Filosofo statunitense (n. Newark, NJ, 1924 - m. 2021), professore alla Temple University di Filadelfia. Pur formatosi nella tradizione analitica, M. se ne è progressivamente allontanato sotto l'influenza [...] che è propria del mondo della cultura. La medesima nozione è stata utilizzata da M. nell'elaborazione di una filosofia della mente materialistica ma non riduzionistica: gli esseri umani sono "incarnati" in una dimensione fisica, ma ciò che fa di essi ...
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LEONARDO da Vinci
Enrico CARUSI
Roberto MARCOLONGO
Giuseppe FAVARO
Giovanni GENTILE
Adolfo Venturi
L. fu detto da Vinci dal piccolo borgo in Val d'Arno inferiore, dove nacque in un giorno non determinato [...] d'Isabella d'Este, la quale si era fitto in mente di arricchire di un'opera del fiorentino il suo studiolo, matematica sono, non dico fantastici, ma rimasti nella mente dell'autore. Tentativi di riordinamento del materiale vinciano furono ...
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VISIONE
Lamberto Maffei
Fisiologia. - La v. occupa un posto privilegiato tra le funzioni degli organi di senso (v. occhio, in questa Appendice) che esplorano il mondo che ci circonda: "l'oggetto esiste [...] teoricamente lavora con gli oggetti della realtà deve aver chiaro che sta lavorando con oggetti della propria mente.
L'acquisizione dell'informazione visiva avviene attraverso diversi processi, alcuni puramente fisici come la formazione dell'immagine ...
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TAZIANO (Τατιανός)
Quintino Cataudella
Apologeta cristiano del sec. II. Nato nel territorio degli Assiri (com'egli dice, ma l'indicazione potrebbe riferirsi alla Siria), tra il 120 e il 130 (secondo [...] l'opinione di A. Puech), egli è tra gli apologeti del suo secolo una mente delle più originali e profonde. Ebbe larga conoscenza della letteratura e filosofia greca, della quale, specialmente della stoica, subì qualche volta l'influsso; condusse la ...
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Linguaggio e scienza cognitiva
Diego Marconi
Premessa
«La questione più importante nello studio del linguaggio umano è quella del suo posto nella natura: di che tipo di sistema biologico si tratta, [...] vadano identificati e descritti a un livello di astrazione più alto, in cui la realizzazione biologica è irrilevante: ‘la teoria della mente più cogente è una teoria che vale sia per noi, sia per eventuali macchine’. Ma, secondo Chomsky (2000), se è ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
George Berkeley è uno dei più fini interpreti della way of ideas (il metodo delle idee [...] caduto, vi è in primo luogo la tesi “che la mente possa formare idee astratte, o nozioni astratte delle cose”. Questa pretesa spiriti. Resta il fatto che la conoscenza delle altre menti è frutto di inferenza, mentre alla cognizione dell’esistenza ...
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mirare
Freya Anceschi
Un valore molto frequente, nei 135 esempi con cui il verbo ricorre nelle varie opere di D., è " guardare intensamente, fissamente, con partecipazione emotiva ", in definitiva " [...] due volte in IX 8), 46 (ripreso in X 2, 5 e 7), IX 5 (due volte, la prima detto dell'occhio), XII 6, III Amor che ne la mente 23 (ripreso in VI 4 e 6, XIII 2), VIII 20, IV VII 12; If IV 86, XX 37, Pd XXVIII 43, XXX 128. Anche più generico e senza ...
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gli (li; lì)
Mario Medici
Particella avverbiale atona della lingua antica, corrispondente a ‛ ci ' o ‛ vi ', con usi e valori uguali (anche di pronome dimostrativo).
Si trova usata encliticamente, in [...] rima (nella forma ‛ gli ') o fuori di rima, in Rime XC 26 m'è ne la mente / una giovane entrata... / e hagli un foco acceso; Pg XIII 152 perderagli / più di speranza ch'a trovar la Diana (con valore di pronome dimostrativo e il significato di " in ...
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estatico
Enrico Malato
Nel senso comune di " che è proprio dell'estasi ", " che dà estasi ", l'aggettivo è usato una sola volta, in Pg XV 86 Ivi mi parve in una visïone / estatica di sùbito esser tratto: [...] ma per la concezione dell'estasi nella visio dantesca, v. MISTICA), aggiunge: " ‛ Exestasis ' è da' Latini domandata quella elevazione di mente ad uno obietto, che aviene alcuna volta ne' contemplanti quando quel solo tira tanto tutte le potenze de l ...
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guardatore
Vale " colui che guarda ", nell'unica attestazione di Cv III VI 12 in costei si veggiano... maravigliose cose, tanto che fanno ogni guardarore disioso di quella vedere (cfr. li occhi di color [...] dov'ella luce / ne mandan messi al cor pien di desiri, in Amor che ne la mente 34-35). ...
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-mente
-ménte. – Suffisso con cui si forma in italiano (e analogam. in altre lingue romanze) la massima parte degli avverbî tratti da aggettivi qualificativi (brevemente, lungamente, ecc.). È propriam. l’ablativo del lat. mens mentis in locuz....
mente
ménte s. f. [lat. mens mĕntis, affine al lat. meminisse e al gr. μιμνήσκω «ricordare»]. – 1. Il complesso delle facoltà umane che più specificamente si riferiscono al pensiero, e in partic. quelle intellettive, percettive, mnemoniche,...