VESPUCCI, Amerigo
Alberto Magnaghi,
Nato a Firenze nel 1454 e morto a Siviglia nel 1512, il più grande e il più degno tra i continuatori di Colombo.
Soltanto oggi, in seguito ai criterî radicalmente [...] contemporaneo, Gualtiero Lud) che autore della traduzione fosse il celebre architetto veronese Giovanni del Giocondo. Ma nessuno ha posto mente che la forma latina del Mundus novus è così rozza e grossolana da indurre ad escludere a priori ch'essa ...
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GIZYAH
Carlo Alfonso Nallino
. Vocabolo arabo d'origine aramaica, che significava "tributo" in genere, ma che, in base a un passo del Corano (IX, 29), designò nel diritto musulmano il testatico o tributo [...] protezione accordata alle loro vite e averi.
La gizyah è dovuta da ogni dhimmī maschio, libero, maggiorenne, sano di mente e in condizione di poter pagare; essa dovrebbe essere riscossa dall'esattore con atto di dispregio verso il contribuente (in ...
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DORIA, Paolo Mattia
Pierluigi Rovito
Nato a Genova il 24 febbr. 1667 da Giacomo e da Maria Cecilia Spinola, apparteneva al ramo dei Doria Lamba, che nell'ultimo secolo e mezzo aveva dato alla Repubblica [...] religiosi, divenne mondano e temerario, acquisendo "nuovi abiti di mente viziosi, ... li quali mi facevano mirare come idee di l'essenza della vita civile, intesa come "l'ordine dell'umana mente che riduce ad armonia le passioni" (ibid., p. 105). Da ...
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Follia
Sergio Moravia
Leonardo Ancona
Il termine follia, come il suo sinonimo pazzia, indica uno stato generico di alienazione mentale. Di difficile definizione da parte del sapere medico e psicologico, [...] quasi sinonimo di folle, e la cosa appare per più versi legittima. Ma proprio questa dualità terminologica richiama alla mente che la cultura dell'Occidente ha elaborato un numero estremamente ampio di parole denotanti uno stato di follia. La lingua ...
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Coscienza e autocoscienza
Carlo Caltagirone
Il termine coscienza indica uno stato soggettivo di consapevolezza sulle sensazioni psicologiche (pensieri, sentimenti, emozioni) e fisico-sensoriali riferite [...] questo qualcosa siamo coscienti, che la nostra attenzione è rivolta a esso e che esso è presente alla nostra mente. I processi del pensiero, invece, rimangono di fatto sconosciuti, sono messi in atto inconsapevolmente. Una loro conoscenza è possibile ...
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Gruppo
Jaime Ondarza Linares e Leonardo Ancona
Per gruppo s'intende, genericamente, ogni aggregato, volontario o naturale, che si colloca tra l'individuo e la società. Da un punto di vista meramente [...] , perché è proprio questo il modo primitivo di funzionare della mente del soggetto umano ed è pur sempre radicato in lui con la psicoanalisi, si esercita di conseguenza sulla sua 'mente gruppale' più precocemente di quanto si verifichi sulla sua già ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il cartesianesimo fallisce nel suo tentativo di imporsi come nuova filosofia “ufficiale” [...] l’atto del percepire e che secondo lui viene da un’impropria applicazione del modello della vista ai contenuti della mente.
Il culmine massimo della via delle idee coincide con la sua consacrazione nella celebre Encyclopédie, diretta da D’Alembert e ...
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riposare
Antonio Lanci
È adoperato per lo più come intransitivo o intransitivo pronominale; più raro il costrutto transitivo. Nel senso proprio di " riprendersi ", " ristorarsi " dopo una fatica, ricorre [...] la lunga via, " cum requieveris e longo itinere, percurso Inferno, Purgatorio et Paradiso ", Benvenuto), o in Cv IV XII 8 pongasi mente... a la vita di coloro che dietro a esse [le ricchezze] vanno, come vivono sicuri quando di quelle hanno raunate ...
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lamentare [lamentasse, I singol. cong. imperf.]
Bruno Basile
È usato quasi sempre nella forma pronominale, e significa " dolersi ", " esprimere cordoglio per travaglio intellettuale, affettivo, fisico [...] con frequenza massima nella Vita Nuova. All'interiorizzata doglia d'amore ci riconducono i passi di Rime LXVII 38 ivi si lamenta [la mente mia] / d'Amor, che fuor d'esto mondo la caccia, e CXVI 68 non donne qui... / veggio, a cui mi lamenti del mio ...
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regola
Termine usato in senso prescrittivo, sia in ambito teorico sia in ambito morale. Nel lessico medievale il termine viene impiegato in matematica e in logica (r. di attribuzione, di conversione [...] usi è viva ancora nel Lexicon philosophicum di Chauvin (1713), ove la r. è definita come regula sciendi, in quanto dirige la mente «nel percepire, nel giudicare e nel ragionare», o come regula agendi seu vivendi, in quanto la dirige «nel volere». Un ...
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-mente
-ménte. – Suffisso con cui si forma in italiano (e analogam. in altre lingue romanze) la massima parte degli avverbî tratti da aggettivi qualificativi (brevemente, lungamente, ecc.). È propriam. l’ablativo del lat. mens mentis in locuz....
mente
ménte s. f. [lat. mens mĕntis, affine al lat. meminisse e al gr. μιμνήσκω «ricordare»]. – 1. Il complesso delle facoltà umane che più specificamente si riferiscono al pensiero, e in partic. quelle intellettive, percettive, mnemoniche,...