Poeta scozzese, nato a Edimburgo il 5 settembre 1750, morto il 16 ottobre 1774. Temperamento nervoso, estremamente sensibile, irrequieto abbandonò presto ogni studio regolare di scienze e di medicina, [...] a una vita di piaceri sregolata, a cui la sua fragile costituzione non poté resistere. Infine in un accesso di mania religiosa, la mente gli si oscurò. Poco dopo morì. L'anno prima aveva riunito le sue poesie in una raccolta: Poems (1773); a cui ...
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TEREDINE (dal gr. τερηδών, lat. teredo "verme che rode il legno")
Carlo Piersanti
Sotto questo nome sono comprese diverse specie di Lamellibranchi della famiglia dei Teredinidi (Teredinidae Fleming). [...] , che servono a guisa di opercolo per la protezione e per la chiusura del tubo sifonale. Il corpo è incompleta mente protetto da una piccola conchiglia assai complicata, più o meno globulosa e beante, senza ligamento e senza cerniera, collocata all ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Curiosita e studio della natura
Lorraine Daston
Curiosità e studio della natura
All'inizio dell'Età moderna, i termini 'curiosità' e 'curioso' [...] e splendide, proprio come i sensi rovistano nella Natura alla ricerca di "piaceri e distrazioni" che intrattengano la mente. Né il sovrano né la mente hanno veramente bisogno di queste curiosità, ma con esse la vita è più piacevole.
I "piaceri e le ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Ermeneutica e pensiero debole
Costantino Esposito
La prima filosofia ermeneutica in Italia
Nella sua versione più diffusa a livello mondiale, l’ermeneutica è una tendenza di pensiero che parla soprattutto [...] vero sia condizione dell’esercizio della libertà (verum e factum). In questo modo viene garantita secondo Betti la possibilità della «mente comune» (Vico) o della «comune umanità» (Humboldt) che ognuno di noi può scoprire sia nell’esercizio della sua ...
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Rosmini e Gioberti
Luciano Malusa
Una tesi di laurea che è ben più di uno scritto giovanile
Quando, come allievo della Scuola Normale, si avviò a concludere i suoi studi presso la facoltà di Filosofia [...] tale «oggetto conosciuto» non può essere un’idea alla stregua di un’idea innata o di un concetto, bensì l’attività della mente, la quale si costituisce come pensiero che si pensa. Gentile non ignora che per Rosmini l’idea dell’essere è intesa come ...
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credere [crese, III singol. pass. rem.: v. Parodi, Lingua 259; credesse, cong. imperf. I singol.]
Domenico Consoli
1. Il verbo, frequentissimo in tutte le opere di D., ha in costruzione intransitiva [...] lo vero (Vn XII 13 29); Maladetti siate voi, e la vostra presunzione, e chi a voi crede! (Cv IV V 9); se non mi credi, pon mente a la spiga, / ch'ogn'erba si conosce per lo seme (Pg XVI 113); Dì, dì / sicuramente, e credi come a dii (Pd V 123); ma mi ...
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attenzione, deficit della
Andrea Pagnacco
L'incapacità di concentrarsi associata a iperattività
Ogni cento bambini, ce ne sono tre o quattro che presentano il disturbo causato da "deficit di attenzione [...] di cui soffrono.
Attenzione!
L'attenzione è la capacità di concentrarsi, applicandosi con i sensi (vista, udito) e la mente a un determinato oggetto o argomento. Non tutti sono in grado di stare attenti nello stesso modo; inoltre, nella stessa ...
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Scienza nuova
Opera di G.B. Vico, pubblicata in prima edizione nel 1725, in edizione rivista nel 1730 e con ulteriori modifiche nel 1744. Il titolo completo dello scritto è Principi di una scienza nuova [...] è possibile ritrovare i principi «entro le modificazioni della nostra medesima mente umana» (lib. 1°, sez. III, ed. 1744). principi unitari e omogenei di sviluppo della conoscenza e della ‘mente’ dell’uomo di cui la storia è espressione concreta. A ...
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associazione
Fenomeno psichico che si verifica quando uno stimolo richiama alla coscienza del soggetto uno o più eventi.
Caratteristiche
Le principali variabili connesse ai fenomeni associativi sono: [...] in cui lo sperimentatore pronuncia una parola stimolo e il soggetto deve rispondere con la prima parola-reazione che gli viene in mente. Si è visto che alcune a. tendono a presentarsi con una frequenza nettamente più alta delle altre, tanto che in ...
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vaneggiare
Guido Favati
Come denominale di ‛ vano ' (v.), ne conserva alcuni significati fondamentali.
Per sottolineare il vuoto di un baratro, in If XVIII 5 vaneggia un pozzo assai largo e profondo; [...] indica lo spingersi nel baratro dell'infinito, che non conosce limiti, in Rime CVI 73 Corre l'avaro, ma più fugge pace: / oh mente cieca, che non pò vedere / lo suo folle volere / che 'l numero, ch'ognora a passar bada, / che 'n finito vaneggia!
Il ...
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-mente
-ménte. – Suffisso con cui si forma in italiano (e analogam. in altre lingue romanze) la massima parte degli avverbî tratti da aggettivi qualificativi (brevemente, lungamente, ecc.). È propriam. l’ablativo del lat. mens mentis in locuz....
mente
ménte s. f. [lat. mens mĕntis, affine al lat. meminisse e al gr. μιμνήσκω «ricordare»]. – 1. Il complesso delle facoltà umane che più specificamente si riferiscono al pensiero, e in partic. quelle intellettive, percettive, mnemoniche,...