Ragionamento, psicologia del
Paolo Legrenzi
Fin da Aristotele la logica formale - le procedure che permettono di operare delle inferenze, cioè trarre conclusioni da premesse - è stata considerata alla [...] è inversa: per ogni indirizzo di studio, chi studia più a lungo inizia guadagnando di meno quando entra nel mercatodellavoro. Di nuovo, la semplificazione dei dati osservati, il nostro focalizzarci su un certo tipo di informazioni e non su ...
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Economia
Rinuncia a consumare una parte del reddito netto, in natura o in moneta, e anche i beni non consumati o il loro equivalente monetario, indipendentemente dall’uso che ne intenda fare il risparmiatore. [...] invece con quest’ultimo (➔ investimento).
Mercato e funzione del risparmio
Sul mercatodel r. si incontrano naturalmente domanda e r. previdenziale che traggono origine da un rapporto di lavoro dipendente.
Oltre alle famiglie, anche le società di ...
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In senso oggettivo, il complesso di norme giuridiche, che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, in senso soggettivo, la facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, [...] , tra l’altro, le norme che regolano il mercato, la concorrenza, lo sfruttamento economico di invenzioni e creazioni intellettuali.
Si fa tradizionalmente rientrare nel d. privato anche il d. dellavoro, se non altro per il suo nucleo essenziale ...
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Terrorismo
Robert H. Kupperman
di Robert H. Kupperman
Terrorismo
sommario: 1. Introduzione: a) il terrorismo come spettacolo; b) chi sono i terroristi?; c) il fenomeno in evoluzione; d) le basi della [...] . Durante un convegno segreto nell'aprile 1978 i paesi delMercato Comune, più l'Austria e la Svizzera, hanno concordato segnalando appunto la presenza dell'esplosivo. Gran parte dellavoro si è finora concentrato sulla preparazione di segnalatori ...
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Cultura
PPietro Rossi
di Pietro Rossi
Cultura
sommario: 1. Introduzione. 2. La cultura come designazione dell'elemento propriamente umano. 3. Origine e evoluzione della cultura. 4. Le basi psichiche [...] di villaggio alla vita di città. Nella città si sviluppano infatti la divisione dellavoro e le distinzioni di classe, la produzione in vista dello scambio e il mercato; nella città trova il suo centro l'organizzazione statale che subentra a quella ...
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Fame
Paul P. Streeten
Introduzione
Il bisogno di cibo è forse il più fondamentale di tutti i bisogni umani. Gli uomini possono sopravvivere bevendo acqua non potabile e senza essere vaccinati contro [...] che hanno per ottenere un reddito -, ma la loro posizione sul mercatodellavoro è particolarmente debole". Non si può sostenere che il meccanismo delmercato assicuri un lavoro produttivo fino a quando i bisogni elementari non saranno soddisfatti ...
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Femminismo
Chiara Saraceno
sommario: 1. Introduzione. 2. Femminismo, femminismi. 3. Il contesto storico del femminismo. 4. Uguaglianza e differenza. □ Bibliografia.
1. Introduzione
Il femminismo nasce [...] (al cittadino ‛uguale') e costruito come tale nella rete degli istituti sociali dello Stato moderno - dalla famiglia al mercatodellavoro, alla proprietà, al parlamento (v. Saraceno, 1993).
È vero che i fondamenti teorici di questa costruzione, che ...
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terziario
Maria Grazia Galimberti
Il settore economico dei servizi
Esistono attività economiche che non possono essere attribuite né al settore primario – l’agricoltura – né al settore secondario – [...] è crescente in una moderna economia, costituisce quel complesso e ampio settore terziario che ha modificato profondamente il mercatodellavoro e il cui valore economico supera quello dell’industria in tutte le economie dei paesi sviluppati
Servizi ...
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INFORMAZIONE, SCIENZA DELLA
Roman Tirler
Pierluigi Ridolfi
Stefano Ceri e Alfonso Fuggetta
Tecnologie della comunicazione di Roman Tirler
Sommario: 1. Introduzione. 2. Tecniche di comunicazione dati: [...] , che in gran parte dipende dalla scarsa flessibilità interna ed esterna dell'impresa e dalla rigidità delmercatodellavoro; una disoccupazione tecnologica, problema vecchio quanto la stessa società industriale ‟che ha continuato a trasformarsi ...
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ECONOMIA E SOCIETÀ
Richard Swedberg e George Dalton
Sociologia economica
di Richard Swedberg
Introduzione
Intorno al 1800 il concetto di 'economia' divenne estremamente importante nell'ambito della [...] città; la scrittura era sconosciuta; non esisteva alcuna religione universale (come il cattolicesimo o l'Islam); non c'erano mercatidellavoro o della terra, e la sussistenza non dipendeva da essi. Per di più, queste società erano costituite da ...
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mercato
s. m. [lat. mercatus -us, der. di mercari «far commercio, trafficare»]. – 1. a. In senso concr., il luogo, per lo più all’aperto, dove avvengono le contrattazioni per la vendita e l’acquisto di determinati prodotti e dove normalmente...
lavoro ripartito
loc. s.le m. Rapporto di lavoro distribuito tra due o più lavoratori a tempo parziale. ◆ Arriva anche il lavoro ripartito che prevede l’alternanza di due o più lavoratori (spesso appartenenti ad uno stesso nucleo familiare)...