MANCINI, Giulio
Silvia De Renzi
Donatella L. Sparti
Ultimogenito del medico Bartolomeo di Niccolò (morto nel 1578) e di Camilla di Francesco Mucci, nacque a Siena il 21 febbr. 1559 e fu battezzato [...] tramite chi il M. fosse introdotto al mondo e al mercato dell'arte dell'Urbe; sembra tuttavia ragionevole suggerire che sia cc. 218v-226v), in cui discutendo di come si stabilisca il valore monetario di una serie di beni, il M. segnala, oltre al pane ...
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DORIA, Oberto
Giovanni Nuti
Nacque prima del 1230 a Genova da Pietro e Mabilia Casiccia, primogenito di quattro figli.
Durante la giovinezza del D., negli anni della lotta tra il Comune e Federico II [...] esplorata a fondo. Nel 1250 stipulò un cambio monetario con Armanno Penello, impegnandosi a consegnargli 400 lire africana (11 novembre); nel 1253 si imbarcò per Tunisi, portandovi merci e capitali liquidi, raccolti in città tramite commende; la nave ...
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MALAGODI, Giovanni (Giovanni Francesco)
Giovanni Orsina
Nacque a Londra, il 12 ott. 1904, da Olindo e da Gabriella Ester Levi. La madre era di origine torinese ed ebraica; il padre risiedeva a Londra [...] di limitare la burocrazia, il potere pubblico e i vincoli al mercato. Come gli altri testi coevi del M., tuttavia, anch'essa decisione di svalutare la lira facendola uscire dal "serpente monetario" europeo, cui si giunse al principio del 1973 ...
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CARPANI, Francesco Maria
Carlo Capra
Nacque a Milano dal marchese Bartolomeo intorno al 1705. Il suo casato, benché di antica origine (figura gia in una matricola dei nobili milanesi compilata nel 1277 [...] le ragioni delle perdite registrate dalla moneta austriaca sul mercato dei cambi, e nel 1767, quando gli fu a Economisti minori, cit., p. LIII, e in quella a La riforma monetaria in Lombardia nella seconda metà del '700, Milano 1939, pp. IXXII, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2013)
Antonio Graziadei
Giorgio Gattei
Antonio Graziadei è stato, all’inizio del Novecento, il massimo esponente del ‘revisionismo marxista’ in Italia, con la sua proposta di sostituire alla teoria del valore-lavoro [...] imprenditori e consumatori si confrontano nella compravendita delle merci, la convenienza a produrre è data dal cosiddetto margine d’impresa, ossia dal sovraprezzo monetario che risulta
dalla differenza che si apre tra un certo prezzo più grande ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Antonino da Firenze
Oreste Bazzichi
Nel campo di osservazione di Antonino da Firenze c’è un palcoscenico privilegiato, unico al mondo: la situazione culturale, economica, sociale e civile della Toscana, [...] , vive una svolta memorabile, passando da un’economia monetaria a una creditizia, alla quale l’Europa arrivò, in col. 258c). Per questo è sempre lecito vendere al prezzo corrente, ovvero di mercato (parte III, tit. VIII, cap. III, § 4, col. 306b). ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giovanni Battista Vasco
Claudia Sunna
Giovanni Battista Vasco appartiene a pieno titolo al gruppo di intellettuali piemontesi e lombardi che animano la diffusione delle idee illuministiche nella seconda [...] III).
L’ultimo saggio in cui Vasco si occupa di questioni monetarie è L’usura libera (1792), una memoria scritta in risposta al sua produzione da saggista, è quello dell’analisi del mercato del lavoro, e in particolare dei problemi della ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Alessandro di Alessandria
Giovanni Ceccarelli
Il pensiero di Alessandro di Alessandria incarna la fase finale della breve parentesi in cui la scolastica medioevale tenta di operare una sintesi tra concezioni [...] uso del denaro dato a credito il cui valore, in caso di svilimento monetario, emerge in modo evidente (Langholm 1992, pp. 436-38, 444; Todeschini Ricchezza francescana. Dalla povertà volontaria alla società di mercato, Bologna 2004, pp. 109-50.
G. ...
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LENTI, Libero
Simone Misiani
Nacque a Casalbagliano di Alessandria il 18 febbr. 1906, da Carlo e Maria Balbi, ma Milano fu la sua città d'adozione.
Nella Milano del primo dopoguerra maturò il suo orientamento [...] di investimenti pubblici mantenendo fermi i fondamenti di equilibrio monetario, si rendeva necessario il sostegno di una politica all'ordine" della razionalità economica, consentendo al mercato di funzionare entro regole certe.
Il L. riassunse ...
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FIESCHI, Alberto
Giovanni Nuti
Figlio forse primogenito di Tedisio fratello del papa Innocenzo IV, e di Simona, con ogni probabilità della casata dei Camilla, nacque verso il 1210 dalla illustre famiglia [...] F., sia pure per un breve lasso di tempo, a intervenire sul mercato genovese. Il 19 dic. 1250 fu a fianco di Pietro Doria e di Guido Spinola in una operazione di cambio monetario con la Tavola del Bonsignori; il 13 marzo 1251 finanziò Guglielmo Doria ...
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monetario
monetàrio agg. e s. m. [der. di moneta; come sost., dal lat. monetarius]. – 1. agg. a. Che concerne le monete, relativo alle monete: la circolazione m.; convenzione m., fra più stati; teorie m.; commettere un falso m., una falsificazione...
mercato
s. m. [lat. mercatus -us, der. di mercari «far commercio, trafficare»]. – 1. a. In senso concr., il luogo, per lo più all’aperto, dove avvengono le contrattazioni per la vendita e l’acquisto di determinati prodotti e dove normalmente...