SALA
Bruno Maria Apollonj
. Le sale si possono classificare sia riguardo alla loro forma: rettangolare, quadrata, circolare, ellittica; sia secondo la destinazione: sale da ballo, sale d'armi, sale [...] latino. Tutta la vita di quelli si svolse in un vasto ambiente comune, la sala, ricordata dai testi merovingi e carolingi, che ebbe come conseguenza la hall anglosassone. Le sopravvenute popolazioni barbariche non riuscirono però a cancellare del ...
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Specula principum in Età moderna
Patrizio Foresta
Gli specula principum appartengono a un genere letterario di tipo didattico, che ha per oggetto precipuo il retto comportamento dei regnanti e la loro [...] pienamente nella societas christiana medievale e moderna6.
Negli specula carolingi si ritrovano temi già presenti negli specula merovingi, loro precursori, che segneranno da allora in poi il genere, seppure con «mutamenti di funzionalità» nel corso ...
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La figura di Costantino nell’Ordo Panegyricorum
I panegiristi e la nascita del potere costantiniano
Giulia Marconi
La voce si propone di indagare l’immagine che di Costantino hanno fornito i Panegirici [...] per Anastasio e Giustino II; di Ennodio per il sovrano ostrogoto Teoderico; di Venanzio Fortunato per i sovrani merovingi Sigiberto, Cariperto, Chilperico e Childeberto II) sia greci (di Libanio per Costante e Costanzo; di Temistio per Giuliano ...
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ROMANICO
C. Tosco
Il termine R. (franc. Roman; ingl. Romanesque; ted. Romanik) venne riferito per la prima volta all'arte medievale nel decennio 1810-1820, per indicare una fase storica priva, fino [...] artistica venne così elaborato sulla base storica delle casate reali che avevano dominato il paese dei Franchi, dai Merovingi, ai Carolingi, ai Capetingi, fino ai Borboni. Per inquadrare un periodo ancora oscuro sul piano delle forme, veniva ...
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BRATTEATO
S. Piattelli
L'aggettivo b. si riferisce alla decorazione, impressa su di uno stampo mediante la battitura a martello, di sottili lamine di metallo, in genere prezioso. Il nome b. propriamente [...] comune, di grande interesse è una piccola brocca di legno rivestita di lamine bronzee, rinvenuta in Gallia in una tomba merovingia a Lavoye e datata al sec. 5°-6° (Saint-Germain-en-Laye, Mus. des Antiquités Nat.), con cinque placchette rettangolari ...
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ZECCA
L. Travaini
Il termine z. in italiano indica specificamente il luogo di produzione della moneta e l'istituzione che ne governa l'attività e l'organizzazione. Per esteso tuttavia, specialmente [...] di palazzo che si muovevano seguendo il sovrano (moneta palatina) sono documentate in diversi periodi: così per i sovrani merovingi e carolingi - secondo lo studio di Lafaurie (1976), dove si presentano anche le monete battute da s. Eligio monetarius ...
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LIMOSINO
T. Soulard
(lat. Lemosinum; franc. Limousin; Lemozi nei docc. medievali)
Regione storica della Francia occidentale, il cui toponimo designava nel Medioevo la regione corrispondente all'antica [...] Poco tempo dopo, con la vittoria di Vouillé nel 507, Clodoveo, re dei Franchi (482-511) integrò la regione nel regno merovingio, insieme a tutta l'Aquitania, che conobbe allora, tra i secc. 6° e 8°, un periodo travagliato; il temporaneo emergere di ...
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EMILI, Paolo
Raffaella Zaccaria
Di famiglia patrizia, nacque a Verona intorno alla metà del sec. XV.
Non si conoscono avvenimenti e circostanze della sua vita giovanile (si sa, comunque, che ebbe due [...] re di Francia succedutisi dal 420 fino al 1498, cioè da Faramundo fino a Carlo VIII, attraverso le dinastie dei Merovingi, dei Carolingi, dei Capetingi. In particolare, nel libro I sono riunite le vite dei primi diciannove re fino a Chilperico ...
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ZACCARIA, papa
Paolo Delogu
ZACCARIA, papa. – Di origine greca, figlio di un Policronio, è l’ultimo della serie di papi di origine orientale che pontificarono a Roma tra la seconda metà del VII e la [...] di palazzo esercitava un controllo effettivo del regno in nome del re Childerico III, discendente della dinastia regia dei Merovingi, ormai del tutto priva di potere e di prestigio. La riorganizzazione della Chiesa del regno sotto il loro patronato ...
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Anello
A. Ghidoli
L'a. è un ornamento circolare del dito, di antichissima origine, la cui denominazione deriva dalla forma stessa dell'oggetto; anulus è infatti, in lat., il diminutivo della parola [...] assiste a un progressivo attenuarsi di questo influsso e a un impoverirsi delle capacità di lavorazione orafa. In età merovingica si riscontra nella produzione di a. l'impiego della godronatura e della granulazione; le pietre sono tagliate a tavola ...
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merovingico
merovìngico (o merovìngio) agg. (pl. m. -gici o -gi, pl. f. -giche o -ge o -gie). – Dei Merovingi, la prima dinastia che governò sui Franchi, dal 5° sec. alla metà dell’8°: la Gallia m.; le leggi m.; Pipino, ultimo re della dinastia...
cappella1
cappèlla1 s. f. [lat. mediev. cappella, dim. di cappa «cappa1»; propr. l’oratorio dei re merovingi in cui si conservava una reliquia della cappa di s. Martino di Tours]. – 1. Nell’architettura religiosa, edificio di culto di piccole...