non ne rimane nulla: è assai dubbio se sia dell'uno o dell'altro A. una parafrasi in esametri dei ...
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commedia
commèdia (raro comèdia, ant. commedìa o comedìa) s. f. [dal lat. comoedia, e questo dal gr. κωμῳδία, che prob. significava in origine «canto (ᾠδή) del festino (κῶμος)»]. – 1. In senso ampio e generico, opera letteraria, in versi o...
menandreo
menandrèo agg. – Appartenente o relativo al commediografo greco Menandro (c. 344 - c. 292 a. C.), autore molto fecondo (gli erano riconosciute oltre 100 commedie), considerato il maggior poeta della commedia cosiddetta «nuova», largamente...