BISSOLATI, Leonida
Angelo Ara
Nacque a Cremona il 20 febbr. 1857 dal canonico Stefano Bissolati e da Paolina Caccialupi, moglie di Demetrio Bergamaschi. Nel 1861 S. Bissolati svestiva l'abito talare [...] a problemi più particolari. Fu tra i fautori dell'impiego nella guerra contro l'Austria dei prigionieri cechi e slavi meridionali; cominciò a porsi in maniera concreta il problema dei nuovi confini orientali dell'Italia, e incoraggiò a tal fine un ...
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DE FERRARI, Raffaele Luigi, duca di Galliera
Giovanni Assereto
Nato a Genova il 6 luglio 1803, da Andrea e Livia Ignazia Pallavicino, aveva avuto il nome del nonno paterno, il quale nel biennio 1787-89 [...] di semimonopolio ferroviario e già nell'agosto 1860 aveva ottenuto dall'agonizzante governo borbonico la concessione delle strade ferrate meridionali, che due anni dopo il Bastogi avrebbe "patriotticamente" sottratto al capitale francese. Perse le ...
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LA FARINA, Giuseppe
Antonino Checco
Nacque a Messina il 20 luglio 1815 da Carmelo e da Anna Muratori. Sulla sua formazione esercitarono un peso fondamentale la temperie politico-culturale cittadina, [...] un indirizzo di plauso a Cavour redatto insieme con M. d'Ayala.
Parallelamente, partiva la sua propaganda filopiemontese diretta agli esuli meridionali a Malta, a Genova e in Francia. Poi, con l'adesione al progetto di D. Manin e G. Pallavicino, dal ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Lodovico Bianchini
Antonio Maria Fusco
A chi voglia ricostruire il clima culturale esistente nel Napoletano della prima metà dell’Ottocento, premessa indispensabile per poter comprendere la natura del [...] economico italiano, 1° vol., 1993, pp. 125-60.
L. De Rosa, Lodovico Bianchini e la finanza pubblica, in Id., Economisti meridionali, Napoli 1995.
A. Esposito, Introduzione a L. Bianchini, Nove anni del Regno di Napoli, edizione critica a cura di A ...
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DI LIEGRO, Luigi
Maurilio Guasco
Nacque a Gaeta (Latina) il 16 ottobre 1928, da Cosimo e Anna Catanzano, in una famiglia numerosa e povera; fu battezzato il giorno successivo nella chiesa parrocchiale [...] Vaticano II. Non è casuale che i suoi compagni lo chiamassero «Di Vittorio», il noto sindacalista, anch’egli di origini meridionali.
Dal Prenestino al Vicariato di Roma
Concluse gli studi nel 1953: il 4 aprile fu ordinato sacerdote. Arrivò così la ...
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PANSA, Giovanni
Gaetano Sabatini
Nacque il 21 marzo 1865 a Sulmona, da Nicola, avvocato attivamente impegnato nella vita pubblica cittadina, e da Francesca Betti, proveniente da una famiglia della borghesia [...] dell’idealismo tedesco, ma soprattutto raccolse l’invito ad andare a ingrandire il numero dei giovani intellettuali meridionali che, educatisi nei maggiori centri della cultura nazionale, accettarono di rientrare in provincia per portarvi le più ...
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GUICCIARDINI, Francesco
Fulvio Conti
Nacque a Firenze il 5 ott. 1851 dal conte Luigi e da Paolina Serristori. Laureatosi in giurisprudenza all'Università di Pisa, si dedicò alla professione forense [...] a favore del progetto dopo che alcuni emendamenti lo avevano reso meno oneroso per i possidenti delle regioni centro-meridionali. Il 24 luglio 1884 A. Depretis premiò la sua fedeltà affidandogli l'incarico di segretario generale del ministero di ...
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GUIDI, Ignazio
Filippo Spaini
Nacque a Roma il 15 marzo 1904 da Baldassarre e Lucia De Sanctis. Dopo aver frequentato la facoltà di ingegneria, il 4 nov. 1929 conseguì la laurea a Roma presso la facoltà [...] di Roma. Il complesso degli uffici del Comune di Roma occupa un'area di altissimo interesse storico, sulle pendici meridionali del Campidoglio, prospiciente il Tevere. Il progetto è caratterizzato da un impianto planimetrico chiaro, in cui la ...
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CAMPERIO, Manfredo
Maria Carazzi
Nacque a Milano il 30 ott. 1826, decimo figlio dell'avvocato Carlo e di Francesca Ciani. Imparentandosi con i Ciani, facoltosi banchieri ticinesi, la famiglia Camperio [...] Iniziò allora ad occuparsi di questioni economico-commerciali, anche se con poca sistematicità, sostenendo il potenziamento delle ferrovie meridionali e del porto di Brindisi in vista di uno sviluppo delle comunicazioni e dei rapporti con il vicino e ...
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FILOMARINO, Ascanio
Toni Iermano
Primogenito di Pasquale, quarto duca della Torre, e di Maddalena Rospigliosi, nacque a Napoli nel palazzo avito il 5 ott. 1751. Dopo aver studiato nel collegio "Nazareno" [...] orizzonti politico-riformatori. I fatti di Francia, e il dibattito politico-culturale apertosi tra gli intellettuali meridionali nei primissimi anni Novanta, lo trovarono predisposto all'accettazione delle nuove teorie avverse all'assolutismo della ...
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meridionale
agg. [dal lat. tardo meridionalis, der. di meridies (v. meriggio), sul modello di septentrionalis]. – 1. a. Che si trova a mezzogiorno, cioè a sud, sia assolutamente (cioè a sud dell’equatore, ma in questo senso si dice più spesso...
meridionalismo
s. m. [der. di meridionale]. – 1. Vocabolo, locuzione, costruzione sintattica e sim. peculiare dei dialetti parlati nelle regioni meridionali d’Italia, spec. in quanto siano penetrati nella lingua nazionale o nell’uso d’altre...