CAFFI, Andrea
Carlo Vallauri
Figlio di Giovanni e di Emilia Carlini, nacque a Pietroburgo il 1º maggio 1887. Il padre, che si era trasferito da Belluno nella capitale russa, dove lavorava nell'amministrazione [...] , accusati di tradimento e per questo perseguitati dai bolscevichi al potere. Egli è con i secondi (è vicino soprattutto al menscevico Martov) e si adopera in tutti i modi per aiutarli. Valuta il significato dello sforzo di Lenin e dei suoi per ...
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FRANSONI, Francesco
Patrizia Mengarelli
Nato a Filandari, nei pressi di Vibo Valentia, il 10 genn. 1886 da Raffaele e Anna Sarlo, si trasferì a Roma per studiare presso il collegio "Nazareno" e successivamente [...] già da prima del riconoscimento della Repubblica di Georgia e che non era stato personalmente accreditato presso il governo menscevico, come, invece, era accaduto per il Cerruti che aveva dovuto lasciare il suo incarico. Nel 1921 curò il rimpatrio ...
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menscevico
(meno corretto menscèvico) agg. e s. m. (f. -a) [dal russo men′ševik «minoritario», tratto da men′šistvo «minoranza»] (pl. m. -evìchi, meno corretto -èvichi o -èvici). – Appartenente alla frazione moderata e di impostazione revisionista...
menscevismo
s. m. [dal russo men′ševizm; v. menscevico]. – La dottrina politica dei menscevichi (detta anche, meno comunem., minimalismo, per inesatta traduz. dal russo), che, all’interno della socialdemocrazia russa, si contrappose al bolscevismo...