Con la locuzione lingua cortigiana (o cortegiana o cortesiana) ci si riferisce a un’espressione usata nel dibattito di primo Cinquecento in relazione agli usi linguistici delle corti italiane (Milano, [...] tratti fonomorfologici e lessicali toscani, in particolare fiorentini, in alcuni casi coincidenti con fenomeni riscontrabili in testi settentrionali o meridionali: per es. il tipo io ero per il trecentesco io era (Giovanardi 1998: 24, in nota); e si ...
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L’assimilazione è il fenomeno per il quale un suono (tecnicamente, un fono; ➔ fonetica) assume in tutto o in parte i tratti di un altro suono vicino (o di altri suoni vicini). Si tratta, quindi, della [...] ~ it. combattere
È possibile attribuire ad assimilazione anche il passaggio [ɱv] > [mː] che si osserva sistematicamente in alcuni dialetti meridionali:
sicil. [ˈmːirja] mmìria ~ it. [iɱˈvi:dja] invidia, anche al confine di parola, [uˈmːiːu] um míu ...
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Le consonanti laterali sono così chiamate in quanto, per produrle, la lingua assume una particolare conformazione che permette la fuoriuscita dell’aria dai suoi lati (➔ fonetica articolatoria, nozioni [...] ] approssimante palatale (breve o lunga) e [ɟː] occlusiva palatale (da alcuni studiosi considerata occlusiva prevelare [ɡ̟]).
In molti dialetti meridionali, ma anche nel Lazio, in Umbria e in Abruzzo avremo: foglia [ˈfɔːja] e [ˈfɔjːa], figlia [ˈfiːja ...
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Stato insulare nell’Atlantico settentrionale, tra 63°24′ lat. N e il Circolo Polare, e fra 13°30′ e 24°25′ long. O. Dista oltre 800 km dalle coste settentrionali della Scozia e un migliaio di km da quelle [...] ma si fa rigido, con caratteri quasi polari, nell’interno e a NO. Le piogge, inferiori a 1000 mm annui sulle coste meridionali e orientali (Reykjavík, 870 mm), superano i 3000 mm sulle pendici di alcuni rilievi.
Le piante vascolari contano 435 specie ...
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Umbria Regione dell’Italia centrale (8464 km2 con 870.165 ab. nel 2020, ripartiti in 92 Comuni; densità 103 ab./km2). Priva di sbocco al mare, confina a N con Toscana e Marche, ancora con le Marche a E, [...] nd- a -nn- e di -mb- a -mm-, e si accostano in particolare ai dialetti del Lazio, delle Marche meridionali e dell’Abruzzo. Tratti caratteristici della maggior parte dei dialetti umbri sono, nella fonetica, la distinzione delle vocali finali latine -u ...
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Sul versante italiano, la comunità alloglotta francoprovenzale interessa tre regioni, la Valle d’Aosta e il Piemonte, provincia di Torino (cfr. fig. 1), e la Puglia (due comuni in provincia di Foggia), [...] , divenne confine di Stato. L’esistenza del francoprovenzale in Valle d’Aosta e nelle valli del Piemonte alpino fino a quella più meridionale, la Val Sangone, a ovest di Torino, è dunque il risultato di un lungo percorso storico e si inserisce in un ...
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L’espressione articolazioni nasali si riferisce a un modo di articolazione (di ➔ vocali così come di ➔ consonanti) in cui, essendo il velo palatino (o palato molle) abbassato, il passaggio rinofaringale [...] è [ɲː]omo.
Mentre nei dialetti centrali e meridionali (➔ meridionali, dialetti) la nasale alveolare è rimasta sostanzialmente inalterata, mediana (Lazio, Abruzzo, Umbria, Marche centro-meridionali) e, con minore sistematicità, nelle parlate ...
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Già ➔ Dante (nei capitoli ix-xv del libro I del De Vulgari Eloquentia, composto presumibilmente entro il 1305) tracciò un quadro memorabile dell’Italia dialettale dell’epoca, differenziato su base geografica [...] -152).
I raccoglitori dell’AIS furono tre, Paul Scheuermeier per l’Italia settentrionale e centrale, Gerhard Rohlfs per l’Italia meridionale e la Sicilia, e Max Leopold Wagner per la Sardegna, per un totale di 405 punti di inchiesta (Massobrio 1990 ...
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Con il termine italoamericano ci si riferisce per lo più alla parlata fortemente mista degli emigrati italiani d’America, descritta fin dagli studi di Livingston (1918) e Menarini (1947). Tale parlata [...] dialettale dell’italiano.
Sia nell’indagine di New York, con soggetti soprattutto di prima generazione e di origine meridionale, sia in quella di San Francisco con soggetti di origine piemontese prevalentemente di seconda generazione e di età media ...
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In riferimento all’apertura della bocca, allo spazio tra lingua e palato e all’apertura delle labbra le ➔ vocali possono essere aperte o chiuse (nella letteratura meno recente le prime possono esser definite [...] fuori dalla regione: tra le cause, la mancanza di una sistematica differenziazione grafica, le difformi pronunce settentrionali e meridionali, la scarsità di coppie minime del tipo pésca ~ pèsca e bòtte ~ bótte. Del resto, già Devoto (19644: 150 ...
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meridionale
agg. [dal lat. tardo meridionalis, der. di meridies (v. meriggio), sul modello di septentrionalis]. – 1. a. Che si trova a mezzogiorno, cioè a sud, sia assolutamente (cioè a sud dell’equatore, ma in questo senso si dice più spesso...
meridionalismo
s. m. [der. di meridionale]. – 1. Vocabolo, locuzione, costruzione sintattica e sim. peculiare dei dialetti parlati nelle regioni meridionali d’Italia, spec. in quanto siano penetrati nella lingua nazionale o nell’uso d’altre...