CINI, Bartolomeo
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a San Marcello Pistoiese il 18 marzo 1809 da Giovanni e, da Anna Rosa Cartoli. Iniziò privatamente i suoi studi sotto la guida dell'abate Piermei, rivelando [...] e all'audace e spregiudicata operazione finanziaria e politica condotta dal Bastogi per l'attribuzione della costruenda rete meridionale alla società da lui promossa. Sono note le reazioni che ciò provocò nel mondo finanziario italiano ed europeo ...
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CORSI, Tommaso
Nidia Danelon Vasoli
Nato a Livorno il 6 marzo 184 da Matteo e da Maria Romagnoli, ancora fanciullo rimase orfano del padre, commerciante, e la madre, per offrirgli maggiori opportunità, [...] , Roma 1959, ad Indicem;E. Passerin d'Entrèvès-L. Coppini, Pietro Bastogi, in La "Società italiana per le strade ferrate meridionali" nell'opera dei suoi presidenti (1861-1944), Bologna 1962, pp. 26, 101 s.; R. Mori, La questione romana, 1861-1865 ...
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ALBINI, Giacinto
Tommaso Pedio
Nacque in Napoli il 4 marzo 1821 da Gaetano, ostetrico e chirurgo proveniente da Montemurro (Potenza), e da Elisabetta Morgigno. In quella città conseguì nel 1843 la laurea [...] altro non aveva mai aderito, l'A. Cominciò ad accostarsi al Comitato dell'ordine, cui facevano capo i moderati meridionali, prima collaborando autorevolmente al Corriere di Napoli,l oro organo clandestino, e poi, nel 1859, aderendo definitivamente al ...
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CAPECELATRO, Carlo
Aurelio Musi
-Nacque a Napoli il 3 ag. 1617 da Ettore, marchese di Torello. Fu cavaliere dell'Ordine di S. Giacomo e maestro di campo della fanteria napoletana. Nel 1638 venne creato [...] della città e Regno di Napoli, Napoli 1717, pp. 207 s.; B. Candida Gonzaga, Memorie delle famiglie nobili delle province meridionali d'Italia, Napoli 1875, I, pp. 156-159; M. Schipa, La così detta rivoluzione di Masaniello, Napoli 1918, p. 27 ...
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CANINI, Marco Antonio
Angelo Tamborra
Nato a Venezia nel 1822 da Giuseppe e da Lucrezia Gidoni, si era appena avviato agli studi giuridici, a Padova, quando gli avvenimenti rivoluzionari del 1848-49 [...] che (non diversamente che in Macedonia e in Grecia dove coabitano Greci e Slavi) anche nelle zone miste di Italiani e Slavi meridionali al di là dell'Isonzo si ponevano gravissimi problemi e la soluzione era una sola: "Tutte le nazioni sono degne di ...
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BISSOLATI, Leonida
Angelo Ara
Nacque a Cremona il 20 febbr. 1857 dal canonico Stefano Bissolati e da Paolina Caccialupi, moglie di Demetrio Bergamaschi. Nel 1861 S. Bissolati svestiva l'abito talare [...] a problemi più particolari. Fu tra i fautori dell'impiego nella guerra contro l'Austria dei prigionieri cechi e slavi meridionali; cominciò a porsi in maniera concreta il problema dei nuovi confini orientali dell'Italia, e incoraggiò a tal fine un ...
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LA FARINA, Giuseppe
Antonino Checco
Nacque a Messina il 20 luglio 1815 da Carmelo e da Anna Muratori. Sulla sua formazione esercitarono un peso fondamentale la temperie politico-culturale cittadina, [...] un indirizzo di plauso a Cavour redatto insieme con M. d'Ayala.
Parallelamente, partiva la sua propaganda filopiemontese diretta agli esuli meridionali a Malta, a Genova e in Francia. Poi, con l'adesione al progetto di D. Manin e G. Pallavicino, dal ...
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GUICCIARDINI, Francesco
Fulvio Conti
Nacque a Firenze il 5 ott. 1851 dal conte Luigi e da Paolina Serristori. Laureatosi in giurisprudenza all'Università di Pisa, si dedicò alla professione forense [...] a favore del progetto dopo che alcuni emendamenti lo avevano reso meno oneroso per i possidenti delle regioni centro-meridionali. Il 24 luglio 1884 A. Depretis premiò la sua fedeltà affidandogli l'incarico di segretario generale del ministero di ...
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CAMPERIO, Manfredo
Maria Carazzi
Nacque a Milano il 30 ott. 1826, decimo figlio dell'avvocato Carlo e di Francesca Ciani. Imparentandosi con i Ciani, facoltosi banchieri ticinesi, la famiglia Camperio [...] Iniziò allora ad occuparsi di questioni economico-commerciali, anche se con poca sistematicità, sostenendo il potenziamento delle ferrovie meridionali e del porto di Brindisi in vista di uno sviluppo delle comunicazioni e dei rapporti con il vicino e ...
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CAPONE, Filippo
Francesco Barra
Nacque a Montella (Avellino) il 25 maggio 1821 da Andrea, avvocato, e da Petronilla Terribile.
Antica ed agiata, la famiglia apparteneva a quella operosa e vivace borghesia [...] , raggiungendo Genova, che fu la prima tappa del suo decennale esilio, e in seguito Torino.
Nell'ambiente degli esuli meridionali riannodò e rafforzò presto vecchie amicizie, e ne strinse delle nuove. Il folto carteggio che intrattennero con lui in ...
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meridionale
agg. [dal lat. tardo meridionalis, der. di meridies (v. meriggio), sul modello di septentrionalis]. – 1. a. Che si trova a mezzogiorno, cioè a sud, sia assolutamente (cioè a sud dell’equatore, ma in questo senso si dice più spesso...
meridionalismo
s. m. [der. di meridionale]. – 1. Vocabolo, locuzione, costruzione sintattica e sim. peculiare dei dialetti parlati nelle regioni meridionali d’Italia, spec. in quanto siano penetrati nella lingua nazionale o nell’uso d’altre...