noia /'nɔja/ s. f. [prob. dal provenz. noja, enoia]. - 1. a. [senso di insoddisfazione che proviene dal sentirsi occupato in una cosa monotona, dall'incapacità di decidere e di agire, ecc.: n. profonda, [...] e decadenti. Spesso tedio, ancor più di n., può alludere a una percezione della vanità della vita (un po’ come spleen, ma meno puntuale e più com.): udire il vento che faceva nei castagni del bosco come un fragor di mare, e nella voce di quel vento ...
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attutire [der. di attutare, con mutamento di coniug.] (io attutisco, tu attutisci, ecc.). - ■ v. tr. 1. a. [rendere meno violento: a. un colpo] ≈ affievolire, (non com.) ammortire, ammortizzare, attenuare, [...] , sedare, smorzare. ↔ accrescere, acuire, esacerbare, inasprire. ■ attutirsi v. intr. pron. 1. a. [diventare meno violento: il colpo si è attutito] ≈ affievolirsi, ammortizzarsi, attenuarsi, smorzarsi. ↔ accentuarsi, intensificarsi, rafforzarsi. b ...
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Fabio Rossi
inventare. Finestra di approfondimento
Invenzioni e scoperte - I. significa «dar vita a qualcosa che prima non esisteva». Sia il verbo sia il sost. der. (invenzione) vengono spesso usati per [...] modo di farci uscire di qui; ha trovato un sistema per consumare meno acqua. In questo caso scoprire è intens. e i. è ha accezione per lo più negativa, alludendo alla menzogna più o meno grave: a Siena, Pietro inventò che gli esami erano andati male ...
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offendere /o'f:ɛndere/ [lat. offendĕre, propr. "urtare contro"] (io offèndo, ecc.; pass. rem. offési, offendésti, ecc.; part. pass. offéso, ant. offènso). - ■ v. tr. 1. a. [recare danno a qualcosa] ≈ danneggiare, [...] usato è o.: perché offende una donna che non si può vendicare? (E. De Amicis). Mortificare è in genere usato per offese meno vistose ma più pungenti: una mancia di due soldi avvilisce chi la fa, e mortifica chi la riceve (C. Goldoni). Anche colpire ...
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Fabio Rossi
dare. Finestra di approfondimento
Modi di dare - Il concetto di «far avere ad altri qualcosa» è espresso da d. e da numerosi sinon. con diverse sfumature: fornire, passare, porgere, rifornire. [...] .: che la mia inesperienza gli avesse offerto un’occasione di burlarsi saporitamente di me? (I. Nievo). Offrire è preferito a d. (perché meno diretto) quando si tratta di cibo: chiese un boccone; gli fu offerto un po’ di stracchino e del vin buono (A ...
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svelenire (non com. svelenare) [der. di veleno, col pref. s- (nel sign. 4)] (io svelenisco, tu svelenisci, ecc.). - ■ v. tr. 1. [liberare qualcuno dal risentimento, dal rancore] ≈ ammansire, calmare, placare, [...] rancore] ≈ ammansirsi, calmarsi, placarsi, rabbonirsi, rasserenarsi. ↔ esasperarsi, incattivirsi, invelenirsi. ↓ irritarsi. 2. [diventare meno aspro, meno astioso: i rapporti tra loro due si sono ormai sveleniti] ≈ addolcirsi, mitigarsi, raddolcirsi ...
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Fabio Rossi
offendere. Finestra di approfondimento
Offendere fisicamente e moralmente - Si può danneggiare qualcuno in molti modi, con le percosse, con i comportamenti, con le parole, ecc. Se il danno [...] usato è o.: perché offende una donna che non si può vendicare? (E. De Amicis). Mortificare è in genere usato per offese meno vistose ma più pungenti: una mancia di due soldi avvilisce chi la fa, e mortifica chi la riceve (C. Goldoni). Anche colpire ...
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Fabio Rossi
dolore. Finestra di approfondimento
Gradi di dolore - Ci sono varie gradazioni di dolore non fisico e dunque molti termini per esprimerlo. Dispiacere indica, solitamente, un sentimento meno [...] terminologico che esprime sensazioni di dolore fisico: oltre a d., infatti, escludendo i lett. doglia, duolo e pena, il termine meno marcato è male (con gli attenuati malanno e acciacco: ha avuto molti mali; ho male a un ginocchio; la sua salute è ...
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Fabio Rossi
morire. Finestra di approfondimento
Tabù linguistici - Al pari di altri termini riguardanti malattie, sesso, funzioni fisiologiche, ecc., m. e morte sono considerate parole tabù nella nostra [...] accompagnato dal pron. pers. ci: purtroppo il nostro amato presidente ci ha lasciati), mancare (è mancato all’improvviso), venire meno (è venuto meno in seguito a una grave malattia). Com. è anche l’espressione non esserci più (o non essere più tra ...
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inventare v. tr. [lat. ✻inventare, intens. di invenire "trovare", part. pass. inventus] (io invènto, ecc.). - 1. [trovare, con l'immaginazione o l'ingegno, qualcosa che prima non esisteva: i. un nuovo [...] modo di farci uscire di qui; ha trovato un sistema per consumare meno acqua. In questo caso scoprire è intens. e i. è ha accezione per lo più negativa, alludendo alla menzogna più o meno grave: a Siena, Pietro inventò che gli esami erano andati male ...
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Il segno (−) che rappresenta l’operazione di sottrazione; per es., 5−3 rappresenta la differenza tra i numeri cinque e tre. Lo stesso segno si usa per indicare un numero negativo. Analogamente, l’opposto di un numero relativo n si rappresenta...
(ted. Main) Fiume della Germania meridionale (495 km di corso e 27.378 km2 di bacino), affluente di destra del Reno. Si forma dall’unione di due brevi rami sorgentiferi, il M. Bianco e il M. Rosso, che nascono rispettivamente dal Fichtelgebirge...