GIACOBINISMO
Mona Ozouf e Massimo L. Salvadori
Giacobinismo
di Mona Ozouf
Introduzione
Il termine 'giacobino' è stato coniato nel corso della Rivoluzione francese, insieme a una gran quantità di vocaboli [...] russa scoppiò violento fra il 1902 e il 1904 - negli anni, insomma, in cui maturò la divisione fra bolscevichi e menscevichi - il dissidio che mise agli antipodi neogiacobini e neogirondini. A capo dei primi si pose N. Lenin, il quale individuò ...
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Rivoluzione
Jack A. Goldstone
di Jack A. Goldstone e Massimo L. Salvadori
RIVOLUZIONERivoluzione
di Jack A. Gladstone
Teorie della rivoluzione
I modelli masse/élites e i modelli del conflitto di [...] lotta per l'allargamento della democrazia in Germania coincideva ormai con la rivoluzione proletaria stessa.
In aspro contrasto con il menscevico Martov, e con Rosa Luxemburg e il giovane Trockij - che lo accusarono di 'neogiacobinismo' autoritario e ...
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menscevico
(meno corretto menscèvico) agg. e s. m. (f. -a) [dal russo men′ševik «minoritario», tratto da men′šistvo «minoranza»] (pl. m. -evìchi, meno corretto -èvichi o -èvici). – Appartenente alla frazione moderata e di impostazione revisionista...
menscevismo
s. m. [dal russo men′ševizm; v. menscevico]. – La dottrina politica dei menscevichi (detta anche, meno comunem., minimalismo, per inesatta traduz. dal russo), che, all’interno della socialdemocrazia russa, si contrappose al bolscevismo...