riviste
Le r. filosofiche nacquero sul modello delle prime r. scientifiche, che vennero fondate nella seconda metà del Seicento, secolo in cui si diffuse la stampa quotidiana e periodica, che nel Settecento [...] neueste (deutsche) Litteratur betreffend (Berlino, 1759-65), curati da Chr.F. Nicolai, G.E. Lessing e M. Mendelssohn, e promuoveva le concezioni della Popularphilosophie. Più marcatamente impegnate nel dibattito filosofico appaiono le r. sorte sul ...
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MANCINELLI, Luigi
Lorenzo Mattei
Nacque a Orvieto il 5 febbr. 1848, secondogenito di Raffaele, appartenente a una famiglia di commercianti, musicofilo e componente per alcuni anni della banda cittadina, [...] di conio germanico (assimilato attraverso lo studio delle partiture non tanto di Wagner quanto di L. van Beethoven, F. Mendelssohn, F. Liszt, C.M. von Weber, R. Schumann), il gusto per la perorazione finalizzata alla trascolorazione timbrica dei temi ...
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SERRAO, Paolo
Simone Caputo
SERRAO, Paolo. – Nacque a Filadelfia, in Calabria, l’11 aprile 1830 da Bernardo e da Marianna Calabretta; il fratello maggiore Carlo fu impiegato della Prefettura di Catanzaro.
All’età [...] ottocentesco (Bellini, Flotow, Donizetti, Gounod, Mercadante, Meyerbeer, Verdi, Boito, Petrella, Rossini), accanto a Thalberg, Pergolesi, Stradella e Mendelssohn.
Il 16 luglio 1857 andò in scena al teatro del Fondo, con esito positivo di critica e ...
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CAPRANICA, Domenico
Enza Venturini
Figlio secondogenito del marchese Giuliano e di Gertrude dei marchesi Casali, nacque a Roma il 6 apr. 1792. Non si hanno notizie della sua vita fino al 1815, anno [...] versi italiani Il Messia e lo Jefte di F. F. Händel (Milano s. d.); dal tedesco il testo del Paulus di F. Mendelssohn che fece eseguire all'Accademia filarmonica (Roma 1844); e un testo di P. Obaderzalek, Cantata in onore di Sua Santità papa Gregorio ...
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SHAFTESBURY, Anthony Ashley Cooper
Cecilia Motzo Dentice di Accadia
Filosofo inglese, nato a Londra il 26 febbraio 1671, morto a Napoli il 15 febbraio 1713. A cagione della debolezza d'intelligenza [...] influenza, che in Inghilterra non oltrepassò i limiti della scuola (Hutcheson, Butler) fu notevole in Germania (Lessing, Mendelssohn, Herder, Kant, Goethe), come notevole era stata anche in Francia (Diderot, Voltaire, Montesquieu).
La concezione dell ...
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Pianista, nato a Mirandola l'8 gennaio 1840, morto a Reggio Emilia il 22 gennaio 1906. All'età di 7 anni prese parte ad un giro di concerti producendosi col fratello Guglielmo (v. sotto) e con un altro [...] in Austria, in Germania, in Belgio, con crescente fortuna. A Londra, a 21 anno, fu paragonato a Thalberg e a Mendelssohn ed ebbe successi memorabili. Nella sua carriera diede più volte concerti con Sivori e fu in rapporto coi più grandi musicisti del ...
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PASCULLI, Antonino
Anna Tedesco
– Nacque a Palermo il 13 ottobre 1842 da Francesco, funzionario del governo borbonico, e da Angela Cottone.
Rimasto orfano, insieme al fratello Gaetano entrò come interno [...] soltanto pezzi originali, ma anche trascrizioni di brevi melodie da lavori di Bach, Beethoven, Chopin, Golinelli, Mendelssohn, Schumann e perfino Michelangelo Rossi, corredate da brevissime note biografiche dei compositori e dello stesso Pasculli. Il ...
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TUA, Teresina
Renato Ricco
TUA, Teresina (Maddalena Maria Teresa). – Nacque a Torino il 24 aprile 1866 (Atto Ufficio Anagrafe n. 2273), in una famiglia di umili condizioni: i genitori, Antonio e Marianna [...] ’altra serie di concerti londinesi, Tua interpretò nella città natale il Concerto per violino op. 64 di Felix Mendelssohn, direttore Arturo Toscanini; coronati da altrettanto plauso furono i concerti tenuti con Amilcare Zanella al pianoforte, con la ...
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CRISTIANI, Giuseppe
Bianca Maria Antolini
Nato ad Anagni (Frosinone) il 19 marzo 1865 da Magno e Candida Pace, iniziò gli studi musicali sotto la guida del padre, continuandoli poi dal 1879 nel romano [...] da autori settecenteschi come IL. Boccherini, G. Paisiello, A. Vivaldi, a Beethoven, ai romantici come R. Schumann e F. Mendelssohn, ad autori del secondo Ottocento e del primo Novecento come J. Brahms, C. Franck, A. Dvoràk, P. I. Ciajkovskij ...
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NOTTURNO (ted. Nachtmusik)
Roberto Caggiano
Termine musicale che nel '700 designava un tipo di composizione per piccola orchestra o per complessi di soli strumenti a fiato, destinata a essere eseguita [...] e a esprimerlo. Esempio tipico il Notturno op. 61 n. 7 (dal Sogno di una notte d'estate) di F. Mendelssohn-Bartholdy, ove la bella melodia si annunzia nei corni con squisita efficacia. Il Martucci trascrisse per orchestra uno dei suoi notturni più ...
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romanza
romanża s. f. [dal fr. romance (femm.), che a sua volta è dallo spagn. romance (masch.) e dal provenz. romans, che risalgono all’avverbio lat. pop. *romanice «al modo dei Romani, in lingua latina»]. – 1. In letteratura, componimento...
popolare1
popolare1 (ant. populare) agg. [dal lat. popularis, der. di popŭlus «popolo1»]. – 1. a. Del popolo, inteso come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali: cercare il favore p.; ottenere il consenso p.; volontà...