Fabio Rossi
noia. Finestra di approfondimento
Noia come fastidio - Il sost. n. oscilla tra due sign. diversi: quello di «forte fastidio, dolore» e quello di «insoddisfazione causata da monotonia e sim.». [...] e decadenti. Spesso tedio, ancor più di n., può alludere a una percezione della vanità della vita (un po’ come spleen, ma meno puntuale e più com.): udire il vento che faceva nei castagni del bosco come un fragor di mare, e nella voce di quel vento ...
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vedere /ve'dere/ [dal lat. vidēre] (pres. indic. védo [lett. véggo, ant. o poet. véggio], védi [ant. véi, vé'], véde, vediamo [ant. o poet. veggiamo], vedéte, védono [lett. véggono, ant. o poet. véggiono]; [...] terzo, con riferimento alla difficoltà o alla superficialità del vedere (alla festa ti ho appena intravisto).
Vedere con più o meno attenzione - Se nel vedere si impiega partic. attenzione il verbo più adatto, oltre a guardare, è osservare, che ne è ...
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fiutare v. tr. [etimo incerto]. - 1. a. [aspirare aria con il naso per sentire gli odori] ≈ annusare, odorare, (fam.) sniffare. b. [aspirare con il naso tabacco, cocaina e sim.] ≈ (gerg.) sniffare. 2. [...] , sapere (quell’uomo sa di criminale) - e di «comunicare un senso di sospetto» (questa storia mi puzza), con i sinon. meno marcati insospettire e preoccupare. Lett. o scherz. è olezzare, impiegato per lo più per i buoni odori, ma talora, con uso iron ...
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ascoltare v. tr. [lat. volg. ✻ascultare, per il class. auscultare] (io ascólto, ecc.). - 1. [prestare ascolto a qualcosa, anche assol.: a. una predica; non fare commenti e a.!] ≈ (stare a) sentire, stare [...] ) può sostituirsi a sentire. Un analogo uso com. di sentire (ma non di a.) è quello di «aver avuto una notizia più o meno vaga» e anche in questo caso il coinvolgimento del sogg. è minimo: ho sentito che stai per partire. In quest’ultimo caso, oltre ...
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senza /'sɛntsa/ (ant. sanza) prep. [lat. absĕntiā "in assenza, in mancanza di"]. - 1. a. [per indicare esclusione, mancanza e sim.: era ormai s. speranza] ▲ Locuz. prep.: senza fissa dimora → □. b. [per [...] modo indubbio, con valore asseverativo, anche come risposta: s. dubbio il colpevole è lui; ci sarò anch'io, s. meno] ≈ certamente, certo, con certezza, indubbiamente, sicuramente. □ senza fissa dimora [come s. m. e f. invar., persona che, per scelta ...
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mancare [der. di manco] (io manco, tu manchi, ecc.). - ■ v. intr. 1. (aus. essere) [essere presenti in quantità inadeguata o non essere presenti affatto: nell'insalata manca il sale] ≈ ↓ difettare, scarseggiare. [...] a un impegno e sim., con la prep. a: m. alla parola data] ≈ (non com.) fare fallo, sottrarsi, trasgredire, venire meno. ↔ adempiere, mantenere (ø), onorare (ø), rispettare (ø). b. [commettere un fallo, anche con uso assol.: "ho mancato; capisco che ...
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violenza /vjo'lɛntsa/ s. f. [dal lat. violentia]. - 1. a. [con riferimento a persona, l'essere violento] ≈ aggressività, brutalità, non violenza, prepotenza. ↔ bonarietà, mansuetudine, mitezza, pacatezza, [...] continuo furore delle battaglie che gli ha ridotto le guance e la capigliatura a quel modo (I. Nievo). Più formali e meno intens. di furia e furore sono invece impeto (o impetuosità) e veemenza, che indicano una forza o un ardore incontrollabili, una ...
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dire (ant. dicere /'ditʃere/) [lat. dicĕre] (pres. dico, dici [ant. o pop. di'], dice, diciamo, dite, dìcono; imperf. dicévo, ecc.; pass. rem. dissi, dicésti, ecc.; fut. dirò, ecc.; condiz. dirèi, ecc.; [...] tutt'al più. ↔ a dir poco. □ a dir poco ≈ come minimo, quanto meno. ↔ a dir molto. □ dire addio (a qualcosa o qualcuno) [andare altrove rispetto a o suggerire, tra i quali il terzo verbo è il meno marcato della serie, il primo è quello che indica il ...
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dolore /do'lore/ s. m. [lat. dolor -ōris, der. di dolēre "sentir dolore"]. - 1. [qualunque sensazione di sofferenza provocata da un male fisico, con le prep. di, in o anche assol.: d. di testa; avere un [...] dolore - Ci sono varie gradazioni di dolore non fisico e dunque molti termini per esprimerlo. Dispiacere indica, solitamente, un sentimento meno forte rispetto a d.: so bene che io ti fo d. a muoverti questo discorso (G. Leopardi). Amarezza e cruccio ...
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Fabio Rossi
allegro. Finestra di approfondimento
Persone allegre - Si dice a. in primo luogo chi è o mette di buonumore, per abitudine o particolare circostanza: oggi mi sento proprio a.; eri tanto a. [...] un racconto davvero divertente; i tuoi amici sono molto divertenti. Piacevole è invece più generico degli altri agg. ed è meno legato al riso e all’allegria e più a un semplice piacere: la sua compagnia è estremamente piacevole.
In quanto mettono ...
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Il segno (−) che rappresenta l’operazione di sottrazione; per es., 5−3 rappresenta la differenza tra i numeri cinque e tre. Lo stesso segno si usa per indicare un numero negativo. Analogamente, l’opposto di un numero relativo n si rappresenta...
(ted. Main) Fiume della Germania meridionale (495 km di corso e 27.378 km2 di bacino), affluente di destra del Reno. Si forma dall’unione di due brevi rami sorgentiferi, il M. Bianco e il M. Rosso, che nascono rispettivamente dal Fichtelgebirge...