BENEDUCE, Alberto
Franco Bonelli
Nato a Caserta il 29 marzo 1877 da una famiglia di modeste condizioni, studiò discipline matematiche a Napoli, laureandosi nel 1902; nel 1904 entrò negli uffici del [...] obbligazionari. Era una innovazione importante, quando ancora il mercatodei titoli a reddito fisso e a lungo termine era dominato sovvenzioni su valori industriali e dell'Istituto nazionale deicambi; nel settore privato, presidente della Bastogi e ...
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Cooperazione economica internazionale
Enzo Grilli
Introduzione
La cooperazione economica internazionale attuale ha caratteristiche che la distinguono abbastanza nettamente da quella del passato. È di [...] il 1968 e a circa 34 tra il 1969 e il 1979. Dopo l'abbandono deicambi fissi, avvenuto in pratica nel febbraio 1973, anche se formalmente riconosciuto solo con gli quel che riguarda l'accesso ai mercatidei paesi concedenti in condizioni di vantaggio ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Gustavo Del Vecchio
Roberto Scazzieri
I contributi principali di Gustavo Del Vecchio riguardano la teoria monetaria, le teorie del capitale, interesse e credito, la dinamica economica. Il suo programma [...] scambio (prezzo) […] Le variazioni dei prezzi, le oscillazioni deicambi, dello sconto e dello stesso gruppi di vendite, da due in più, a seconda delle varie qualità delle merci e del modo in cui esse sono prodotte e consumate dai diversi individui ...
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BAFFI, Paolo
Alfredo Gigliobianco
Nacque a Broni, nell’Oltrepò pavese, il 5 agosto 1911, figlio unico di Giovanni e di Giuseppina Lolla. Il padre, figlio di un piccolo coltivatore, morì quando Paolo [...] mercatodei titoli a lungo termine furono indirizzati esclusivamente a moderare le oscillazioni erratiche dei in Bancaria, 2010, n. 9, pp. 76-86. A proposito dei regimi di cambio: P. Baffi, L’inflazione in Europa occidentale e le monete di riserva ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Ludovico Antonio Muratori
Francesco Boldizzoni
Capita di rado, nella storia della cultura economica, di imbattersi in intelligenze che coniughino in maniera assoluta passione scientifica e impegno civile, [...] si producano lana e seta grezza: occorre che tali merci siano trasformate.
In tutte queste materie, la volontà riformatrice monetario) d’oro e d’argento. La stabilità deicambi costituirebbe la migliore garanzia.
L’ultimo capitolo della politica ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giovanni Demaria
Aldo Montesano
Nel periodo centrale del Novecento, Giovanni Demaria si colloca tra gli economisti italiani di maggiore rilievo. È stato uno studioso di grande attività e ampi interessi [...] anche la teoria statica dell’equilibrio economico di mercato, che è condizionata dall’indeterminazione logica e da con materie prime nazionali. Demaria nota come il regime deicambi manovrati sia preferibile al contingentamento delle importazioni, ma ...
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AZZOLINI, Vincenzo
Massimo Finoia
Nacque a Napoli il 5 dic. 1881 da genitori appartenenti ad antiche famiglie, Alfonso, dirigente del Banco di Calabria, e Maria Carolina Serrao, figlia di un magistrato. [...] di un comitato di ministri per l'approvvigionamento sui mercati stranieri, svolse numerose missioni all'estero, soprattutto a nuovamente con Stringher per gli studi sul regolamento deicambi e con Giorgio Mortara preparò una documentazione ...
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GRIMALDI, Agostino
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque probabilmente a Genova tra il 1460 e il 1470 da Meroaldo di Luciano e da Teodora di Lazzaro Vivaldi (che risulta vedova nel 1478). Unico figlio [...] flotta corsara), riportò per qualche mese la gestione deicambi sui binari della normalità. Il G. continuò quindi pretese ereditarie francesi spingeva Carlo V a premere ancora sul mercato finanziario genovese e, al suo interno, su un altro Grimaldi ...
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fiera
Convegno periodico di venditori e compratori; si distingue dal mercato per la minore frequenza, la maggiore durata e la presenza del commercio all’ingrosso. Le f. coincidevano in genere con feste [...] , sostituite poi da quelle di Lione e di Ginevra. Le f. hanno influito anche sullo sviluppo del cambio e del credito, dando origine alle f. deicambi che raggiunsero il loro sviluppo nei secc. 15° e 16°: affiancavano le f. offrendo i servizi di ...
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Diritto
In diritto civile, in generale la possibilità astratta di acquistare un diritto in base a circostanze che devono ancora maturarsi. Ne esistono due tipi: l’a. di fatto, stato psicologico meramente [...] finanziari, nelle scelte di portafoglio, nelle decisioni d’investimento o di risparmio, sui mercatideicambi esteri, nelle reazioni alle misure di politica economica e in molti altri ambiti. Per es. l’impresa stabilisce i prezzi o il livello di ...
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mercato s. m. [lat. mercatus -us, der. di mercari «far commercio, trafficare»]. – 1. a. In senso concr., il luogo, per lo più all’aperto, dove avvengono le contrattazioni per la vendita e l’acquisto di determinati prodotti e dove normalmente...
cambio
càmbio s. m. [der. di cambiare]. – 1. a. Permuta di una cosa con un’altra: fare, proporre, accettare un c.; rendere il c., contraccambiare; dare, ricevere in c., fare a cambio. b. In partic., la permuta di una moneta con un’altra e...