È l'arte dell'Europa occidentale dal sec. VIII alla metà del X. L'avvento al trono della dinastia carolingia, il ricostituito impero d'Occidente, il rinascimento artistico promosso da Carlomagno e dai [...] artistiche trasmesse dall'antichità s'erano affievolite a poco a poco; erano per esaurirsi anche le rovine da cui i Merovingi per tanto tempo avevano attinto i migliori materiali; la tecnica dell'intaglio in pietra era quasi perduta; erano in ...
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FIANDRE
J. Van der Meersch
(fiammingo Vlaanderen; franc. Flandres; Flandria nei docc. medievali)
Regione storica del Belgio, che corrisponde geograficamente alla zona compresa tra i fiumi Lys e Schelda [...] chiese e dei monasteri altomedievali, nonché nello studio della produzione e circolazione della ceramica d'uso comune.La ceramica merovingia (secc. 5°-8°), costituita per lo più da vasi decorati con scanalature e impressioni con motivi a ruota, è ...
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CONIO
L. Travaini
Con il termine c. si designa uno strumento usato per la lavorazione delle monete, consistente in un blocchetto di metallo che reca incisa in cavo su un'estremità la figurazione e/o [...] che rappresentano monetieri o scene di coniazione documentanti, anche se schematicamente, la tecnica e gli strumenti usati. Un triente merovingio (Parigi, BN, Cab. Méd.) mostra al dritto il busto di un personaggio barbuto che tiene nella destra un ...
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CAPPELLA
C. Bozzoni
Dal lat. tardo capella (diminutivo di capa 'veste'), nome dato, nel palazzo dei re merovingi, al luogo dove era collocata e venerata la cappa di s. Martino, sulla quale veniva prestato [...] termine c. deriva, come è noto, dall'organizzazione del palazzo merovingio. A partire dal sec. 6° si trovano menzionati in Gallia, incontrano nella Heiligkreuzkapelle a Treviri (di impianto merovingio, ricostruita nel 1050-1052 con una torre ...
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GIOVANNI III, papa
Andrea Bedina
Figlio del vir illustris Anastasio, romano, di lui non si hanno notizie sicure fino al momento dell'elezione al pontificato.
Quando Pelagio I, suo predecessore, era [...] da papa Giulio I, e la cui effettiva erezione si doveva a Pelagio I. Nel marzo 562, con l'assenso del sovrano merovingio Clotario, dispose affinché l'abate del monastero di St-Médard di Soissons avesse il primato su quelli degli altri enti monastici ...
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FUSTEL DE COULANGES, Numa-Denis
Francesco Cognasso
Uno dei maggiori storici francesi del sec. XIX, nato a Parigi il 18 marzo 1830, morto a Massy il 12 settembre 1889. Entrò nell'École normale supérieure [...] l'inizio di una vita nuova, che i Germani abbiano portato nella cìviltà romana costruzioni politiche, istituzioni nuove. Lo stato merovingio è per il F. in gran parte organizzazione e vita romana. È vero che neppure le istituzioni più importanti del ...
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VALENCIENNES (A. T., 32-33-34)
Luchino FRANCIOSA
Heléne M. CASTELL BALTRUSAITIS
Georges BOURGIN
Città della Francia settentrionale, capoluogo del circondario omonimo del dipartimento del Nord. Antica [...] - La città deve la sua origine non già a un imperatore romano di nome Valentiniano, ma a un "fisco" (fisc) merovingio (giudizio di Clodoveo III nel 695). La sua posizione nella pianura fiamminga le fruttò quello sviluppo economico e politico proprio ...
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GRIFO
M. Di Fronzo
Animale fantastico, genericamente con becco e ali d'aquila e corpo di leone, il g. può presentare varietà fisionomiche: g.-uccello, con corpo di leone e testa di uccello, con o senza [...] arte cristiana, perfettamente coesistenti il significato pagano e quello cristiano (Wilpert, 1929, nr. 142, p. 141). Su un sarcofago merovingio rinvenuto a Charentondu-Cher, del sec. 7° (Bourges, Mus. du Berry; Hubert, Porcher, Volbach, 1967, fig. 25 ...
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Sul versante italiano, la comunità alloglotta francoprovenzale interessa tre regioni, la Valle d’Aosta e il Piemonte, provincia di Torino (cfr. fig. 1), e la Puglia (due comuni in provincia di Foggia), [...] francese, cioè un francese molto arcaico e primitivo, che si è separato dalla lingua d’oïl verso la fine dell’epoca merovingia o l’inizio di quella carolingia, e si è localizzato lungo l’asse Lione-Ginevra. Esso presenta una notevole frammentazione e ...
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VALLESE
C. Jäggi
(franc. Valais; ted. Wallis)
Cantone della Svizzera meridionale, con capoluogo Sion, confinante a N con i cantoni di Waadt e di Berna, a E con quelli di Uri e del Ticino, a S con l'Italia [...] senza interruzioni della salmodia. Dopo un'incursione dei Longobardi, avvenuta nel 574, si ebbe, per disposizione del re merovingio Gontrano (561-593), una ricostruzione del coro; nella seconda metà del sec. 8° venne aggiunto un coro occidentale ...
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merovingico
merovìngico (o merovìngio) agg. (pl. m. -gici o -gi, pl. f. -giche o -ge o -gie). – Dei Merovingi, la prima dinastia che governò sui Franchi, dal 5° sec. alla metà dell’8°: la Gallia m.; le leggi m.; Pipino, ultimo re della dinastia...
franco1
franco1 agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo Francus, pl. Franci, nome di origine germanica che significava propr. «coraggiosi»] (pl. m. -chi). – 1. agg. Relativo o appartenente ai Franchi, antica popolazione germanica, costituita...