Re dell'Assiria (680-669 a. C.), figlio e successore di Sennacherib. Il regno di A. segnò il raggiungimento della massima estensione territoriale dell'impero assiro, che, sicuro in Siria e Palestina, contenne [...] con successo l'offensiva delle popolazioni dell'altopiano iranico e riuscì a riprendere l'iniziativa contro l'Egitto con la conquista di Menfi. ...
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Architetto greco (sec. 3º a. C.) figlio di Dessifane. È noto soprattutto per l'ideazione e la costruzione del faro di Alessandria, considerato una delle sette meraviglie dell'antichità. A Cnido egli avrebbe [...] una pensilis ambulatio, probabilmente un giardino pensile, e Luciano racconta che deviò il corso del Nilo facilitando la conquista di Menfi. Un'iscrizione ricorda che lavorò a Delfi, dove forse progettò la terrazza della lesche degli Cnidî. Amico di ...
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Archeologia
Monumento sepolcrale proprio dell’antico Egitto, dove era per lo più riservato ai faraoni. La forma della costruzione è quella del solido geometrico che da essa ha preso il nome. Le prime p. [...] egiziane risalgono agli inizi della IV dinastia (27° sec. a.C.), e sorgono a S di Menfi, ma le più note e grandiose sono quelle, di poco posteriori, elevate a Giza da Cheope, Chefren e Micerino. La maggiore di queste è la prima: la camera del ...
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RECLUSIONE sacra
Evaristo BRECCIA
Durante l'età ellenistica è documentata l'esistenza d'una categoria di persone obbligate a rimanere chiuse dentro un luogo determinato che è quasi sempre un santuario [...] sia da ricercare piuttosto che in Egitto in Oriente, nella Fenicia donde sarebbe penetrata nella valle del Nilo, a Menfi, con Astarte.
Bibl.: Le pubblicazioni intorno all'argomento sono segnalate in U. Wilcken, Urkunden der Ptolemärzeit, I, Berlino ...
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Principe di Sais. Profittando della disgregazione dell'Egitto alla fine della XXIII din., occupò il Delta e il Medio Egitto, ma scontratosi con le armate etiopiche di Piankhi (730 a. C.) fu sconfitto e [...] dovette sottomettersi. Partito l'Etiope, T. riprese la conquista, e fino alla morte (720 a. C.) ebbe autorità sul Delta fino a Menfi. ...
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SERAPEO
Giulio FARINA
Il tempio del dio Serapide (v.). Quello di Alessandria contava fra i più belli d'Egitto. Si elevava l'edificio quadrato sopra una scala di 100 gradini e all'intorno correva un [...] portico. Vi si venerava la celebre statua di Briasside. Fu distrutto dal vescovo Teofilo nel 391 d. C. A Menfi, presso l'odierna Saqqāra, ce n'erano due: uno sopra un ipogeo dei torelli Ḥa'pe (Apis, v.) e un altro di fronte, dell'età di Natḥharḥebê ( ...
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Faraone (m. 716 a. C.), fondatore della 25a dinastia egiziana. Regnò originariamente in Etiopia, e di là occupò la Tebaide, vantando forse lontane derivazioni da famiglia sacerdotale tebana. Combatté quindi [...] Basso Egitto, riuniti sotto la guida di Tefnakht, e in una serie di battaglie, commemorate in una stele, li vinse occupando Menfi, dove fu proclamato re e accettò giuramento di fedeltà dall'oppositore. Ritornato al paese d'origine, se ne hanno scarse ...
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Seti (o Sethi)
Seti
(o Sethi) Nome di due faraoni della XIX dinastia egiziana.
S. I (1294-1279 a.C.) salì al trono dopo il padre Ramses I, il fondatore della dinastia. Dedicò molte delle sue energie [...] alla restaurazione dei culti tradizionali egiziani, aboliti dall’eresia amarniana. Dedicò templi nei grandi centri religiosi di Tebe, Abido, Menfi, Eliopoli e ad Avaris, sua città natale. Ad Abido, nel cenotafio di Osiride, fece scolpire la lista dei ...
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Naucrati
Colonia greca in Egitto, sul Delta del Nilo, 75 km a S-E di Alessandria. Fu fondata verso la metà del sec. 7° a.C. dai mercenari milesi di Psammetico I. Fu importante emporio commerciale fino [...] all’invasione persiana (525); in età tolemaica e romana godette di autonomia come città greca ed ebbe nuovamente notevole importanza quale porto fluviale sulla via Menfi-Alessandria. ...
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METROFANE, Critopulo (Κριτόπουλος Μητροϕάνης)
Teologo greco, nato in Berea di Macedonia, morto in Valacchia nel 1639. Da giovane fu monaco al Monte Athos; poi da Cirillo Lukaris fu mandato a studiare [...] per breve tempo in Venezia (1628-29), poi ritornò a Costantinopoli presso il Lukaris, in seguito divenne metropolita di Menfi e poi (1637) patriarca di Alessandria. L'anno successivo prese parte al sinodo di Costantinopoli, dove si schierò contro ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
serapeo
serapèo s. m. [dal lat. tardo Serapēum (o Serapīum), gr. Σεραπεῖον]. – Tempio dedicato al dio greco-egiziano Seràpide: i s. di Alessandria, di Menfi, di Roma.