ZACCARIA, santo
Paolo Delogu
Di origine greca, figlio di Policronio, apparteneva probabilmente ad una delle numerose famiglie che si trasferirono dall'Oriente a Roma tra la fine del VII secolo ed i [...] Martello, che esercitavano l'autorità regia nel Regno franco, in nome e in vece dei decaduti re dell'antica dinastia merovingia. Per motivi politici non meno che religiosi, i due principi favorivano sia l'azione missionaria di Bonifacio in Germania ...
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RELIQUIARIO
V.H. Elbern
Con il termine r. si indica la custodia per la conservazione e l'esposizione di reliquie, vale a dire resti corporei o secondari e ricordi di personaggi 'santi', oggetto di venerazione.Il [...] tali reliquie o filatteri, è tuttavia certo che per es. il rapporto con la Terra Santa fu costante in epoca merovingia. A Poitiers la regina Radegonda (m. nel 587) "misit [...] pueros iterum Hierusolymis ac per totam Orientis plagam. Qui circumeuntes ...
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PASTORALE
D. Thurre
Il termine p. designa in generale il bastone del vescovo o dell'abate e rappresenta un'insegna del potere ecclesiastico, nella letteratura medievale spesso in associazione con la [...] più rara, di p. è costituita dalla terminazione a pomo, che sembra aver avuto origine dalla tradizione degli scettri reali a pomo merovingi e carolingi. Ne sono esempi il reliquiario del bastone c.d. di s. Pietro, prodotto nelle botteghe di Egberto a ...
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CALICE
C. Barsanti
Bicchiere di forma particolare, usato nella liturgia per la consacrazione del vino nel corso della messa. Il termine deriva dal gr. ϰύλιξ 'coppa' (Braun, 1932, p. 20) e appare già [...] : la coppa alta e stretta e il cantaro largamente svasato, munito di due anse laterali. Due c. originari della Francia merovingia esemplificano queste due forme. Il piccolo c. d'oro - rinvenuto a Gourdon (Saône-et-Loire) insieme con una patena e ...
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PAOLO I, papa
Paolo Delogu
PAOLO I, papa. – Appartenente a una famiglia della nobiltà romana che aveva le sue case nella regione della via Lata (odierna via del Corso), venne allevato ed educato nelle [...] la legittimazione morale e religiosa della sua presa di potere, avvenuta deponendo l’ultimo re della stirpe merovingia, trovava nel legame politico e spirituale con la Sede apostolica qualificazione ideologica nonché consenso alla trasmissione della ...
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CANDIDO
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Presbitero della Chiesa romana, nel settembre del 595 venne nominato dal papa Gregorio I "rector patrimonii beati Petri per Gallias", succedendo ad un patricius Dinamio, morto - od esonerato [...] era, di fatto, il rappresentante ufficiale del papa in Gallia, il suo fiduciario sia presso i sovrani e la corte merovingia, sia presso i vescovi locali, nei confronti dei quali svolgeva funzioni di controllo e godeva di una certa autorità. Questi ...
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MACEDONIO
Gianluca Borghese
Nacque presumibilmente negli ultimi anni del V secolo o nei primi del successivo in luogo ignoto. Fu vescovo di Aquileia alla metà del VI secolo.
Punto di riferimento per [...] tale sentenza (Epistolae aevi Merowingici), spedita dai chierici di Milano in partenza da Costantinopoli per la Gallia merovingia, dovrebbe essere una prima prova, sebbene implicita, della posizione presa da M. nel conflitto nascente. Sembra ...
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TIPOLOGIA
J.P. Deremble
Il termine t., dal gr. týpos, 'impronta', identifica il sistema concettuale consistente nel decrittare il marchio o 'tipo' originariamente impresso da Cristo, che ne è l'archetipo, [...] . Al contrario, gli artisti privilegiarono le immagini simboliche od ornamentali, come accadeva anche sul continente in epoca merovingia. Solamente le croci monumentali, sparse tra le tombe dei cimiteri monastici, adottarono, a partire dalla fine del ...
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SACRAMENTARIO
L. Speciale
Il liber sacramentorum o sacramentorium, nel quale sono raccolte le orazioni recitate dall'officiante nel corso della messa, è il più importante testo liturgico della tradizione [...] grafica di questo s. conserva le forme d'apparato che accomunano le edizioni patristiche e i s. di scuola merovingia (Mütherich, 1989). Il vivace repertorio zoomorfo che movimenta la pagina è occasionalmente arricchito da qualche figurina di santo ...
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NOVALESA, Abbazia di
C. Segre Montel
Abbazia benedettina del Piemonte (prov. Torino), dedicata ai ss. Pietro e Andrea, situata in val Cenischia ai piedi del colle Moncenisio, presso il centro abitato [...] -dibattito, Abbazia della Novalesa 1981", I, Torino 1988; S. Casartelli Novelli, Nota su due nuovi frammenti relativi all'abbazia merovingia, ivi, pp. 25-60; C. Segre Montel, Affreschi medievali alla Novalesa e in Valle di Susa. Testimonianze di ...
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merovingico
merovìngico (o merovìngio) agg. (pl. m. -gici o -gi, pl. f. -giche o -ge o -gie). – Dei Merovingi, la prima dinastia che governò sui Franchi, dal 5° sec. alla metà dell’8°: la Gallia m.; le leggi m.; Pipino, ultimo re della dinastia...
basterna
bastèrna s. f. [dal lat. tardo basterna]. – 1. Specie di lettiga coperta, trainata da buoi, in uso presso i Romani nel tardo Impero, poi alla corte merovingia. 2. estens., ant. Carro in genere: in su la divina b. (Dante).