Architetto statunitense (Pomfret, Connecticut, 1869 - New York 1924); tra i primi a adottare le forme ispano-americane nelle regioni meridionali (Trinity Church, 1906-13, Avana). Fra le sue opere: Grace [...] Church, 1904, Chicago; St. Thomas Church, 1906, New York, in romanico; Nebraska State Cap itol, 1922-26, Lincoln ...
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Zoologo, botanico e viaggiatore francese (n. Cerilly, Allier, 1775 - m. 1810); partecipò alla spedizione di N. Baudin lungo le coste meridionali dell'Australia, raccogliendo un vastissimo materiale naturalistico [...] (1800-03). Fu pubblicata postuma una relazione del viaggio in due volumi (1811-16). Il suo nome resta a una penisola dell'Australia occidentale, situata nella parte meridionale della Shark Bay. ...
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Linguista (Le Thillot, Vosgi, 1877 - Parigi 1937), prof. a Parigi. I suoi studî più notevoli sono rivolti alle parlate dei Vosgi meridionali; ha anche pubblicato un Dictionnaire étymologique de la langue [...] française (2 voll., 1932; 2a ed. rielaborata da W. von Wartburg, 1950) ...
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Scrittore (Chieti 1855 - ivi 1935) d'ispirazione regionalista, assai vicino per i temi e gli argomenti della sua narrativa ai veristi meridionali (soprattutto alla Serao e a Di Giacomo), scrisse romanzi [...] e racconti di non superficiale impegno, quasi tutti ambientati in Abruzzo o a Napoli. Tra le sue opere più notevoli si ricordano Cecchina Vetromile (1884); Meridiano, meridiana, meridiani (1884); La tragedia ...
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Re cassita (1592-1565 a. C.); sotto di lui i Cassiti s'impadronirono di tutta la Mesopotamia, a eccezione delle estreme regioni meridionali. ...
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Esploratore (Île-de-Ré 1759 - Port Louis, Maurizio, 1803); dopo due viaggi alle Indie e alle Antille, visitò (1800-1802) le coste meridionali dell'Australia, ancora inesplorate, trovando la morte sulla [...] via del ritorno ...
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Uomo politico e scrittore croato, poi naturalizzato italiano (Turo Polje, Karlovac, 1824 - Roma 1912). Sostenitore di un programma di unificazione degli Slavi meridionali, nel 1861 fondò e diresse a Vienna [...] il periodico Ost und West, sul quale prese posizione anche a favore del Risorgimento italiano. Costretto a lasciare la direzione del giornale dalle autorità asburgiche, si rifugiò a Torino (1863), ove, ...
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Despota serbo (m. 1371), fratello del re Vukašin; quando questi (1366) salì al trono, a U. fu affidato il governo dei territorî più meridionali della Serbia. Allo scopo di raccogliere tutte le forze cristiane [...] contro i Turchi, riuscì (1371) a mettere d'accordo la Chiesa serba e il patriarcato di Costantinopoli; in collaborazione con Vukašin entrò in lotta aperta contro i Turchi e morì insieme al fratello nella ...
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Attrice cèca (Podĕbrady 1879 - Praga 1972), allieva di Hana Kvapilová; esordì (1901) al Teatro nazionale di Praga, recitando poi in Polonia, in diverse città slave meridionali, al teatro di Praga-Vinohrady, [...] e (dal 1925) di nuovo al Teatro nazionale di Praga, di cui fu una delle più insigni attrici ...
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Magistrato e storico del diritto (Napoli 1816 - ivi 1883), fratello di Filippo e Scipione; diede contributi alla storia del diritto, soprattutto nell'edizione di fonti meridionali. Opere principali: Del [...] diritto di albinaggio (3a ed., 1848); Degli antichi ordinamenti marittimi della città di Trani (1852, 2a ed., 1871); Dello studio delle consuetudini e degli statuti delle città di Terra di Bari (1856); ...
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meridionale
agg. [dal lat. tardo meridionalis, der. di meridies (v. meriggio), sul modello di septentrionalis]. – 1. a. Che si trova a mezzogiorno, cioè a sud, sia assolutamente (cioè a sud dell’equatore, ma in questo senso si dice più spesso...
meridionalismo
s. m. [der. di meridionale]. – 1. Vocabolo, locuzione, costruzione sintattica e sim. peculiare dei dialetti parlati nelle regioni meridionali d’Italia, spec. in quanto siano penetrati nella lingua nazionale o nell’uso d’altre...