DEL VECCHIO, Gustavo
Denis Giva
Nacque a Lugo di Romagna, presso Ravenna, il 22giugno 1883 da Cesare e Bice Cavalieri.
L'infanzia del D. fu turbata da un gravissimo lutto familiare: il padre fu infatti [...] tentato di spiegare con una teoria generale del reddito i fallimenti delmercato nell'assicurare la piena occupazione delle risorse, der Geldtheorie, Tübingen 1930; Iprincipi della Carta dellavoro, Padova 1934; Economia generale, Torino 1961. ...
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DEL GAIZO, Luigi
Nicola De Ianni
Nacque a Napoli il 9 febbr. 1881 da Vincenzo e da Maria Polella. I nonni paterni erano stati tra le vittime della repressione borbonica seguita ai moti del '48.
Il padre [...] di tale produzione nei mercati esteri, dove affluiva la domanda degli emigrati italiani legati alle loro abitudini alimentari, per la buona qualità del prodotto e per la competitività del prezzo dovuta ad un costo dellavoro tenuto molto basso. Ma ...
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Ecologia
P. biologica La quantità di materiale vivente (biomassa ➔) prodotta unitariamente, cioè per unità di superficie o di volume e per unità di tempo, da un dato ecosistema. Tale biomassa rappresenta [...] lo più crescente, mentre la p. della terra e dellavoro sono prevalentemente decrescenti). Mettendo poi in relazione la p. quanto minore è la quantità disponibile di quel fattore sul mercato e quanto maggiore è la disponibilità degli altri fattori. ...
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I mezzi (patrimonio, reddito, credito) di cui si dispone per raggiungere i propri fini e, più specificamente e comunemente, i mezzi (beni in natura, servizi personali e soprattutto denaro) di cui dispongono [...] traslazione dei vari tipi di imposte nelle diverse forme di mercato, e che si conoscano tutti gli effetti che derivano dall di efficienza e di equità; la tassazione ottimale dellavoro e del capitale anche rispetto ai problemi di crescita e a ...
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L’equivalente in unità monetarie di una unità di bene o servizio; più in generale, valore di scambio di un bene in termini di qualsiasi altro bene.
Secondo la definizione recepita dal diritto privato, [...] inefficace per spiegare un fenomeno generale, in quanto comune a tutte le merci, come il prezzo.
Le principali teorie
Attualmente sono dominanti tre teorie dei p.: a) la teoria del valore-lavoro (o teoria classica, che si rifà ad A. Smith e D ...
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Filosofo ed economista tedesco (Treviri 5 maggio 1818 - Londra 14 marzo 1883). Proveniente da una famiglia borghese di origine ebraica, studiò a Bonn e poi a Berlino, dove entrò in contatto con la sinistra [...] . Questa appropriazione è spiegata col fatto che, mentre il capitalista compra la forza-lavorodel salariato, pagandola, come si paga ogni altra merce, in base alla quantità di lavoro che si richiede per produrla, cioè in base a quanto occorre per il ...
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L’utile che si ricava da un’attività imprenditoriale, inteso come eccedenza del totale dei ricavi sul totale dei costi (di una o più operazioni commerciali o finanziarie o dell’intera gestione di un’impresa).
Economia
Secondo [...] per cui valgono gli stessi principi che regolano il prezzo dellavoro in generale: cioè compenso più alto per gli imprenditori una situazione di disequilibrio o di condizioni non competitive delmercato o ancora in presenza di incertezza.
A tale ...
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Capacità che un corpo o un sistema di corpi ha di compiere lavoro, sia come e. in atto, cioè che opera nel processo in cui si produce un lavoro ed è a esso commisurata, sia come e. potenziale, suscettibile [...] giacimenti di carbone europei, unitamente al crescente costo dellavoro, ha fatto sì che il fossile, pur paesi ex sovietici. Contrariamente alla dinamicità delmercato petrolifero, i mercatidel gas naturale sono stati penalizzati soprattutto dai ...
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Ecologia
L’a. è tutto ciò che circonda e con cui interagisce un organismo. Il concetto di a. è quindi relativo e comprende tutte le variabili o descrittori biotici e abiotici in cui un organismo vive e [...] zootecniche, l’inadeguatezza della sorveglianza veterinaria sul mercatodel bestiame e sull’andamento delle zoonosi, l’ d’acqua) e negli a. a uso abitativo, scolastico, di lavoro. Non solo all’interno delle abitazioni ma anche dei grandi edifici in ...
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Tutto ciò a cui viene attribuito valore, pregio, dignità qualsiasi. In tal senso può essere inteso come b. tanto un oggetto materiale quanto uno spirituale. In etica, più specificamente, il b. si riferisce [...] possibilità di una congrua remunerazione economica dellavoro intellettuale e degli investimenti effettuati, e disponibili in quantità limitata che hanno un prezzo di mercato positivo. I b. disponibili liberamente, in quantità illimitata rispetto ...
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mercato
s. m. [lat. mercatus -us, der. di mercari «far commercio, trafficare»]. – 1. a. In senso concr., il luogo, per lo più all’aperto, dove avvengono le contrattazioni per la vendita e l’acquisto di determinati prodotti e dove normalmente...
lavoro ripartito
loc. s.le m. Rapporto di lavoro distribuito tra due o più lavoratori a tempo parziale. ◆ Arriva anche il lavoro ripartito che prevede l’alternanza di due o più lavoratori (spesso appartenenti ad uno stesso nucleo familiare)...