PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
Veniero Del Punta
G. Battista Forti
Carlo Pace
. Questioni definitorie. - Per parlare di p. e. occorre innanzitutto precisare l'ambito dell'analisi. Ciò perché ogni soggetto [...] ci occuperemo della p. e. dei paesi a economia di mercato.
Programmazione parziale e programmazione globale. - Sia dal punto Lama, in L'Unità, 3 apr. 1962; Conquiste dellavoro, 20-27 maggio 1962; Annuario Confederazione generale dell'industria ...
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RICERCA E SVILUPPO
Giorgio Sirilli
(v. ricerca scientifica, App. IV, III, p. 217)
Definizioni. - La r. e lo s. (R&S) possono essere definiti come quel complesso di attività creative intraprese in [...] i nuovi prodotti e servizi da vendere sul mercato. Le attività di ricerca precompetitiva hanno luogo specialmente coordinare lo svolgimento di ricerche che comportano l'organizzazione dellavoro di ricerca di più persone e organismi scientifici. Le ...
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(IV, p. 839; App. I, p. 170; II, I, p. 274; III, I, p. 150; IV, I, p. 166)
Il termine Asia e il suo significato attuale. − La crescente diffusione delle informazioni ha proposto, in anni recenti, i paesi [...] territoriale, si è basato sui differenziali di costo dellavoro; non sono però mancati i casi di valorizzazione alle ferrovie e ai trasporti fluviali per il traffico di merci e passeggeri. Gli autoveicoli circolanti si aggirano sui 72 milioni ...
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PORTO
Adalberto Vallega
(XXVIII, p. 8; App. II, I, p. 594; III, II, p. 467)
Funzioni industriali. - A partire dai primi anni Settanta, il p. marittimo è stato soggetto a importanti trasformazioni, che [...] fino a 300.000 tpl.
Vicende diverse hanno interessato il mercatodel carbone da vapore. Tutto il mondo occidentale ha perseguito, leva su altri due strumenti: la struttura del p. e l'organizzazione dellavoro.
Nel p., estesi terminali, cioè grandi ...
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UNGHERIA (XXXIV, p. 674; App. I, p. 1086; II, 11, p. 1058; III, 11, p. 1011)
Elio Migliorini
Francesco Guida
Gyözö Szabó
Lajos Németh
Secondo il censimento effettuato nel gennaio 1970 l'U. contava [...] politica economica esso ha rilanciato la scelta in favore dei prezzi di mercato, della differenziazione dei salari in base alla qualità e alla produttività dellavoro, dell'autonomia delle aziende e dell'adeguamento dell'economia nazionale a quelle ...
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La bilancia dei pagamenti dell'italia. - Nel periodo che corre dal 1960 al 1974, si sono manifestati importanti eventi che hanno condotto a profonde modifiche di struttura nei rapporti economici con l'estero [...] di beni di consumo dovuta a un incremento dei costi dellavoro superiore a quello della produttività e dei prezzi, faceva Al fine di evitare la perdita di controllo delmercato dei cambi e del potere di acquisto della lira venivano allora conclusi ...
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TESSILE, INDUSTRIA
Michele D'Ercole-Giuseppe Rosa
L'industria tessile in Italia. - I primi segni di un'organizzazione delle attività del settore tessile italiano su scala industriale − identificabile [...] Commissione delle Comunità Europee, l'indice di produttività dellavoro più elevato al mondo. L'Italia è infatti delle ri-esportazioni (ovvero dei flussi di esportazioni di merci temporaneamente transitate da Hong Kong, provenienti da altri paesi), ...
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(v. arabia, III, p. 886; arabo sa῾ūdiano, regno, App. I, p. 141; II, I, p. 226; III, I, p. 119; arabia saudita, App. IV, I, p. 144)
Secondo il censimento del settembre 1974, la popolazione del regno saudita [...] numero di addetti. Ciò contribuisce a contrarre il fabbisogno di lavoratori stranieri (almeno 2.660.000 nel 1984, di cui 600 del ministro dell'Industria A. Zamīl del 22 gennaio 1984). In terzo luogo, di fronte alla tendenza ribassista delmercatodel ...
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. Generalità. - Problema centrale nell'a. e. è quello delle relazioni esistenti tra a. statica e dinamica. Peraltro questi termini, come accade anche in altri casi e in altre discipline, in cui s'impiegano [...] veniva rapportato allo sviluppo delle "capacità produttive" dellavoro e quindi a un processo di modificazioni strutturali, che sono insite le condizioni del mancato realizzo sistematico sul mercato dell'intero "valore" delle merci. Per Marx c'è, ...
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Termine usato in economia politica per indicare l'indipendenza assoluta o relativa, permanente o temporanea, della vita economica di un paese, concepito come mercato chiuso.
Il problema dell'autarchia [...] non erano mancati esempî di dottrine volte all'esaltazione delmercato chiuso. Basti ricordare Der geschlossene Handelstaat di Fichte e la collaborazione internazionale e i vantaggi della divisione dellavoro. Ma non bisogna limitare l'analisi a ...
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mercato s. m. [lat. mercatus -us, der. di mercari «far commercio, trafficare»]. – 1. a. In senso concr., il luogo, per lo più all’aperto, dove avvengono le contrattazioni per la vendita e l’acquisto di determinati prodotti e dove normalmente...
lavoro ripartito
loc. s.le m. Rapporto di lavoro distribuito tra due o più lavoratori a tempo parziale. ◆ Arriva anche il lavoro ripartito che prevede l’alternanza di due o più lavoratori (spesso appartenenti ad uno stesso nucleo familiare)...