DALLA VOLPE, Petronio
Maria Gioia Tavoni
Nacque a Bologna, nella parrocchia di S. Pietro Maggiore, il 16 nov. 1721 Figlio del celebre Lelio Antonio Gaetano e di Giuditta Castelvetri, lavorò nella bottega [...] assicurato il maggior committente della città il D. iniziò l'escalation delmercato cittadino badando a rinforzare i settori produttivi della sua azienda; nel 1752 chiamò a lavorare presso di sé, in qualità di intagliatore e gettatore di caratteri ...
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MANTEGAZZA, Filippo (detto il Cassano)
Sara Centi
Nacque, probabilmente intorno alla metà del XV secolo, a Cassano d'Adda, presso Milano, come suggerirebbe il suo soprannome, adottato successivamente [...] molte delle sue stampe "a buon mercato" - nell'epistola ai lettori che precede il testo del Di Paulo e di Daria il curatore una figlia, Elisabetta.
L'ultimo lavoro datato del M. come maestro di tipografia è il Diogene Laerzio del 25 nov. 1497 (ISTC), ...
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LAUER, Georg
Paolo Veneziani
Originario di Würzburg, nacque probabilmente nella prima metà del XV secolo.
La prima indicazione della sua presenza nel mondo della tipografia romana è data dalla sottoscrizione [...] di un mercato piuttosto particolare ed esclusivo e imponeva investimenti cospicui per carta, tempo, lavoro e materiali totale di 45 e nel quadriennio 1472-76 pubblicò tutti i testi del diritto canonico, ai quali si aggiunse il commento di Niccolò de ...
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GIOLITO DE' FERRARI, Bernardino (detto Stagnino)
Massimo Ceresa
Nacque a Trino, nel Vercellese, da Giovanni, stampatore, probabilmente verso la metà del XV secolo. Non si è in grado di definire il grado [...] opere di Aristotele. Nello stesso anno è attestata la presenza di mercidel G. alla fiera di Francoforte, portatevi da H. Rinck di , dove evidentemente continuava a recarsi per motivi di lavoro, e manifesta la volontà che gli eredi continuino l ...
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GIUSTI, Raffaello
Maria Iolanda Palazzolo
Nacque a San Pietro a Vico, nei pressi di Lucca, il 15 marzo 1842, ed era di "condizione umilissima e infelice", anche a causa di una menomazione che lo aveva [...] invitati e solo 50 copie vennero vendute sul mercato, senza che però l'autore, come ricorda del resto a quelle di molti altri imprenditori librari nei primi decenni dell'unità. Self-made man per eccellenza, coniugò una ferrea disciplina nel lavoro ...
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LIVI, Francesco
Davide Ruggerini
Nacque, forse a Firenze, da Carlo nella prima metà del Seicento. Tra il 1671 e il 1674 condusse un'attività autonoma come stampatore nell'antica strada fiorentina della [...] lionese a partire dal dicembre 1678, e nel 1679 lavorò alla stampa dei volumi V-VIII delle Memorie recondite dell Il mercato librario nel Seicento a Firenze e a Napoli, in Biblioteche oggi, VII (1989), p. 243 n.; F. Barberi, Il libro italiano del ...
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BATTAGLIA, Michele
Mario Migliucci
Nato a Milano il 9 sett. 1800 da Giacomo e da Rosalia Pino, laureatosi in giurisprudenza nel 1923 all'università di Pavia, fu segretario della Camera di commercio [...] integrazione economica in cui il lavoro artigianale era però ancora fondamentale del De Welz, volta a modernizzare il mercato creditizio lombardo, fu sfumato e oscillante, in stretta relazione con l'ondeggiante reazione del pubblico nei confronti del ...
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mercato
s. m. [lat. mercatus -us, der. di mercari «far commercio, trafficare»]. – 1. a. In senso concr., il luogo, per lo più all’aperto, dove avvengono le contrattazioni per la vendita e l’acquisto di determinati prodotti e dove normalmente...
lavoro ripartito
loc. s.le m. Rapporto di lavoro distribuito tra due o più lavoratori a tempo parziale. ◆ Arriva anche il lavoro ripartito che prevede l’alternanza di due o più lavoratori (spesso appartenenti ad uno stesso nucleo familiare)...