CONSUMI
Stefano Zamagni e Gerardo Ragone
Economia
di Stefano Zamagni
Introduzione
Definendo il consumo come l'atto economico mediante il quale i beni vengono distrutti per soddisfare bisogni oppure [...] ricchezza è soprattutto legata al nome di John Maynard Keynes, anche se essa ha una lunga storia che risale ai mercantilisti del XVII secolo e percorre il pensiero fisiocratico e il dibattito sul sottoconsumo della prima metà dell'Ottocento.
Infine ...
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Il processo o l’atto mediante cui i beni economici sono utilizzati e, nel caso di beni materiali, integralmente o parzialmente distrutti per appagare un bisogno ( c. di godimento) o per produrre nuovi beni ( c. produttivo o riproduttivo). Si dicono, in accezione particolare, c. improduttivi i c. che ... ...
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Giulia Nunziante
Scegliere cosa, quanto e quando acquistare
Il consumo è la somma delle spese per l'acquisto di beni (generi alimentari, vestiti, automobili) e servizi (cure mediche, affitto della casa). Le scelte di consumo dipendono da vari elementi, come il livello del guadagno attuale e futuro ... ...
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(XI, p. 224; App. IV, I, p. 513)
Teoria del consumo. - In questi ultimi anni la ricerca teorica ed empirica sul c. ha fatto consistenti passi in avanti, anzitutto grazie alla sempre più ampia disponibilità di statistiche sui c. aggregati e su gruppi di beni, che hanno consentito confronti diretti con ... ...
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Teoria del consumo. - Il c. di una collettività viene usualmente definito come la parte del reddito nazionale non risparmiata.
Lo studio delle motivazioni che portano a consumare costituisce uno dei capitoli centrali della teoria economica da sempre, ma certamente alla trattazione fattane da J. M. Keynes ... ...
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George Katona
di George Katona
Consumi
sommario: 1. Il mutato ruolo del consumatore. 2. Dati statistici: a) ripartizione del PNL e delle spese dei consumatori; b) le spese discrezionali; c) mutamenti nella distribuzione del reddito; d) le spese del consumatore durante il ciclo vitale; e) risparmio, ... ...
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Il consumo è, secondo la classica espressione dello Smith, il solo fine e oggetto di ogni produzione; esso sarebbe dunque l'atto conclusivo di tutto il processo economico, l'utilizzazione definitiva, cioè l'erogazione della ricchezza.
Si suole spesso distinguere tra consumo produttivo e consumo improduttivo, ... ...
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LAVORO
Alessandro Roncaglia e Marino Regini e Giuseppe Pera
Economia
di Alessandro Roncaglia
Introduzione
È necessario innanzitutto precisare che ci occuperemo del lavoro solo dal punto di vista della [...] Utopia, Lovanio 1516 (tr. it.: Utopia, a cura di L. Firpo, Torino 1971).
Perrotta, C., Produzione e lavoro produttivo nel mercantilismo e nell'illuminismo, Galatina 1988.
Petty, W., Economic writings (1899) (a cura di C. Hull), 2 voll., New York 1964 ...
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Borghesia
Luciano Cafagna
Introduzione
'Borghesia' e 'borghese' sono termini che mirano a denominare, nell'uso oggi corrente, un gruppo sociale storico proprio della civiltà europea e occidentale, germinato [...] detentori di uffici con istruzione universitaria, le cui ricchezze e il cui status sociale li distinguono sia dalla borghesia mercantile, che si sono lasciati alle spalle, sia dai gentilshommes, il cui mondo per l'immediato futuro resta loro precluso ...
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mercantile
agg. [der. di mercante]. – 1. a. In genere, che ha attinenza col commercio o serve al commercio (sinon. del più com. commerciale): attività m.; codice m., il codice di commercio; diritto m., il diritto commerciale; sistema m., sinon....
mercantilismo
s. m. [der. di mercantile]. – 1. Spirito, modo d’agire da mercante. 2. Sistema di politica economica (detto anche sistema mercantile o mercantilista) tipico delle grandi monarchie assolute del Seicento e del Settecento, le quali...