Retore greco (sec. 3º d. C.). Si ha notizia di suoi commenti a Ermogene, a Minuciano, alle orazioni di Demostene e ad Elio Aristide. Sotto il suo nome ci sono giunti due trattatelli sugli encomî (a divinità e città, a re e principi) differenti di lingua e di stile, sicché uno dei due è da ritenersi di altro autore ...
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(“Stico”) Commedia del commediografo latino Plauto (250 a.C. circa - 184 a.C.), rappresentata nel 200 a.C., derivante da una commedia di Menandro.
Due fratelli sono partiti già da tre anni per la mercatura [...] senza più dar notizia alle mogli; e queste resistono alle esortazioni paterne a divorziare, finché i mariti ritornano. La commedia prende nome dal servo di uno dei due mercanti, che appare solo verso la ...
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Poeta greco della Commedia nuova, di Siracusa (o di Soli in Cilicia), vissuto fra il 361 e il 263 a. C. Rivale fortunato di Menandro, scrisse 97 commedie, di cui restano numerosi frammenti e i rifacimenti [...] plautini: Mercator dell'῎Εμπορος, Trinummus del Θησαυρός, e forse Mostellaria del Φάσμα. Un figlio di F., omonimo, fu anch'esso poeta comico: scrisse 54 commedie ...
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(I fratelli) Commedia del poeta comico latino P. Terenzio Afro (2° sec. a.C.). Ultima delle sei commedie di Terenzio desunta dalla omonima ᾿Αδελϕοί di Menandro (e con una scena tradotta dai Συναποθνήσκοντες [...] di Difilo) e rappresentata, secondo la cronologia tradizionale, nel 160 a. C. Suo motivo ispiratore è il fatale contrasto fra vecchia e nuova generazione ...
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(La fanciulla di Andro) Prima commedia del poeta comico romano P. Terenzio Afro (2º sec. a. C.), rappresentata nel 166 a. C. Deriva dall'Andria di Menandro, contaminata con alcune scene della Perinzia [...] dello stesso. Centrale è la figura di uno schiavo-mezzano che, con i suoi intrighi, riesce infine a conciliare i contrastanti interessi dei vecchi e dei giovani ...
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Poeta latino di commedie palliate (sec. 2º a. C.), collocato al nono posto nel canone di Volcacio Sedigito. Fu nemico della contaminatio e si attenne di preferenza a Menandro; è il malivolus poeta che [...] Terenzio attacca nei prologhi delle sue commedie. Nulla resta della sua opera ...
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Poeta latino, gallo insubre di origine, forse di Milano (n. 230 a. C. circa - m. 166 a. C. circa). Prima schiavo e poi liberato da un Cecilio, visse, secondo notizie non ben chiare, in contubernio con [...] meno di 300 versi e 42 titoli. Un frammento del Plocium ("La collana") di C. è citato da Gellio col testo corrispondente di Menandro, per mostrare quanto sia lontano dal garbo e dalla grazia del modello. Ma in C. è un senso di umanità più cordiale e ...
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L’attività letteraria tesa alla raccolta di proverbi.
Il termine compare tardi (sembra per la prima volta nel sofista Zenobio), ma raccolte di proverbi furono fatte in Grecia fino dal 4° sec. a.C. (per [...] es., le sentenze di Menandro) e divennero oggetto di studio già da Aristotele. Poi ne trattarono filosofi, grammatici, eruditi, tanto che con le raccolte di Zenobio, con i Proverbi alessandrini dello Pseudo-Plutarco ecc., si formò il Corpus ...
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(lat. Bacchĭdes) Commedia del commediografo latino Plauto (250 a.C. circa - 184 a.C.), rappresentata nel 189 o 186 a.C., certo posteriore all'Epidicus; manca il principio e perciò non si ha indicazione [...] del modello greco, che era forse una commedia di Menandro. È una delle più vivacemente intrecciate e dialogate.
Il titolo deriva dal nome di due cortigiane sorelle, chiamate entrambe Bacchide perché i loro genitori erano stati iniziati ai riti di ...
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Filologo classico tedesco (Lubecca 1906 - Monaco 1986), prof. all'univ. di Amburgo dal 1954. Si è occupato di varî aspetti della cultura e della letteratura greca: il pensiero di Cratete di Pergamo; le [...] di viaggio di Pitea di Marsiglia; momenti del teatro tragico (in particolare Eschilo ed Euripide) e comico (Menandro); Omero. Tra le opere: Sphairopoiia. Untersuchungen zur Kosmologie des Krates von Pergamon (1936), Parateresis. Untersuchungen zur ...
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commedia
commèdia (raro comèdia, ant. commedìa o comedìa) s. f. [dal lat. comoedia, e questo dal gr. κωμῳδία, che prob. significava in origine «canto (ᾠδή) del festino (κῶμος)»]. – 1. In senso ampio e generico, opera letteraria, in versi o...
menandreo
menandrèo agg. – Appartenente o relativo al commediografo greco Menandro (c. 344 - c. 292 a. C.), autore molto fecondo (gli erano riconosciute oltre 100 commedie), considerato il maggior poeta della commedia cosiddetta «nuova», largamente...