risalire /risa'lire/ [der. di salire, col pref. ri-] (coniug. come salire). - ■ v. intr. (aus. essere) 1. a. [portarsi di nuovo al livello, all'altezza da cui si era scesi, anche assol.: dopo aver perso [...] prima infanzia] ≈ (lett.) rammemorare (ø), rammentare (ø), riandare (o tornare o ritornare) con la memoria (o con la mente o col pensiero), ricordare (ø), rievocare (ø), (lett.) rimembrare (ø). ↔ dimenticare (ø), (lett.) obliare (ø), scordare (ø). b ...
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ingombrare v. tr. [dal fr. antico encombrer, di origine celtica] (io ingómbro, ecc.). - 1. a. [occupare un luogo o uno spazio, costituendo un intralcio, anche assol.: i. l'uscita; questo armadio ingombra] [...] , intralciare, (non com.) intrigare. 2. (fig.) [occupare con elementi inutili o dannosi, ocomunque in quantità eccessiva, con la prep. di del secondo arg.: i. la mente di nozioni superflue] ≈ imbottire, infarcire, inzeppare, riempire. ↔ sgombrare. ...
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ingombro¹ /in'gombro/ agg. [part. pass. di ingombrare, senza suff.]. - 1. [di spazio, occupato da una quantità di cose che costituiscono impedimento, con la prep. di: un corridoio i. di scatole] ≈ impedito [...] (da), ostacolato (da), ostruito (da), pieno. ↑ ricolmo (di), sovraccarico (di), zeppo (di). ↔ libero (di), sgombro (di). 2. (fig.) [di mente, animo e sim., occupati da pensieri, nozioni e sim. che costituiscono ostacolo, con la prep. di: una testa i ...
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ottundere /o't:undere/ [dal lat. obtundĕre, der. di tundĕre "battere, percuotere", col pref. ob-] (pass. rem. ottusi, ottundésti, ecc.; part. pass. ottuso), lett. - ■ v. tr. 1. (non com.) [togliere acutezza [...] 2. (fig.) a. [far perdere acutezza e vivacità a una facoltà dello spirito: o. la mente, l'ingegno] ≈ impigrire, indebolire, infiacchire, intorpidire, (lett.) obnubilare, offuscare, svigorire. ↑ ottenebrare. ↔ acuire, aguzzare, potenziare, rafforzare ...
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ottusità /ot:uzi'ta/ s. f. [der. di ottuso]. - 1. [lentezza di mente: persona di grande o.] ≈ (lett.) buaggine, cretineria, (non com.) ebetudine, idiozia, (spreg.) microcefalia, scemenza, stupidità, torpidezza. [...] ↔ acutezza, brillantezza, intelligenza, perspicacia, vivacità. ↑ genialità. 2. (estens.) [scarsa capacità di percepire le sensazioni sonore: o. d'udito] ≈ debolezza. ↔ acuità, finezza ...
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ottuso /o't:uzo/ agg. [part. pass. di ottundere, sul modello del lat. obtusus]. - 1. (lett.) [di lama, coltello e sim., che ha la punta o il taglio privati di acutezza] ≈ smussato, spuntato, [di punta [...] ] ↔ acuto. 3. a. (fig.) [di persona, che è caratterizzato da lentezza mentale: sei proprio o.!] ≈ beota, corto di mente, cretino, deficiente, duro (o lento o tardo) di comprendonio, ebete, idiota, (spreg.) microcefalo, scemo, sciocco, stupido, tonto ...
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dissodare v. tr. [der. di sodo, col pref. dis-¹] (io dissòdo, ecc.). - 1. (agr.) [rompere un terreno incolto per prepararlo alla coltura] ≈ arare, lavorare, scassare. 2. (fig.) [riferito alla mente, allo [...] spirito e sim., rendere più ricco di nozioni, cultura e sim.] ≈ affinare, dirozzare ...
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inintelligibile /inintel:i'dʒibile/ agg. [dal lat. tardo inintelligibĭlis, der. di intelligibĭlis "intelligibile", col pref. in- "in-²"]. - 1. a. [che non si può intendere con la mente perché supera le [...] possibilità del nostro intelletto: disegni i.] ≈ impenetrabile, imperscrutabile, inaccessibile, inafferrabile, indecifrabile, inesplicabile. ↔ accessibile, afferrabile, decifrabile, intelligibile, penetrabile, ...
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rischiarire [der. di schiarire, col pref. ri-] (io rischiarisco, tu rischiarisci, ecc.). - ■ v. tr. 1. [rendere un colore più tenue] ≈ e ↔ [→ RISCHIARARE v. tr. (1. b)]. 2. a. (estens.) [rendere limpido [...] ↔ [→ RISCHIARARSI (1. a)]. b. [del cielo, farsi chiaro] ≈ e ↔ [→ RISCHIARARSI (1. b)]. c. [di liquido, diventare limpido] ≈ e ↔ [→ RISCHIARARSI (1. c)]. 2. [della mente, di un'idea e sim., divenire più nitido e preciso] ≈ e ↔ [→ RISCHIARARSI (2. b)]. ...
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capire [lat. capĕre, con mutamento di coniug.] (io capisco, tu capisci, ecc.). - ■ v. intr. (aus. avere, ma i tempi comp. sono rari), non com. [poter entrare in un luogo, esservi contenuto, spec. fig.] [...] mia proposta; non vedo come possa averti offeso; avvertiva che dietro quello sguardo c’erano intenzioni poco rassicuranti.
Capire con la mente - Alcuni dei sinon. di c. possono essere usati sia nel sign. di «percepire con l’intelletto», sia in quello ...
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Il complesso delle facoltà umane che più specificamente si riferiscono al pensiero, e in particolare quelle intellettive, percettive, mnemoniche, intuitive e volitive.
Biologia
Lo studio scientifico dei meccanismi biologici che, in tutte le...