SALTARELLO
Luigi COLACICCHI
. Nome dato nel sec. XVI a una danza rapida in tempo 6/8 o 3/8 che seguiva generalmente la pavana o altra danza in tempo pari. Nel Tabulaturbuch di Bernhard Schmidt (Strasburgo [...] del grano o la mondatura del granturco. È accompagnato dal suono della fisarmonica, e spesso il suonatore balla anche lui addossandosi ai gruppi per eccitare la danza. Il finale della Sinfonia italiana di Mendelssohn contiene due temi di saltarello. ...
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MARTUCCI, Giuseppe
Antonio Rostagno
– Nacque a Capua il 6 genn. 1856, primogenito di Gaetano e di Orsola Martucciello.
Il M. e la sorella Teresa, nata nel 1857, ricevettero i primi rudimenti musicali [...] Società del quartetto; in programma Mozart (sinfonia K. 550), Beethoven (ouverture Leonore III), Rubinstein (Adagio dalla sinfonia Oceano) e Mendelssohn (estratti da Sogno d’una notte di mezz’estate). Il 20 marzo il M. diresse la prima locale della ...
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VESSELLA, Alessandro
Igino Conforzi
VESSELLA, Alessandro. – Nacque ad Alife, nel Sannio, il 31 marzo 1860, da Nicola (Alife, 7 ottobre 1832-3 giugno 1903) e da Teresina Cornelio (Alife, 13 giugno 1826-9 [...] Riccardo Wagner e persino alcune composizioni pianistiche come la Polacca in la bemolle di Chopin e la Fileuse di Mendelssohn che il Vessella ha deliziosamente trascritto [...] E quando si pensi che oggi, grazie alla sua opera educatrice, una folla ...
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Corra, Bruno
Gianni Rondolino
Pseudonimo di Bruno Ginanni Corradini, scrittore, drammaturgo e saggista, nato a Ravenna il 9 giugno 1892 e morto a Varese il 20 novembre 1976. Fu amico di F.T. Marinetti [...] quadro di Segantini"; "uno studio di effetti tra quattro colori"; "una traduzione e riduzione del Canto di primavera di Mendelssohn intrecciato con un tema preso da un Valzer di Chopin"; "una traduzione in colori della famosa e meravigliosa poesia di ...
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ZOSIMO (Zosĭmus, Ζώσιμος)
Gastone M. Bersanetti
Storico. Sulla sua vita sappiamo ben poco: visse nella seconda metà del sec. V d. C.; fu comes e advocatus fisci e trascorse una parte della sua esistenza [...] Scriptorum Historiae Byzantinae (Bonn 1837); la migliore ediz. è quella di L. Mendelssohn (Lipsia 1837).
Bibl.: Le prefazioni di J. Fr. Reitemeier e L. Mendelssohn alle rispettive edizioni; L. von Ranke, Weltgeschichte, IV, Lipsia 1883, pp. 264 ...
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Stalling, Carl
Nicola Campogrande
Compositore, pianista e direttore d'orchestra statunitense, nato a Lexington (Missouri) nel 1888 e morto nel 1974. Considerato il più prolifico e geniale autore di [...] a In caliente di Allie Wrubel e Mort Dixon; altri celebri esempi di citazione sono l'utilizzo del tema dell'ouverture di Mendelssohn La grotta di Fingal per accompagnare l'andatura dell'uccello in Inki and the Minah bird (1943) di Chuck Jones e ...
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Musicista (Lichtenthal, Vienna, 1797 - Vienna 1828). Figlio di un maestro elementare, a otto anni iniziò lo studio del violino; a undici era in grado di suonare speditamente il violino e la viola, il pianoforte [...] nota come Die Grosse, per lungo tempo ignorata e ritrovata nel 1838 da R. Schumann, che consegnò il manoscritto a F. Mendelssohn, il quale la fece eseguire al Gewandhaus di Lipsia nel 1839. Le opere teatrali (cinque, oltre lavori scenici varî) non ...
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Pianista statunitense (n. New York 1947). P. si è imposto, a partire dagli anni Settanta, come uno dei migliori interpreti del repertorio classico e romantico. La sua ricerca interpretativa, dalla scelta [...] , in partic. Chopin (per l'esecuzione degli Études, Op. 10 e Op. 25, ha vinto un Grammy Award nel 2003), Mendelssohn, Schubert e Schumann; ha affrontato lavori per tastiera di Bach (vincendo un Grammy Award nel 1999 per l'esecuzione delle Suites ...
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In senso proprio, modo di locomozione, soprattutto dell’uomo, che differisce dalla corsa (nella quale si ha, nel ritmico movimento delle gambe, un attimo di sospensione in aria di tutto il corpo) ed è [...] la m. di Berlioz (rielaborazione della m. di Rákóczy) nella Dannazione di Faust; quella di Wagner nel Tannhäuser; la m. di Mendelssohn per il Sogno di una notte di mezza estate; la m. funebre di Sigfrido nel Crepuscolo degli Dei di Wagner, quella ...
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NOSSACK, Hans Erich
P. Ch.
Scrittore, nato ad Amburgo il 30 gennaio 1901. Dopo essere stato operaio di fabbrica, impiegato, giornalista, dipendente nell'impresa del padre, che era un grande importatore, [...] (Francoforte sul Meno 1958), romanzo che alcuni ritengono il suo capolavoro, ma non privo di squilibrî.
Bibl.: P. de Mendelssohn, An eine Studentin in Göttingen, in Überlegungen, Amburgo 1948, pp. 174-187; G. Montesi, Nach der Sintflut, in Wort ...
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romanza
romanża s. f. [dal fr. romance (femm.), che a sua volta è dallo spagn. romance (masch.) e dal provenz. romans, che risalgono all’avverbio lat. pop. *romanice «al modo dei Romani, in lingua latina»]. – 1. In letteratura, componimento...
popolare1
popolare1 (ant. populare) agg. [dal lat. popularis, der. di popŭlus «popolo1»]. – 1. a. Del popolo, inteso come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali: cercare il favore p.; ottenere il consenso p.; volontà...