La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. I quanti e il mondo dell'infinitamente piccolo
Laurie M. Brown
I quanti e il mondo dell'infinitamente piccolo
Secondo P.A.M. Dirac (1902-1984) l'affermarsi [...] L'invarianza della teoria sotto l'azione del gruppo di isospin locale richiede l'introduzione di un campo di gauge di spin 1 che asimmetrica dell’intensità della radiazione rispetto al meridiano magnetico, dipendente dal segno della carica delle ...
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La dieta mediterranea: realtà, mito, invenzione
Vito Teti
Paradossi di un modello alimentare
L’espressione dieta mediterranea è nata con riferimento alla situazione alimentare del Mezzogiorno d’Italia [...] o conservata e dolci. I piatti variavano da località a località e non mancavano situazioni di penuria. Anche in e realtà dell’alimentazione mediterranea, Roma 1999, 20072.
Mangiare meridiano. Le culture alimentari di Calabria e Basilicata, a cura di ...
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La civilta islamica: osservazioni, calcolo e modelli in astronomia. L'astronomia nell'Islam occidentale
Julio Samsó
Juan Vernet Ginés
L'astronomia nell'Islam occidentale
L'Andalus e il Maghreb
di [...] le congiunzioni e le opposizioni del Sole e della Luna per il meridiano di Tetuan. Quanto all'opera persiana Zīǧ-i ǧadīd (Tavole nuove) ;35° (valore dato da al-Battānī) e una latitudine locale di circa 38;43°. Lo stesso problema attirò l'interesse ...
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La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. La diffusione della scienza europea
Florence C. Hsia
La diffusione della scienza europea
Verso la fine del XVI sec., il pittore fiammingo Jan van der [...] le istituzioni ecclesiastiche; la flora, la fauna e le altre risorse locali; le malattie endemiche e i rimedi indigeni; il clima, la 'altra mappa della Nuova Francia basata 'sul suo vero meridiano', in cui cioè il Nord era disposto verso nord-est ...
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L'editoria cattolica dall'Unita alla fine del fascismo
Albertina Vittoria
Tipografi e libri di argomento religioso dopo l’Unità
L’unificazione del paese comportò conseguenze anche sul versante della [...] rimase soprattutto quello della stampa periodica di carattere locale (oltre a diverse riviste, erano ben 500 collana, che proseguì fino agli anni Sessanta del Novecento, con il titolo «Meridiano», stampò in totale 9 milioni e 200.000 copie, cfr. L. ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Immagini della Natura
Baudouin van den Abeele
Wesley M. Stevens
Uta Lindgren
Immagini della Natura
Durante l'Alto Medioevo la [...] le maree quotidiane che seguono il passaggio della Luna al meridiano superiore del luogo era di frequente menzionato un ritardo della fase di chiunque altro la necessità di riconoscere varianti locali nell'ambito di una generale regolarità, quella ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Gli strumenti della scienza e la loro produzione
Paolo Brenni
Il termine strumenti scientifici è estremamente vago ed è difficile darne una definizione precisa e valida nel corso di una storia millenaria. [...] di un evento (ad es., il passaggio di un astro al meridiano) o la sua durata e gli astronomi già da tempo sentivano solo in modo parziale alle richieste di un mercato che rimaneva locale e limitato. Fra questi possiamo citare a titolo d’esempio l ...
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L'Eta dei Lumi: astronomia. La strumentazione astronomica
Jim A. Bennett
La strumentazione astronomica
Gli strumenti astronomici del XVIII sec. si possono classificare in tre categorie, a seconda del [...] lungo 7 piedi (2,13 m ca.). La parete giaceva in un piano meridiano e ciò implicava la possibilità di misurare la posizione di un corpo celeste solare o stellare, o la determinazione dell'ora locale, con procedimenti analoghi. Occorre dire che, da ...
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L'Eta dei Lumi: l'avvento delle scienze della Natura 1770-1830. Le scienze della Terra
Rachel Laudan
Theodore S. Feldman
Le scienze della Terra
Nel periodo fra il 1770 e il 1830 la geologia si affermò [...] sospeso, accertarsi che sia effettivamente nella direzione del meridiano magnetico e tener conto infine delle sue regolari caratteristiche topografiche, climatiche ed epidemiologiche delle varie località della Francia. Il monito di Louis Cotte ...
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La civilta islamica: osservazioni, calcolo e modelli in astronomia. Le origini dell'astronomia arabo-islamica
David Pingree
Miquel Forcada
Jean-François Oudet
Régis Morelon
Le origini dell'astronomia [...] degli osservatori astronomici. Quello costruito da Abū Sahl era un locale chiuso da ogni lato, dal pavimento concavo, a forma faḫrī, come viene chiamato nei testi, era un arco di misura meridiano con un'ampiezza di 60°. L'edificio si trovava in parte ...
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meridiano
agg. e s. m. [dal lat. meridianus, der. di meridies «mezzogiorno»]. – 1. agg. Di mezzogiorno: le ore m.; il sole m.; calore m.; il m. ozio dell’aie (Pascoli); lontana, entro ai riverberi m., spuntava una cima rocciosa (Buzzati)....
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...