STATI UNITI (XXXII, p. 523; App. I, p. 1019; II, 11, p. 889; III, 11, p. 821)
Pasquale Coppola
Rainer S. Masera
Enzo Tagliacozzo
Biancamaria Tedeschini Lalli
Mario Manieri Elia
Rosalba Zuccaro
L'ordinamento [...] febbraio era nuovamente costretta a interventi al ritmo di 1 miliardo di dollari al giorno. Dopo una temporanea chiusura deimercatideicambi gli SUA annunciavano un'ulteriore svalutazione del 10% del dollaro il 13 febbraio. La fiducia nel sistema ...
Leggi Tutto
PERÙ (XXVI, p. 873; App. I, p. 927; II, 11, p. 525)
Florio GRADI
Renato PICCININI
Violante Nelia VALENTINI
Popolazione. - La popolazione del P., secondo una valutazione del 1959, è di 10.524.000 ab. [...] di carattere finanziario, a fronte dei quali gli esportatori ricevono certificati di cambio negoziabili sul mercato. A partire dal 17 maggio 1960 il sistema dei certificati è stato abolito e unificato. I cambî applicati hanno oscillato da un minimo ...
Leggi Tutto
Esplorazioni. - Nel 1955-56 si è effettuata una spedizione esplorativa nella parte chilena della Terra del Fuoco, sotto la direzione del padre A.M. De Agostini e con la partecipazione del geografo G. Morandini. [...] espansione del credito è stata favorita dall'assenza di un mercatodei capitali organizzato, il che, da una parte, ha pubblica (mediante la dilazione dei pagamenti per opere eseguite per conto dello stato); 4) la riforma deicambî, che ha significato ...
Leggi Tutto
Nel 1945 fu eletto direttore dell'Ufficio italiano deicambi e membro della Consulta nazionale; nel 1947 direttore del Fondo monetario internazionale e nel 1948 consulente generale dell'Ufficio italiano [...] (1943), Le conseguenze economiche dell'evoluzione della tecnica (1944), Attrezzatura bancaria e credito all'esportazione per lo sviluppo del mercato asiatico (1954), Il controllo deicambi e gli investimenti dei capitali esteri in Italia (1954). ...
Leggi Tutto
CRISI
Pierluigi Ciocca e Gian Enrico Rusconi
Crisi economica e finanziaria
di Pierluigi Ciocca
Il concetto
Le crisi sono qui intese come fasi in cui, nelle economie di mercato, una contrazione profonda [...] del fatto che sul fronte finanziario essa prese le mosse dal crollo del mercato azionario di New York nell'ottobre di quell'anno (v. Galbraith, guerra' dei tassi d'interesse fra Stati Uniti, Giappone e Germania Federale, a sostegno deicambi delle ...
Leggi Tutto
Colonialismo
David K. Fieldhouse
di David K. Fieldhouse
Colonialismo
sommario: 1. Introduzione. 2. La funzione storica del colonialismo nel secolo XX. 3. Sistemi di governo: a) tipi di dipendenza; b) [...] di valuta in sterline potevano essere liberamente usate per acquistare sui mercati del dollaro o del franco, per cui i territori dipendenti non venivano seriamente colpiti da mutamenti nei tassi deicambi. Dopo il 1914, comunque, e ancor più dopo il ...
Leggi Tutto
Capitalismo
Sergio Ricossa
sommario: 1. Privato e pubblico nel capitalismo. 2. Profitti e capitalisti. 3. L'organizzazione capitalistica. 4. Il capitalismo finanziario. 5. Conclusioni. □ Bibliografia.
1. [...] alla fortuna.
In tal senso ha ragione Giovanni Sartori quando scrive che ‟il mercato è una entità crudele" e che ‟la sua legge è quella del successo , senza l'ancoraggio all'oro, la stabilità deicambi è impossibile e che è del pari irrealizzabile ...
Leggi Tutto
Cooperazione economica internazionale
Enzo Grilli
Introduzione
La cooperazione economica internazionale attuale ha caratteristiche che la distinguono abbastanza nettamente da quella del passato. È di [...] il 1968 e a circa 34 tra il 1969 e il 1979. Dopo l'abbandono deicambi fissi, avvenuto in pratica nel febbraio 1973, anche se formalmente riconosciuto solo con gli quel che riguarda l'accesso ai mercatidei paesi concedenti in condizioni di vantaggio ...
Leggi Tutto
GRIMALDI, Agostino
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque probabilmente a Genova tra il 1460 e il 1470 da Meroaldo di Luciano e da Teodora di Lazzaro Vivaldi (che risulta vedova nel 1478). Unico figlio [...] flotta corsara), riportò per qualche mese la gestione deicambi sui binari della normalità. Il G. continuò quindi pretese ereditarie francesi spingeva Carlo V a premere ancora sul mercato finanziario genovese e, al suo interno, su un altro Grimaldi ...
Leggi Tutto
fiera
Convegno periodico di venditori e compratori; si distingue dal mercato per la minore frequenza, la maggiore durata e la presenza del commercio all’ingrosso. Le f. coincidevano in genere con feste [...] , sostituite poi da quelle di Lione e di Ginevra. Le f. hanno influito anche sullo sviluppo del cambio e del credito, dando origine alle f. deicambi che raggiunsero il loro sviluppo nei secc. 15° e 16°: affiancavano le f. offrendo i servizi di ...
Leggi Tutto
cambio
càmbio s. m. [der. di cambiare]. – 1. a. Permuta di una cosa con un’altra: fare, proporre, accettare un c.; rendere il c., contraccambiare; dare, ricevere in c., fare a cambio. b. In partic., la permuta di una moneta con un’altra e...
mercato
s. m. [lat. mercatus -us, der. di mercari «far commercio, trafficare»]. – 1. a. In senso concr., il luogo, per lo più all’aperto, dove avvengono le contrattazioni per la vendita e l’acquisto di determinati prodotti e dove normalmente...