però
Ugo Vignuzzi
Congiunzione (talora impiegata avverbialmente), che compare con una certa frequenza in tutta l'opera dantesca, fatta eccezione del Detto: 34 volte nella Vita Nuova (di cui 31 casi [...] , ché direbbe corto, / ma Orïente, se proprio dir vuole. Si vedano inoltre: Rime CXI 9, CXIV 12; Cv I VIII 4, X 3, III Amor che ne la mente 14 (ripreso in II 1 e IV 4), e 68 (ripreso in VIII 21 e XV 13), V 14, IV Le dolci rime 112, II 15 (Però è da ...
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modello
Termine pluridisciplinare che ha assunto un’amplissima gamma di significati nella tecnologia, nelle arti, in matematica e in varie discipline scientifiche. In generale, un m. rappresenta la ricostruzione [...] metafisico, è già pienamente matura nel ‘paradigma’ eterno e immutabile che il demiurgo del Timeo (➔) di Platone ha in mente e imita nell’atto di plasmare le forme geometriche del cosmo materiale vivente. In senso gnoseologico, la trascendenza degli ...
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entro
Mario Medici
. Di largo impiego, sia come preposizione che come avverbio; è in concorrenza con ‛ dentro ', da cui soprattutto si distingue in quanto si accompagna quasi sempre con altra preposizione [...] l'ambascia.
Ancora come preposizione, è seguito: a) in un caso solo da ‛ a ', in Rime dubbie XVI 20 mi s'è posata / entro a la mente; b) in tre casi da ‛ in ', in Vn XXIII 13 sì mi cessò la forte fantasia entro in quello punto ch'io volea dicere, e ...
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Termine adoperato soprattutto nell’enunciazione di un concetto fondamentale della filosofia di Platone, per cui la conoscenza vera si fonda sull’a. o ricordo delle idee conosciute dall’anima nella sua [...] il ricordo della primitiva esistenza e quindi far tornare alla mente il bagaglio di conoscenze vere a suo tempo acquisito. disciplina. Socrate dunque aveva fatto riaffiorare nella sua mente le nozioni apprese dalla sua anima nella vita disincarnata ...
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sorella
Ignazio Baldelli
Si hanno nella Commedia 4 casi di ‛ sorella ' (If XII 20, con riferimento alla s. del Minotauro, cioè Arianna; XXIV 5, nella similitudine del villanello, la sorella bianca della [...] XXIII 56, XXIV 28), 2 casi di serocchia (Pg IV 111, XXI 28). Nel Convivio si reperiscono 5 casi di sorella (III Amor che ne la mente 74: nel congedo della canzone si afferma: Canzone, e' par che tu parli contraro / a dir d'una sorella che tu hai, con ...
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Mardocheo
Gian Roberto Sarolli
Patrigno e zio di Ester, riuscì a salvare gli Ebrei dalla completa distruzione ordinata da Aman (v.), il potente ministro di Assuero, re di Persia. D. lo vede in sogno [...] emblematici e problematici - esaltati dall'equazione dire-far. L'aggettivo ‛ giusto ' presenta più di un problema soprattutto se si pone mente al fatto che tale epiteto non si trova nei capitoli del Libro di Ester, da cui D. ha tratto il personaggio ...
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lagrima
Bruno Basile
Voce esclusiva della Vita Nuova e della Commedia, con una sola eccezione nel Convivio e due nel Fiore. Il significato proprio è il più frequente. Così in tutti i passi della Vita [...] il pianto velato di malinconia e la cocente disperazione per la dipartita di Beatrice che sconvolge gli occhi e la mente (si ricordi Isidoro caro agli scrittori medievali: " Lacrimas quidam a laceratione mentis putant dictas ", XI I 41). Situazione ...
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ricevitore (ricevitrice)
Alessandro Niccoli
Solo nel Convivio, con il significato di " chi riceve "; nella maggioranza degli esempi è riferito a chi riceve un dono: Cv I VIII 12 acciò che 'l dono faccia [...] dell'amico, D. aggiunge che essa cresce nel passare di bocca in bocca, giacché la seconda mente che ciò riceve... 'l suo riportamento... procura d'adornare... E questo fa la terza ricevitrice e la quarta, e così in infinito [la buona fama] si dilata ...
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confusione
Lucia Onder
. Il termine è usato in senso proprio per indicare l' " insieme disordinato ", la " mescolanza ", il " meschiamento " (Buti) di cittadini di stirpe diversa, in Pd XVI 67 Sempre [...] , e li malvagi onorati ed essaltati. La qual cosa era pessima confusione del mondo. Indica il turbamento, l'imbarazzo " de la mente che venia da vergogna " (Buti), in Pg XXXI 13 Confusione e paura insieme miste / mi pinsero un tal " sì " fuor de ...
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repleto
Francesco Vagni
. Il latinismo, originariamente un participio passato, è forma singola con valore aggettivale, indipendente dal verbo (repleo); v. LATINISMI. Significa " pieno ", in If XVIII [...] quali impone quando viene " (Anonimo); così anche in Pd XII 58 come fu creata, fu repleta / sì la sua [di s. Domenico] mente di viva vertute, / che, ne la madre, lei fece profeta, che riecheggia Luc. 1,15, a proposito del Battista: " Spiritu sancto ...
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-mente
-ménte. – Suffisso con cui si forma in italiano (e analogam. in altre lingue romanze) la massima parte degli avverbî tratti da aggettivi qualificativi (brevemente, lungamente, ecc.). È propriam. l’ablativo del lat. mens mentis in locuz....
mente
ménte s. f. [lat. mens mĕntis, affine al lat. meminisse e al gr. μιμνήσκω «ricordare»]. – 1. Il complesso delle facoltà umane che più specificamente si riferiscono al pensiero, e in partic. quelle intellettive, percettive, mnemoniche,...