FASCETTI, Aldo
Angelo Gaudio
Nacque a Pisa il 22 ott. 1901 da Giuseppe e da Genny Coppini.
Giuseppe (Calci, 14 luglio 1863-Pisa, 4 genn. 1954), attivo nel mondo imprenditoriale e bancario (fu consigliere [...] di legge sull'ordinamento e le attribuzioni del Consiglio nazionale dell'economia e dellavoro. Fu inoltre componente della giunta per realtà monopolistiche private ostacolasse il normale funzionamento delmercato o comunque fosse definita in sede ...
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operaio
Lavoratore subordinato che esplica mansioni prevalentemente manuali, diverse a seconda delle varie specializzazioni e della preparazione tecnico-pratica, per il corrispettivo di una retribuzione [...] fu il rapido estendersi, in Inghilterra e Scozia, dell’organizzazione capitalistica dellavoro, cioè dell’impiego a livello di massa di forza lavoro salariata, reperita sul mercato e adibita alle macchine. Questo processo cominciò con lo sporadico ...
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Lorenzo Bini Smaghi
Austerità al tramonto?
Le politiche di rigore che in tutta Europa si sono rese necessarie dopo la crisi finanziaria del 2008 hanno provocato una forte recessione, senza ridurre i [...] di bilancio è stato effettuato quando oramai i mercati finanziari avevano perso la fiducia sulla solvibilità dei settori più dinamici del sistema economico, e comportare un riequilibrio del carico fiscale a vantaggio dellavoro e degli ...
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Einaudi, Luigi
Economista e politico (Carrù 1874-Roma 1961). Laureatosi in legge all’univ. di Torino (1895), aveva già iniziato a collaborare nel 1893 alla Critica sociale di Turati e nel 1894 al Giornale [...] iniziativa di quest’ultimo pubblicò la raccolta di saggi Le lotte dellavoro (1924), in cui, pur sostenendo le posizioni assunte in di mercato. Tra le opere principali: Studi sugli effetti delle imposte (1902); La finanza sabauda all’aprirsi del sec. ...
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Uomo politico ed economista italiano (Venezia 1841 - Roma 1927). Fu presidente del Consiglio (1910-11), dopo essere stato più volte ministro del Tesoro. Fu tra i primi assertori e fautori della necessità [...] sul mercato internazionale. Versatissimo nelle discipline economiche, fu tra i primi assertori di una decisa politica sociale, promosse le cooperative (soprattutto di credito e di consumo) e le banche popolari, la legislazione a tutela dellavoro ...
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servizio In senso astratto, rapporto di soggezione o sudditanza; in particolare, in epoca feudale, l’obbligo del vassallo di rendere tutti i servigi che fossero compatibili con la sua qualità di uomo libero.
Lavoro [...] domanda di s. occorre un maggior numero di lavoratori. D’altra parte, si verifica una contrazione dei lavoratori nel settore dell’industria produttrice di merci, laddove la produttività dellavoro cresce più velocemente e l’incremento di domanda di ...
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Insieme di provvedimenti e di operazioni per portare un reparto militare o tutte le forze armate di un paese dalla loro costituzione di pace alla loro formazione di guerra. Per estensione il termine è [...] di materie prime. Fu istituito il servizio obbligatorio dellavoro, e moltissime donne furono occupate nell’industria. Negli grazie al sistema delle tratte, che erano state lanciate sul mercato prima della guerra. Ma il più energico dei mezzi ai ...
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STORIOGRAFIA
Maria Casini
Domenico Musti
Ovidio Capitani
Giuseppe Giarrizzo
(v. storia, XXXII, p. 771; App. III, II, p. 846; storiografia, App. IV, III, p. 492)
Preistoria. - La paletnologia (v. [...] grado di produrre... Così il modello innovativo dellavoro storico del 20° secolo marginalizzò gli scrittori di storia , solo negli Stati Uniti, l'esistenza di un vasto mercato stimoli effettivamente la ricerca).
In questo modo però si resta ...
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Novecento
Mariuccia Salvati
(XXIV, p. 994)
Le fortune di una parola
Il costituirsi nel linguaggio italiano della voce Novecento come oggetto di trattazione storiografica specifica è un processo solo [...] uniformazione dei sistemi fiscali, militari, di disciplinamento dellavoro), nonché i ritmi sociali della vita dei violenza e la seconda invece segnata dai valori delmercato, del liberalismo, di un consapevole movimento verso la trasformazione ...
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Liberalismo
Giuseppe Bedeschi
(XXI, p. 36; App. II, ii, p. 192)
La società aperta e i suoi nemici
Il 20° secolo è stato il secolo dei grandi regimi totalitari e delle ideologie che li hanno ispirati. [...] più efficaci fra queste, un miglioramento costante. D'altro canto, in una società moderna fondata sulla divisione dellavoro e sul mercato, la maggior parte delle nuove forme d'azione sorge nell'ambito economico. Di qui il nesso inscindibile fra ...
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mercato
s. m. [lat. mercatus -us, der. di mercari «far commercio, trafficare»]. – 1. a. In senso concr., il luogo, per lo più all’aperto, dove avvengono le contrattazioni per la vendita e l’acquisto di determinati prodotti e dove normalmente...
lavoro ripartito
loc. s.le m. Rapporto di lavoro distribuito tra due o più lavoratori a tempo parziale. ◆ Arriva anche il lavoro ripartito che prevede l’alternanza di due o più lavoratori (spesso appartenenti ad uno stesso nucleo familiare)...