GUIDI, Giovanni Gualberto
Bianca Maria Antolini
Nacque il 12 ott. 1817 a Firenze da Antonio e Arianna Sandrini. Studiò il contrabbasso con Carlo Campostrini e tra il 1839 e il 1855-56 suonò a Firenze [...] F.J. Haydn, Beethoven, L. Cherubini, J.N. Hummel, J. Mayseder, L. Spohr, G. Onslow, F. Schubert, Weber, F. Mendelssohn, R. Schumann, J. Brahms. Sporadicamente si eseguirono brevi pezzi per pianoforte o per violino solo, nonché concerti per strumento ...
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OFICLEIDE (da ὄϕις, "serpente" e κλείς "chiave")
Francesco VATIELLI
Strumento a fiato, della famiglia degli ottoni, munito di chiavi e fondato sullo stesso principio delle trombe a chiavi, ma con una [...] ; fu molto usato nelle bande militari e lo si trova anche in alcune partiture dello Spontini, del Meyerbeer e, eccezionalmente, del Mendelssohn; oggi non è più usato nell'orchestra, dove è sostituito, da Wagner in poi, dal più armonioso Bass-Tuba. In ...
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trio Composizione musicale in più movimenti per tre strumenti. Le formazioni più comuni sono il t. con pianoforte (cui si aggiungono violino e violoncello) e il t. d’archi (violino, viola e violoncello). [...] in J. Schobert). Scrissero t. di grande importanza W.A. Mozart, L. van Beethoven, F. Schubert, R. Schumann, F. Mendelssohn, J. Brahms, M. Ravel e numerosi altri.
Nello scherzo o nel minuetto delle composizioni sonatistiche e sinfoniche il t. è la ...
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REINECKEI, Carl Heinrich Carsten
Karl August Rosenthal
Pianista, direttore d'orchestra e compositore, nato il 23 giugno 1824 ad Altona, morto il 10 marzo 1910 a Lipsia. Fu allievo del padre, Johann [...] insegnante di pianoforte e di composizione; nel 1902 fu messo a riposo.
Le sue composizioni sono nello stile Mendelssohn-Schumann, comprendono concerti per piano, violino, violoncello, arpa, ottetti e sestetti per istrumenti a fiato, musica da camera ...
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Giornalista e scrittore tedesco (Berlino 1889 - Salisburgo 1967). Fino all'avvento del nazismo fu corrispondente a Vienna del Berliner Tageblatt. Emigrato, durante la seconda guerra mondiale fu a New York; [...] , 1932; Sage und Siegeszug des Kaffees, 1935). Più fortunati i suoi libri di storia culturale e le sue biografie di grandi musicisti (Sechstausend Jahre Brot, 1956; Mozart, 1956; F. Mendelssohn und seine Zeit, 1959; Eine Sprache, viele Zungen, 1966). ...
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Spinoza nella storiografia filosofica e nell’attualismo di Gentile
Francesco Cerrato
Soltanto nel 19° sec. la filosofia di Baruch Spinoza viene definitivamente inclusa nel canone filosofico europeo. [...] tolleranza nel Tractatus theologico-politicus (1670). Si dovettero attendere le lettere di Friedrich Heinrich Jacobi a Moses Mendelssohn sulla dottrina di Spinoza (1785), la confessione in esse contenuta dello spinozismo di Gotthold Ephraïm Lessing e ...
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Violinista e compositore, nacque a Brescia l'11 marzo del 1818. Allievo, per il violino, di Faustino Camisani, incominciò a viaggiare all'età di otto anni, dando concerti. Verso il 1835 il Paganini, uditolo [...] tessé il suo elogio in un medaglione letterario della Neue Zeitschrift für Musik), con Clara Wieck, con Niels Gade e col Mendelssohn, il quale volle provare con lui il suo Concerto in mi minore per violino, allora ultimato. In Francia, fu da Rossini ...
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Giudaismo
Rolf Rendtorff
Introduzione
Definizioni del concetto
Nella sua accezione più ampia il termine 'giudaismo' indica la storia complessiva del popolo ebraico, dai suoi inizi nell'epoca biblica [...] all'epoca eccezionale per un ebreo - ma a differenza di Spinoza non si allontanò dai principî fondamentali della religione ebraica. Mendelssohn divenne a Berlino il centro di un cerchia di intellettuali sia ebrei che non ebrei; quando però il teologo ...
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BATTISTINI, Mattia
Ada Zapperi
Nacque a Roma il 27 febbr. 1856, da Luigi, medico, e da Elena Tomassi. Studiò a Roma, dove si iscrisse alla facoltà di medicina dell'università. Incoraggiato sin da ragazzo [...] la volontà della famiglia, al canto. Il 18 dic. 1876 prese parte all'esecuzione dell'oratorio San Paulo di F. Mendelssohn-Bartholdy, che l'Accademia filarmonica romana - di cui era divenuto socio in quello stesso anno - diede, sotto la direzione di ...
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Filosofo (Düsseldorf 1743 - Monaco 1819). Studioso non accademico, strinse rapporti con i maggiori esponenti della cultura tedesca dell'epoca (J.W. von Goethe, J.G. Herder, J.G. Hamann, 1730-1788, G.E. [...] filosofici, pubblicati (1772) sul Deutscher Merkur di Wieland: Allwill e Woldemar; poi (1785) uscirono i Briefe an M. Mendelssohn über die Lehre des Spinoza, forse la sua opera più importante, che contribuì decisamente a interessare gli ambienti ...
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romanza
romanża s. f. [dal fr. romance (femm.), che a sua volta è dallo spagn. romance (masch.) e dal provenz. romans, che risalgono all’avverbio lat. pop. *romanice «al modo dei Romani, in lingua latina»]. – 1. In letteratura, componimento...
popolare1
popolare1 (ant. populare) agg. [dal lat. popularis, der. di popŭlus «popolo1»]. – 1. a. Del popolo, inteso come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali: cercare il favore p.; ottenere il consenso p.; volontà...