Vaticano 350, Pittore del (Vatican Mourner)
E. Paribeni
Ceramografo attico a figure nere. Prende nome da una figura di donna piangente sul cadavere di un guerriero - forse Eos e Memnone - che decora [...] un'anfora da Vulci ora in Vaticano, n. 350. L'altro lato dell'anfora è decorato con una figurazione di Menelao ed Elena, ma è molto inferiore alla scena precedente, in cui si è voluto vedere una copia da un'analoga pittura di Exekias. Il Pittore ...
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Eroe troiano, padre di numerosi figli (dieci sono nominati in Omero, altri cinque in altre fonti), quasi tutti caduti sotto le mura di Troia. Egli è il saggio consigliere dei Troiani: corrisponde a Nestore [...] porte Scee nella Teichoscopia (Iliade, III, 148); accompagna Priamo a conchiudere il patto prima del duello fra Paride e Menelao (ib., III, 262), e violato questo dai troiani, consiglia nell'assemblea la restituzione di Elena (ibidem, VII, 347). Egli ...
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(gr. Νεοπτόλεμος) Eroe greco (detto anche Pirro), nato in Sciro da Achille e Deidamia, figlia di Licomede; dopo la morte del padre, fu persuaso da Ulisse a recarsi nel campo greco e partecipò alla distruzione [...] e concubina Andromaca. Sul suo ritorno si hanno leggende diverse, tra cui quella che lo vide, in Epiro, diventare re dei Molossi. Ebbe in moglie Ermione, figlia di Menelao, già promessa a Oreste. Da questo, o per sua istigazione, fu ucciso in Delfi. ...
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EPEUR
A. Comotti
Nome etrusco di un fanciullo alato su uno specchio di provenienza ignota della Bibliothèque Nationale di Parigi. Il significato della rappresentazione non è chiaro: nella parte superiore, [...] lati siedono Turan (Venere) e Thalna; nella parte inferiore Elena, in trono, dà la mano ad Agamennone, in presenza di Menelao, Paride, Aiace e di due divinità femminili che appaiono come ancelle. Sotto la variante Epiur lo stesso fanciullo, senza ali ...
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(gr. Τηλέμαχος, lat. Telemăchus) Personaggio d'origine poetica, secondo Omero unico figlio di Ulisse e di Penelope.
Durante la lunga assenza paterna si trova, giovinetto inerme, alle prese coi Proci che [...] sua madre. Guidato da Atena, che ha assunto l'aspetto dell'amico paterno Mentore, si reca a Pilo da Nestore e a Sparta da Menelao in cerca di notizie del padre, ma invano. Tornato a Itaca e sfuggito a un'insidia dei Proci, trova presso Eumeo il padre ...
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GINECEO (gr. γυναικώς, γυναικωνίτις)
Aristide Calderini
È la parte di abitazione greca riservata alle donne (γυναῖκες) in contrapposto all'ἀνδρών ὀ ανδρωνῖτις aperto agli uomini. I testi antichi ci informano [...] allude chiaramente sia a proposito del palazzo di Priamo a Troia, sia a proposito di quelli di Ulisse ad Itaca o di Menelao a Sparta o di Alcinoo nell'isola dei Feaci. Il gineceo si trova, secondo queste allusioni, nella parte più interna della casa ...
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LINCESTIDE (Λυγκηστίς)
Margherita Guarducci
Distretto antico della Macedonia settentrionale ai confini dell'Illiria, costituito dalla fertile vallata del fiume Erigone, con capitale Herakleia, detta [...] e si può rintracciare fino al 424 a. C., anno in cui regnava Arrabeo, figlio di Bromero. Altro principe abbastanza noto è Menelao, il quale si mise ai servizî di Atene, che nel 363-62 lo proclamò benefattore e poi cittadino. Tutta, si può dire ...
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Vedi ALESSANDRIA dell'anno: 1958 - 1973
ALESSANDRIA (᾿Αλεξάνδρεια, Alexandrēa)
A. Adriani
L. Rocchetti
1. La tradizione. - La città che Alessandro fondò nell'inverno del 332-331 a. C., sulla breve fascia [...] di fronte a quell'isoletta di Faro dove la poesia del suo prediletto Omero (Od., iv, 351 ss.), faceva giungere Menelao peregrinante sulla via del ritorno in patria, era destinata a diventare una delle più grandi, ricche e gloriose metropoli del mondo ...
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Vedi ARGENTO dell'anno: 1958 - 1994
ARGENTO (argentum, ἄργυρος)
M. Cagiano de Azevedo
Furono i Fenici che diffusero l'uso dell'a. nel bacino del Mediterraneo. Essi lo ricavavano forse dalle miniere spagnole. [...] l'a. appare per armi e suppellettili varie; Ulisse, ad esempio (Il., xxiii, 743), vince un cratere argenteo; un vaso simile dona Menelao a Telamone (Od., iv, 615); d'a. è il trono di Penelope (Od., xix, 57). Nella civiltà cretese-micenea l'a. serve ...
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Maurolico
Maurolico Francesco detto Francesco da Messina (Messina 1494 - 1575) matematico e architetto italiano. Studioso di vasta erudizione, scrisse anche opere di astronomia, ottica, filosofia e storia [...] traduzione di opere di geometria greca: tra le sue traduzioni in latino è celebre quella dall’arabo dell’opera Sferica di Menelao d’Alessandria (un’altra traduzione dello stesso testo si deve a Gerardo da Cremona, traduttore del xii secolo). Fu il ...
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