di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] la va, sciora Lüisa, co sto temp?», «Cossa t’han faa, poer Friend, cossa t’han faa, di’ sü!»), i meridionalismi di Matilde Serao (quartino o quartierino «appartamento»; stare con funzione ausiliare al posto di essere; l’avverbio assai posposto all ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] ridotto a -s- (mensem > mese), perlomeno nella pronuncia meno controllata;
(c) a partire dal II secolo, a Roma, nell’Italia centro-meridionale e in Africa si confondono nei testi scritti le grafie di + vocale, i + vocale e ge, gi (si trova, per es ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] : 141)
Come osserva Migliorini (1990: 17), «la lingua parlata “di tinta scritta” è […] la norma, specie nell’Italia Settentrionale e Meridionale, in cui […] la lingua si apprende in minor parte per la via degli orecchi e in maggior parte per la via ...
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In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] «soltanto»; per i toscani il tipo noi si va per «noi andiamo» e noi ci s’ha per «noi abbiamo»; per i meridionali la posposizione del possessivo del tipo il libro mio «il mio libro». Permangono a lungo nella mente dei parlanti i ➔ geosinonimi riferiti ...
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Filologia
Gianfranco Contini
di Gianfranco Contini
Filologia
sommario: 1. La filologia nella storia della cultura. 2. Critica testuale. □ Bibliografia.
1. La filologia nella storia della cultura
Chi [...] restituibili che siano sotto la crosta della subita ibridazione (come i poemetti oitanici di Clermont-Ferrand giunti patinati da mani meridionali), e in genere quelli di aspetto regionale peregrino. Ci si impegna più in un testo ‛mediano' che in uno ...
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Vicino Oriente antico. L'origine della scrittura e del calcolo
Denise Schmandt Besserat
Jean-Jacques Glassner
Jöran Friberg
Robert Englund
L'origine della scrittura e del calcolo
Le registrazioni [...] segni che è possibile interpretare come un riflesso dell'uso della lingua sumerica da parte degli antichi scribi della Mesopotamia meridionale (per es., i nomi di persona sumerici MES.PÀ.DA, 'l'uomo prescelto', MES.KUR.RA, 'uomo della montagna').
Gli ...
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meridionale
agg. [dal lat. tardo meridionalis, der. di meridies (v. meriggio), sul modello di septentrionalis]. – 1. a. Che si trova a mezzogiorno, cioè a sud, sia assolutamente (cioè a sud dell’equatore, ma in questo senso si dice più spesso...
meridionalismo
s. m. [der. di meridionale]. – 1. Vocabolo, locuzione, costruzione sintattica e sim. peculiare dei dialetti parlati nelle regioni meridionali d’Italia, spec. in quanto siano penetrati nella lingua nazionale o nell’uso d’altre...