Il sistema nazionale di certificazione delle competenze
Liliana Tessaroli
Il contributo analizza il d.lgs. 16.1.2013, n. 13 sul sistema nazionale di certificazione delle competenze, mettendone in evidenza [...] solo una parte di un disegno più organico che è ancora da realizzare e che si dovrà misurare con i reali bisogni delmercatodellavoro nazionale e europeo (e le rispettive rigidità).
Note
1 Il termine ha fatto la sua prima comparsa nell’art. 2, l ...
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La sperimentazione del contratto di ricollocazione
Liliana Tessaroli
Il contributo analizza il contratto di ricollocazione, quale strumento di politica attiva per fronteggiare la grave crisi occupazionale [...] disoccupato/inoccupato nella ricerca della nuova occupazione, sancisce un obbligo a suo carico di mobilitarsi nel mercatodellavoro, cioè di svolgere una ricerca attiva e compiere i percorsi necessari di riqualificazione e addestramento in relazione ...
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Il riordino delle tipologie contrattuali. Tirocini
Paolo Pascucci
Il riordino delle tipologie contrattualiTirocini
Nati per favorire un migliore raccordo tra il mondo dell’istruzione e quello dellavoro, [...] hanno nei fatti progressivamente assunto anche una funzione di primo canale di ingresso nel mercatodellavoro pur non costituendo formalmente rapporti di lavoro. Per arginare l’uso spesso distorto o fraudolento dell’istituto, la l. 28.06 ...
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atipico, lavoro
atìpico, lavóro locuz. sost. m. – Espressione con la quale si fa riferimento all’insieme dei rapporti di lavoro diversi da quello dellavoro subordinato a tempo pieno e indeterminato. [...] . È dubbio nell’opinione di molti economisti (per es. Olivier J. Blanchard, 2005) che la liberalizzazione delmercatodellavoro abbia portato alla diminuzione della disoccupazione; ciò che invece è possibile osservare è come essa abbia creato un ...
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mutilati, Associazione nazionale dei
(propr. Associazione nazionale mutilati e invalidi di guerra, ANMIG) Associazione, fondata a Milano nell’apr. 1917, tra i m. e gli invalidi di guerra, al fine di [...] l’Associazione nazionale dei combattenti e reduci, all’apparire del movimento fascista una parte di essa finì per sostenerlo consolidò e con l’inserimento di molti suoi iscritti nel mercatodellavoro l’associazione superò i 200.000 tesserati (1928). ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Mercato e concorrenza
Antonio Jannarelli
Mercato e concorrenza tra cultura giuridica e cultura economica
La problematica relativa a mercato e concorrenza rinvia in primo luogo a un'area di riflessione [...] fondata sulle corporazioni già previste nella carta dellavorodel 1926 (cfr. I. Stolzi, L'ordine potere e l’antitrust, Bologna 1998.
B. Libonati, Ordine economico e legge economica delmercato, in Scritti in onore di A. Pavone La Rosa, 1° vol., t. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Lavoro impresa corporazione
Umberto Romagnoli
L’ambiguo incontro dellavoro con il diritto corporativo
La denominazione data da Alfredo Rocco alla legge del 3 aprile 1926 – «disciplina giuridica dei [...] della produzione [è] una funzione di interesse nazionale» (Dichiarazione VII della Carta dellavoro) e poiché
nei beni o servizi forniti dall’imprenditore al mercato sono incorporati non solo il lavoro esecutivo e i capitali impiegati, ma anche il ...
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Ente dotato di potestà territoriale, che esercita tale potestà a titolo originario, in modo stabile ed effettivo e in piena indipendenza da altri enti.
Lo S. può definirsi come organizzazione di una comunità, [...] de Saint-Simon è quella dellavoro organizzato, in cui lo S. ha il ruolo di pianificatore di questo lavoro e svolge tale ruolo con e quello del modo di produzione. Non c’è nessun legame necessario tra libertà politica e libero mercato. J. Dewey ...
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schiavitù Condizione propria di chi è giuridicamente considerato come proprietà privata e quindi privo di ogni diritto umano e completamente soggetto alla volontà e all’arbitrio del legittimo proprietario.
Antropologia
Da [...] si intendesse solo lo sfruttamento coercizzato e non retribuito dellavoro umano, gran parte dei fenomeni di s. in e schiavi) e i nati non riconosciuti dal padre. Il prezzo sul mercato variava da 50 dramme per uno schiavo di scarso valore, a 500-600 ...
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Ecologia
L’a. è tutto ciò che circonda e con cui interagisce un organismo. Il concetto di a. è quindi relativo e comprende tutte le variabili o descrittori biotici e abiotici in cui un organismo vive e [...] zootecniche, l’inadeguatezza della sorveglianza veterinaria sul mercatodel bestiame e sull’andamento delle zoonosi, l’ d’acqua) e negli a. a uso abitativo, scolastico, di lavoro. Non solo all’interno delle abitazioni ma anche dei grandi edifici in ...
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mercato
s. m. [lat. mercatus -us, der. di mercari «far commercio, trafficare»]. – 1. a. In senso concr., il luogo, per lo più all’aperto, dove avvengono le contrattazioni per la vendita e l’acquisto di determinati prodotti e dove normalmente...
lavoro ripartito
loc. s.le m. Rapporto di lavoro distribuito tra due o più lavoratori a tempo parziale. ◆ Arriva anche il lavoro ripartito che prevede l’alternanza di due o più lavoratori (spesso appartenenti ad uno stesso nucleo familiare)...