In ogni epoca, in ogni scuola e in ogni genere di musica si è fatto uso (più particolarmente nei movimenti del canto) di speciali andamenti melodici, che, o con note di passaggio o con effetti di ritardo [...] , passano le musiche del Mozart e del Beethoven, del Clementi e del Rossini, del Paganini e del Liszt, dello Schumann, del Mendelssohn, dello Chopin; e in ognuna di quelle musiche, e in quelle di tanti compositori moderni, sopra tutti C. Debussy, l ...
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ORATORIO
Luigi Ronga
. Musica. - Le moderne ricerche storiche hanno messo in luce che l'oratorio musicale non fu, come prima si credeva comunemente, "una continuazione e degenerazione diretta della [...] spirito del "genere" tradizionale, quanto della religiosità atteggiata secondo le qualità stesse del loro genio. Ad es., mentre F. Mendelssohn-Bartholdy nel Paolo e nell'Elia ci dà saggi pregevoli di rielaborazione di elementi händeliani in cui sono ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’opera di Karl Marx prende forma negli anni Quaranta e giunge ai suoi esiti maturi [...] che ora dominano nella Germania colta si compiacevano di trattare Hegel come ai tempi di Lessing il bravo Moses Mendelssohn trattava lo Spinoza: come un “cane morto”. Perciò mi sono professato apertamente scolaro di quel grande pensatore, e ho ...
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ABBADO, Claudio
Maurizio Giani
Direttore d’orchestra, nacque a Milano il 26 giugno 1933, terzo di quattro figli, da una famiglia di musicisti. Il padre Michelangelo, violinista, fu dal 1925 al 1970 [...] eccezione di Brahms –, frequentazione inaugurata poi su vasta scala negli anni Ottanta con le integrali sinfoniche di Mendelssohn, Beethoven e Schubert, anche registrate rispettivamente con la London Symphony, i Wiener Philharmoniker e la Chamber ...
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PAGANINI, Niccolo
Roberto Grisley
PAGANINI, Niccolò (Nicolò, Nicola). – Nacque a Genova il 27 ottobre 1782 da Antonio (1754-1817, nato dal matrimonio nel 1745 fra Giovanni Battista Paganini e Maria [...] alluvionati; ma soprattutto entrò in contatto con l’élite culturale della città. Incontrò l’anziano Carl Friedrich Zelter, i Mendelssohn, Gaspare Spontini. In omaggio alla nazione che lo ospitava, come già aveva fatto a Vienna componendo la Maestosa ...
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CHIARINI, Luigi
Fausto Parente
Nacque "nel piccolo castello di Valiano" (Notizia biogr., p. 7; ad Acquaviva, secondo il Capei, p. 134) in Val di Chiana da Antonio e da Stella Casagli il 26 apr. 1789. [...] tra gli ebrei polacchi e russi e quelli viventi negli Stati tedeschi, tra i quali, già nel XVIII sec., Moses Mendelssohn aveva dato inizio ad una vivacissima rinascita culturale (nota come haskalah: "illuminismo"; sulla haskalah in Russia, v. J. S ...
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SGAMBATI, Giovanni
Antonio Rostagno
SGAMBATI, Giovanni. – Nacque a Roma il 28 maggio 1841, figlio di Filesio Antonio (Roma 1810-1849, avvocato procuratore) e di Mary Anne (Anna) Gott (Londra 1821-Roma [...] (1889) Gabriele D’Annunzio ritrasse il clima estetizzante di questi concerti, alludendo a un’esecuzione di musiche di Felix Mendelssohn e Bach da parte del Quintetto nel palazzo dei Sabini in via delle Muratte. Il Quintetto romano tenne settantotto ...
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ARCO, Giovanni Battista Gherardo d'
Corrado Vivanti
Nacque ad Arco, il 25 nov. 1739, nel castello da cui i suoi avi, signori feudali di quei luoghi sin dall'età carolingia, avevano tratto il nome, dal [...] di un passato pieno di pregiudizi; ma persino all'intemo dell'ebraismo, nell'opera rinnovatrice di un Mendelssohn, si riteneva necessana una riforma che distruggesse tradizioni e abitudini incrostatesi nel corso delle epoche di persecuzione. Per ...
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GORDIGIANI
Raoul Meloncelli
Famiglia di musicisti. Il capostipite, Antonio (Domenico) nato a Pistoia nella seconda metà del secolo XVIII, intraprese giovanissimo la carriera di cantante, esordendo come [...] ). L'8 giugno 1851 pubblicò sulla Gazzetta musicale di Firenze la ballata L'offerta, insieme con composizioni di Rossini, F. Mendelssohn-Bartholdy e altri compositori. Nel 1855 si recò a Parigi per una tournée di concerti al théâtre Italien e poi a ...
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Pubblicazione (diversa sia dai giornali quotidiani sia dalle pubblicazioni periodiche ufficiali di accademie e società scientifiche) che, a intervalli regolari di tempo, porta a conoscenza di un vasto [...] -giornalista. Più difficoltà ad affermarsi incontrò la pubblicistica politica. F. Nicolai, in collaborazione con Lessing e Mendelssohn, fondò la Bibliothek der schönen Wissenschaften und der freien Künste (1757), organo delle tesi illuministiche e ...
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romanza
romanża s. f. [dal fr. romance (femm.), che a sua volta è dallo spagn. romance (masch.) e dal provenz. romans, che risalgono all’avverbio lat. pop. *romanice «al modo dei Romani, in lingua latina»]. – 1. In letteratura, componimento...
popolare1
popolare1 (ant. populare) agg. [dal lat. popularis, der. di popŭlus «popolo1»]. – 1. a. Del popolo, inteso come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali: cercare il favore p.; ottenere il consenso p.; volontà...