Commedia elegiaca
Ferruccio Bertini
Il teatro sacro nasce e si sviluppa in età medievale attraverso le forme liturgiche della sequenza e del tropo; quando, uscito dal tempio, esso propone le sue rappresentazioni [...] sono stati abbandonati tanto i metri fondamentali giambico-trocaici, quanto le strutture drammatiche. Il richiamo a Plauto e a Menandro serve soltanto a conferire il sigillo di un'auctoritas riconosciuta a un genere letterario nuovo, che trova i suoi ...
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commedia
Emanuela Bufacchi
Rappresentazione teatrale a lieto fine
La commedia è un genere teatrale caratterizzato da argomento comico e finale lieto. Creato dai Greci al principio del 5° secolo a.C., [...] messi sulla scena attraverso un sempre più complesso intreccio narrativo.
Dalla commedia nuova ‒ che ha tra i suoi massimi esponenti Menandro (seconda metà del 4° secolo a.C.) ‒ deriverà in primo luogo il teatro romano, che sarà poi principalmente il ...
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commedia
commèdia (raro comèdia, ant. commedìa o comedìa) s. f. [dal lat. comoedia, e questo dal gr. κωμῳδία, che prob. significava in origine «canto (ᾠδή) del festino (κῶμος)»]. – 1. In senso ampio e generico, opera letteraria, in versi o...
menandreo
menandrèo agg. – Appartenente o relativo al commediografo greco Menandro (c. 344 - c. 292 a. C.), autore molto fecondo (gli erano riconosciute oltre 100 commedie), considerato il maggior poeta della commedia cosiddetta «nuova», largamente...