Violinista, violista e direttore d'orchestra israeliano di origine russa (n. Mosca 1957). Dopo gli studi in Israele con I. Feher e il debutto nel 1973 con l'Orchestra filarmonica di Israele diretta da [...] Juilliard School di New York sotto la guida di D. De Lay. La sua interpretazione dei concerti per violino e orchestra di F. Mendelssohn e di M. Bruch (sotto la direzione di C. Abbado) ha meritato, nel 1981, il Grand prix du disque; nel 1984 ha vinto ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
È in Germania alla fine del Settecento che la filosofia di Spinoza riemerge pubblicamente [...] Heinrich Jacobi, con il titolo Lettere sulla teoria di Spinoza, dà alle stampe lo scambio epistolare intercorso tra sé e Mendelssohn intorno alla presunta ammissione di spinozismo che nel 1780 Lessing gli avrebbe fatto a voce poco prima di morire.
Al ...
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Scrittore, pensatore ed editore tedesco (Berlino 1733 - ivi 1811). Uno dei maggiori esponenti dell'Illuminismo tedesco, N. svolse un'attivissima opera editoriale, che contribuì in larga misura alla diffusione [...] schönen Wissenschaften und freien Künste e dei Briefe, die neueste Literatur betreffend (periodici editi in collaborazione con Mendelssohn e Lessing negli anni 1757-65), dell'Allgemeine deutsche Bibliothek (quasi ininterrottamente dal 1765 al 1805 ...
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Musicista inglese (Sheffield 1816 - Londra 1875). Discendente di musicisti, entrò (1824) alla King's College Chapel di Cambridge come corista. Studiò poi alla Royal Academy of Music di Londra e si perfezionò [...] sinfonica ma anche vocale-strumentale, tra cui un oratorio, The woman of Samaria. Affine, come stile, a F. Mendelssohn, il B. ebbe molta influenza sulla vita musicale del suo paese contribuendo allo sviluppo del secondo rinascimento della musica ...
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Musicista (Berlino 1758 - ivi 1832). Studiò con K. F. Ch. Fasch, cui (1800) succedette nella direzione della Berliner Singakademie. Costituì (1809) a Berlino una Liedertafel (la prima nella storia) e diventò [...] reale di Prussia. Fondò (1820) il Reale Istituto per la musica di chiesa, che diresse fino alla morte. Compose gran numero di lavori chiesastici e teatrali, ma è soprattutto noto per i suoi Lieder a voce sola e corali. Fu maestro di Mendelssohn. ...
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Compositore inglese, nato a Sheffield il 13 aprile 1816, morto a Londra il 1 febbraio 1875. Figlio di un organista, che morì quando egli aveva tre anni, andò a vivere presso il nonno, cantore di chiesa [...] . Nel 1836 la casa Broadwood lo mandò a Lipsia per compiere i suoi studî; qui divenne amico intimo di Schumann e di Mendelssohn. Al suo ritorno scrisse il concerto in fa minore (1840) e l'ouverture The Wood Nymphs, due delle sue migliori opere. Nel ...
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Breitkopf und Härtel Casa editrice musicale tedesca, con sede a Lipsia, fondata nel 1719 da Bernhard Christoph Breitkopf. All’impresa si associò alla fine del 18° sec. Gottfried Chrsistoph Härtel, che [...] della casa meritano menzione le edizioni complete del Palestrina, di Orlando di Lasso, J.S. Bach, G.F. Haendel, F.J. Haydn, W.A. Mozart, L. van Beethoven, F. P. Schubert, J.L.F. Mendelssohn-Bartholdy, F.F. Chopin, R.A. Schumann, R. Wagner ecc. ...
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HEYSE, Paul von
Giovanni A. AIfero
Scrittore, nato a Berlino il 15 marzo 1830, morto a Monaco di Baviera il 2 aprile 1914. Figlio del filologo Karl Wilhelm Ludwig, si avviò egli stesso allo studio della [...] 1852. Ma presto rivelò più spiccata inclinazione alla poesia: e, se nella sua città natale frequentò (1847-49) il salotto di casa Mendelssohn e fu introdotto da E. Geibel nelle riunioni di casa Kugler e del circolo Tunnel über der Spree, ove venne in ...
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Musicologo e compositore (Zurigo 1906 - Lipsia 1988). Dal 1947 insegnante all'univ. di Lipsia, ove nel 1958 fondò una sezione per la musica extraeuropea e fece parte dei direttivi della Società internazionale [...] Barockoper in Hamburg: 1678-1738 (2 voll., 1968); Oper-Szene und Darstellung 1600-1900 (1968); ha curato inoltre l'edizione di musiche di Graun, Telemann, Fux, Mendelssohn-Bartholdy. Ha composto opere teatrali, musica sinfonica, da camera e vocale. ...
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Musicista (Brunswick 1784 - Kassel 1859). Esordì come concertista di violino (1804). Dal 1805 divenne Konzertmeister a Gotha. Fu poi direttore d'orchestre teatrali a Vienna e Francoforte, Generalmusikdirektor [...] , e capo di un'importante e vitale scuola violinistica. Come compositore, tra i romantici, può essere considerato (accanto a F. Mendelssohn) come uno dei più impegnati in un tentativo di conciliazione tra le nuove tendenze e le forme consacrate dai ...
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romanza
romanża s. f. [dal fr. romance (femm.), che a sua volta è dallo spagn. romance (masch.) e dal provenz. romans, che risalgono all’avverbio lat. pop. *romanice «al modo dei Romani, in lingua latina»]. – 1. In letteratura, componimento...
popolare1
popolare1 (ant. populare) agg. [dal lat. popularis, der. di popŭlus «popolo1»]. – 1. a. Del popolo, inteso come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali: cercare il favore p.; ottenere il consenso p.; volontà...