La civilta islamica: teoria fisica, metodo sperimentale e conoscenza approssimata. Specchi ustori, anaclastica e diottrica
Roshdi Rashed
Specchi ustori, anaclastica e diottrica
Esiste una particolare [...] se la loro origine si perde agli albori dell'astronomia, della geometria e della statica. È il caso di meridiane, astrolabi, leve, bilance, mesolabi, specchi ustori e altri strumenti matematici costruiti dai geometri e dagli ingegneri dell'Antichità ...
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POMPA (XXVII, p. 801; App. III, 11, p. 450)
Mario Medici
Evoluzione delle conoscenze teoriche. - Non si ha ancora una trattazione teorica soddisfacente per le p. centrifughe e assiali e per le p. turbine [...] la corrente fluida irrotazionale. Se il moto ha luogo in condotti privi di palettaggio, l'assetto bidimensionale della corrente meridiana assialsimmetrica non è influenzato da un moto circonferenziale e vale la legge del vortice libero r • cu = cost ...
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SANTINI, Giovanni
Giovanni Silva
Astronomo, nato a Caprese (Arezzo) il 30 gennaio 1787, morto a Noventa Padovana il 26 giugno 1877. Dopo studî varî in Toscana, si avviò all'astronomia, entrando nel [...] Fu astronomo teorico e pratico di gran valore.
Osservò assiduamente pianeti e comete e calcolò numerose orbite; da osservazioni meridiane ottenne cataloghi stellari che furono tra i più pregiati dell'epoca loro. I suoi Elementi di astronomia, usciti ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Breve storia del restauro statico
Mario Como
Questa sintesi della storia del restauro statico dalle origini a oggi fa esclusivo riferimento agli edifici in muratura, materiale con il quale sono stati [...] .
C’è nel Parere il pieno convincimento che la cupola, insieme all’attico e al tamburo, sia stata divisa in spicchi dalle fessure meridiane e che abbia subito un movimento con l’attico e il tamburo che ruotano all’esterno e gli spicchi di cupola che ...
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La civilta islamica: osservazioni, calcolo e modelli in astronomia. L'astronomia nell'Islam occidentale
Julio Samsó
Juan Vernet Ginés
L'astronomia nell'Islam occidentale
L'Andalus e il Maghreb
di [...] ibn Ibrāhīm al-Awsī (conosciuto come Ibn al-Raqqām, m. 1315), descrive il modo di costruire tutti i tipi di meridiana utilizzando gli strumenti matematici ellenistici noti con il nome di analemma.
Altri tipi di congegni per la misurazione del tempo ...
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La civilta islamica: osservazioni, calcolo e modelli in astronomia. La scienza nautica
Henri Grosset-Grange
La scienza nautica
Il 'sapere' nautico si fonda principalmente sulle esperienze accumulate [...] è la distanza da percorrere in ogni rombo (ossia per ogni trentaduesima parte della rosa della bussola, 11;15°) per vedere la meridiana di un astro variare di un dito. Qui, ancora, ci troviamo di fronte alla nozione di unità di misura relativa, a noi ...
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ODDI, Muzio
Davide Righini
ODDI, Muzio. – Nacque a Urbino il 14 ottobre 1569 da Lattanzio e da Lisabetta Genga, membri di due importanti famiglie locali ([Promis], 1848, pp. 378 s.). Il fratello Matteo [...] la guida di Guidubaldo Bourbon Del Monte, uno dei maggiori discepoli di Federico Commandino; apprese invece la scienza sulle meridiane e sugli orologi solari dallo zio Nicolò Genga. Si ritiene che abbia avuto anche uno scambio di conoscenze con ...
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NOBILE, Antonio
Enrico Alleva
NOBILE, Antonio. – Nacque a Campobasso nel novembre 1794.
Dopo aver compiuto i primi studi nella città natale, nel 1818 si trasferì a Napoli per iscriversi all'Università [...] . Tra il 17 dicembre 1819 e il 31 dicembre 1820, insieme a Brioschi e a Capocci, eseguì le prime misurazioni delle distanze meridiane di 11 stelle e del Sole; il 7 ottobre 1820 osservò e registrò l'eclisse solare anulare occorsa durante quell'anno e ...
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BRIOSCHI, Carlo
FFerri
Nacque a Milano nel 1782. Nel 1805 venne invitato, in qualità di alunno ingegnere, a collaborare, presso la specola di Brera, cm personalità di rilievo quali F. Carlini, G. Santini, [...] reale di Napoli (Napoli 1824-26). Egli si distinse soprattutto per gli studi sperimentali di rifrazione, aberrazione, latitudine, distanze zenitali e meridiane del Sole. Dedusse la latitudine ai cerchi ripetitori con osservazioni di distanze zenitali ...
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ZENITALE, TELESCOPIO
Giovanni SILVA
. È un cannocchiale astronomico specialmente destinato alla determinazione della latitudine con il metodo di Horrebow-Talcott (v. astronomia: Astronomia geodetica) [...] a nord dello zenit e molto approssimativamente alla stessa distanza da esso, vengono successivamente osservate nelle due giaciture meridiane del cannocchiale, che fra le due osservazioni viene portato da una giacitura all'altra mediante una rotazione ...
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meridiana
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. meridiano]. – 1. Propriamente, la linea retta (detta anche linea m.) intersezione del piano del meridiano geografico di un luogo col piano orizzontale, linea che individua la direzione NS geografica...
quiete
quiète s. f. [dal lat. quies -etis]. – 1. Lo stato di ciò che è fermo rispetto a un sistema di riferimento; immobilità. Con questo senso, si contrappone di solito a moto, spec. nella fisica: un corpo in q.; passaggio dallo stato di...