diporre [dipuose, pass. rem. III singol.]
Bruno Basile
Il verbo appare in tutte le opere di D., con esclusione della Vita Nuova (mai attestata in D. la forma rilatinizzata ‛ deporre '). Il senso proprio [...] del mio carcar diposta avea la soma. Assai interessanti gli usi figurati di " tralasciare ", " mettere da parte ": Rime LX 13 la mia mente il mio penser dipone; Cv IV Le dolci rime 10 diporrò giù lo mio soave stile, passo chiosato da D. stesso in IV ...
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durabile
Napoleone Eugenio Adamo
Nell'ovvia accezione di " che dura a lungo ", d. è spesso, in antico, unito a ‛ sempre ', come appunto in D. che lo usa soltanto in Pd XXVI 128 ché nullo effetto mai [...] di Adamo, il principio della incessante mutabilità del linguaggio, in quanto incessantemente mutevoli sono tutte le creazioni della mente umana: " nessun prodotto della ragione umana (effetto razionabile) fu mai durevole per sempre, bensì soggetto a ...
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cortesemente
Emilio Pasquini
Avverbio di modo, escluso per ragioni eufoniche o di misura dalla terzina dantesca; spoglio in apparenza delle implicazioni concettuali del sostantivo e dell'aggettivo corrispondenti, [...] e cortesemente parlare, dolce e cortesemente servire e operare (la Simonelli legge reggimenti, che sono dolce e cortesi[s]si[ma]mente parlare, dolce e cortesemente servire e operare).
Anche in Fiore LXIII 8 che cortesemente la ti passi, cioè sopporti ...
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Neuropsichiatra tedesco (n. Rhaunen 1853 - m. 1931). Svolse la sua attività prevalentemente a Dresda. È ricordato per aver descritto nei detenuti e negli infortunati una particolare sindrome (sindrome [...] elementari, in evidente contrasto con un comportamento, sotto altri riguardi, ordinato e corretto. Alla base di tale sindrome esisterebbe il desiderio di apparire infermo di mente; spesso è difficile distinguere questi casi dalla vera simulazione. ...
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Religione. - La religione storicamente si attua nella vita associata; e, senza accogliere la teoria del Durkheim che la religione sia nata dalla società, non si può negare che fin dalle sue prime e più [...] la condotta a volta a volta c'impone.
Le associazioni formano quindi il fondamentale tronco del funzionamento della nostra mente. Esse si basano sull'esistenza di legami mnemonici e sull'esperienza acquistata. Ma il nostro pensiero comporta anche un ...
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HEGEL, Georg Wilhelm Friedrich
Enrico de' Negri
Filosofo tedesco, nato il 27 agosto 1770 a Stoccarda, dove suo padre viveva in qualità di funzionario del duca del Württemberg. A Stoccarda frequentò [...] erano familiari; l'Antigone fu la sua tragedia preferita. I problemi sociali, artistici, religiosi attrassero presto la sua mente riflessiva. Nel 1788 venne ammesso al seminario teologico di Tubinga, dove ebbe a compagni il Hölderlin e lo Schelling ...
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INFINITO
Ferdinando D'AMATO
Federigo ENRIQUES
(lat. infinitum, gr. ἄπειρον; fr. infini; sp. infinito; ted. Unendliches; ingl. infinite).
L'infinito nella storia della filosofia.
Questo concetto compare [...] come si spiega la presenza in lui dell'infinito? Gli è che l'infinito è Dio, e Dio stesso ha impresso nella mente umana, quasi a suggello della sua opera creatrice, la idea dell'infinito (Médit., III). Ora, poiché si trattava di chiarire il rapporto ...
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La cultura politica e i modelli istituzionali
Antonino De Francesco
È un luogo comune, nella nostra tradizione storico-politica, ricordare il ruolo della Francia rivoluzionaria nella genesi dell’Italia [...] prontamente all’unificazione della penisola nelle proposte di rinnovamento della società italiana. E tuttavia, qualora si ponga mente alla lettura che delle origini del Risorgimento farà l’Italia ormai unita, la stagione francese non viene affatto ...
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venire
Alessandro Niccoli
Verbo ad alta frequenza, con oltre 670 occorrenze distribuite in modo uniforme in tutte le opere, compreso il Fiore (nel Detto compare una sola volta). L'ampiezza della documentazione [...] il proprio pensiero a un solo oggetto, di percepire ciò che è effetto d'impressioni prodotte " da cose sensibili esterne ": qui fu la mente mia sì ristretta / dentro da sé, che di fuor non venia / cosa che fosse allor da lei ricetta (Pg XVII 23). ‛ V ...
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anima
Efrem Gettoni
Il termine ricorre assai di frequente nelle opere di D., nella Commedia innanzi tutto, e nel Convivio, più raramente nelle altre. Spesso è inteso in senso rigorosamente filosofico [...] 18 (due volte), XXXII 6 13, XXXIII 8; Rime CXVI 19; Cv II Voi che 'ntendendo 19 (ripreso in VII 7), 17, VIII 5, XV 8, III Amor che ne la mente 30 (ripreso in VI 11), VII 6, 14, VIII 13, 4, IV XV 12, XX 7, 8, XXI 10; Pg V 46, XIV 10, XIX 51, Pd V 15 ...
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-mente
-ménte. – Suffisso con cui si forma in italiano (e analogam. in altre lingue romanze) la massima parte degli avverbî tratti da aggettivi qualificativi (brevemente, lungamente, ecc.). È propriam. l’ablativo del lat. mens mentis in locuz....
mente
ménte s. f. [lat. mens mĕntis, affine al lat. meminisse e al gr. μιμνήσκω «ricordare»]. – 1. Il complesso delle facoltà umane che più specificamente si riferiscono al pensiero, e in partic. quelle intellettive, percettive, mnemoniche,...