Valore, teorie del
Giorgio Lunghini
Fabio Ranchetti
Introduzione
Per 'teoria del valore' si possono intendere due cose distinte: la determinazione quantitativa dei rapporti secondo cui le merci vengono [...] di tale teoria.
Per quanto riguarda il livello dell'occupazione, Keynes mostra come esso non sia determinato nel mercatodellavoro dall'operare congiunto di due funzioni, una di domanda e una di offerta, così come affermava la teoria neoclassica ...
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Incentivi economici
Alfredo Del Monte
Introduzione
La teoria economica assume che i soggetti siano razionali e che le loro azioni siano sensibili agli stimoli economici. Ne consegue che per indurre [...] le politiche per l'occupazione sono più orientate a ridurre le imperfezioni delmercatodellavoro derivanti da asimmetrie informative che a istituire un sistema di sussidi al lavoro.
Se da un'analisi statica si passa a un'analisi dinamica, emergono ...
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L'edilizia
Andrzej Wyrobisz
Definizione del termine
Per edilizia s'intende anzitutto un complesso di strumenti materiali, tecnici ed economici indispensabili per la realizzazione di costruzioni destinate [...] utilizzare la manodopera locale, specializzata e non. Lo sviluppo dipendeva quindi dalla situazione che regnava nel mercatodellavoro locale, su cui peraltro le oscillazioni della congiuntura nell'edilizia si riflettevano in maniera assai forte ...
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Classi e ceti sociali nello spazio urbano: 1945-2001
Marzio Barbagli
Oggetto di questo studio, incentrato sul periodo compreso fra il 1945 il 2001, sono quelle che da tempo vengono considerate come [...] trasformazione non ebbe le stesse conseguenze per tutte le città. Nel 1991, le città meridionali avevano condizioni delmercatodellavoro nettamente peggiori di quelle settentrionali, un tasso di attività più basso e uno di disoccupazione più alto ...
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Nuove forme di partecipazione e di regolazione dell'economia regionale
Luigi Burroni
Regionalismo competitivo e beni collettivi
La regolazione dell’economia a livello locale e regionale è diventata [...] relazioni industriali, dalle relazioni tra mondo politico e mondo imprenditoriale, dal tipo di formazione professionale, dal mercatodellavoro, dallo studio di istituzioni come la famiglia o la comunità locale, dominanti in ogni realtà particolare ...
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Le imprese cooperative nelle regioni italiane
Tito Menzani
In tutto il mondo le imprese cooperative contano più o meno un miliardo di soci. Si tratta di un numero assolutamente importante, in considerazione [...] ragazze madri, i portatori di handicap. Grazie alle cooperative sociali, queste persone cessarono di essere mortificate da un mercatodellavoro a volte spietato e di rappresentare un costo per lo Stato, che in varia maniera doveva farsene carico. Al ...
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European Union (Eu)
Unione Europea
Origini e sviluppo
L’idea di un’Europa unita, sebbene ipotizzata già nel 19° secolo, nacque concretamente nel secondo dopoguerra con il principale obiettivo di impedire [...] ’ che presuppone una mobilità generalmente temporanea tra paesi di origine e di destinazione, legata ai fabbisogni delmercatodellavoro e proficua per entrambe le parti. Gli accordi di riammissione rappresentano un altro strumento attraverso il ...
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Vincenzo Galasso
L’analisi dei sistemi di welfare attualmente esistenti presenta tratti di globalizzazione di alcuni modelli, ma anche una grande varietà nelle modalità nelle quali il welfare è interpretato [...] il 5,5% dell’intera spesa sociale italiana) e la spesa nel mercatodellavoro – sussidi di disoccupazione e politiche attive delmercatodellavoro (solo il 3,3% del totale in Italia). Una simile composizione della spesa per il welfare caratterizza ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Imprese europee
Dario Velo
Antonio Majocchi
Sistemi nazionali e integrazione europea
Al fine di fornire una chiara definizione del concetto di imprese europee è necessario fare riferimento, sia pur [...] capitalismo familiare. Accanto a questi fattori vi è poi la relativa rigidità delmercatodellavoro, tipica del modello sociale europeo, che ha posto di fatto vincoli alla crescita dimensionale delle imprese. Queste, infatti, hanno convenienza a non ...
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Unione Europea
Origini e sviluppo
L’idea di un’Europa unita, sebbene ipotizzata già nel 19° secolo, nacque concretamente nel secondo dopoguerra con il principale obiettivo di impedire il riprodursi di [...] ’ che presuppone una mobilità generalmente temporanea tra paesi di origine e di destinazione, legata ai fabbisogni delmercatodellavoro e proficua per entrambe le parti. Gli accordi di riammissione rappresentano un altro strumento attraverso il ...
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mercato s. m. [lat. mercatus -us, der. di mercari «far commercio, trafficare»]. – 1. a. In senso concr., il luogo, per lo più all’aperto, dove avvengono le contrattazioni per la vendita e l’acquisto di determinati prodotti e dove normalmente...
lavoro ripartito
loc. s.le m. Rapporto di lavoro distribuito tra due o più lavoratori a tempo parziale. ◆ Arriva anche il lavoro ripartito che prevede l’alternanza di due o più lavoratori (spesso appartenenti ad uno stesso nucleo familiare)...