BERLINO (Est)
W. Müller
Musei (v. vol. ii, pp. 57-58). - Collezione dell'asia orientale (Ostasiatische Sammlung). - Nell'anno 1907 fu fondata da W. von Bode questa Collezione dell'Asia Orientale come [...] la Sassonia (Neolitico fino all'Età delle Migrazioni di popoli), la Regione del Reno (dal periodo romano a quello merovingio), la Germania meridionale (Età del Bronzo). Tra le regioni fuori della Germania da cui provengono i maggiori complessi sono ...
Leggi Tutto
L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: I Turingi
Ursula Koch
I turingi
La regione del medio corso dell’Elba, del Saale e dell’Unstrut, insieme alla zona [...] numerosi cavalieri franco-orientali che lì vennero anche sepolti in un piccolo sepolcreto. Dagoberto I (629-638) fu l’ultimo re merovingio attivo in Turingia. La Turingia era sottoposta a un duca franco; dal tardo VII secolo la governarono i duchi di ...
Leggi Tutto
L'Europa tardoantica e medievale. Gli Alamanni: Schretzheim
Ursula Koch
Schretzheim
Località del distretto di Dillingen an der Donau, 600 m a ovest della quale è stata rinvenuta un’estesa necropoli [...] e i privilegi a questo connessi della famiglia della corte del cavaliere franco. L’insediamento di Sch. del periodo merovingio apparteneva alle basi militari franche fondate sotto Teodeberto I dopo la caduta del regno di Turingia, in linea con la ...
Leggi Tutto
CINTURA
A. Ghidoli
Fascia di pelle, cuoio, tessuto o metallo che cinge l'addome, la vita o i fianchi per stringere o sorreggere le vesti. Nell'Alto Medioevo la c. era un complemento essenziale dell'abbigliamento [...] lo più argento) cesellato e dorato, ma forse non con la diffusione che tale ornamento aveva conosciuto nel periodo merovingio, come testimoniano i reperti rinvenuti in sepolture databili a quell'epoca.Nei secoli successivi la c. civile sia maschile ...
Leggi Tutto
CAVALLO
A. Melucco Vaccaro
Nel Medioevo i c. venivano distinti, a seconda del servizio prestato, in destrieri, corsieri, palafreni, ronzini e somieri. Il destriero era il grande c. da guerra, di andatura [...] ceto eminente, che si caratterizza come cavaliere nel rituale funebre, è presente in tutto l'orizzonte di età merovingia presso le genti germaniche ed è attestato archeologicamente soprattutto dalle centinaia di sepolcreti alamanni e bavari editi in ...
Leggi Tutto
TEODORICO
S. Lusuardi Siena
Re degli Ostrogoti, nato intorno al 451-454 da Teodemiro, della stirpe degli Amali, ed Erelieva.
In tenera età T. fu dato in ostaggio a Costantinopoli, dove rimase fino al [...] T. e che esprime nuove correnti di gusto ben documentate anche in lastre decorative e funerarie di ambito visigoto, merovingio e longobardo.Acquedotti e fognature furono ripristinati a Ravenna (lo testimoniano anche fistulae di piombo con il nome del ...
Leggi Tutto
(VI, p. 505; App. I, p. 251; II, I, p. 372; III, I, p. 214; IV, I, p. 241)
Il B. (30.518 km2) non ha ancora raggiunto i 10 milioni di abitanti (9.875.717, secondo una stima del 1988, per una densità di [...] forma di pianificazione del villaggio e un concetto di aggregazione lontano da quello di età romana e più simile al sistema merovingio o medioevale. A circa 40 km più a ovest, l'insediamento di Donk mostra le tracce di un'occupazione continua dall ...
Leggi Tutto
STUCCO
J. Gierlichs
Termine che si riferisce alla decorazione a rilievo della superficie parietale o alla configurazione del dettaglio architettonico attraverso l'applicazione di un materiale che ha [...] , connessa ai lavori promossi dal vescovo Elia (571-587).Un netto distacco dalla tradizione tardoantica si registra in ambito merovingio. L'utilizzo dello s. nella regione parigina si documenta dall'epoca romana, perché il gesso è presente tra la ...
Leggi Tutto
PITTURA ALTOMEDIEVALE (secoli 6°-10°)
C. Davis-Weyer
La p. altomedievale, e in particolar modo la p. murale, è profondamente radicata nella tradizione classica, specie a Roma e in Italia, in parte perché [...] lo rinforzasse e gli conferisse maggiore resistenza rispetto all'umidità; questo tipo di intonaco sembra sia stato utilizzato nell'oratorio merovingio di Saint-Martin ad Angers (Forsyth, 1953) e se ne è trovato anche a Monkwearmouth e a Jarrow (Cramp ...
Leggi Tutto
GAND
A. de Schryver
(fiammingo Gent; Ghendt, Ganda nei docc. medievali)
Città del Belgio settentrionale, capoluogo della Fiandra orientale, posta in una regione pianeggiante, caratterizzata da una fitta [...] questo ambito, per quanto concerne l'abbazia di S. Pietro, resta traccia in un disegno che raffigura un ritratto del re merovingio Dagoberto, ritenuto il fondatore di questa abbazia (Arch. de la Ville; Dhanens, 1987, p. 78, fig. 42); il disegno però ...
Leggi Tutto
merovingico
merovìngico (o merovìngio) agg. (pl. m. -gici o -gi, pl. f. -giche o -ge o -gie). – Dei Merovingi, la prima dinastia che governò sui Franchi, dal 5° sec. alla metà dell’8°: la Gallia m.; le leggi m.; Pipino, ultimo re della dinastia...
franco1
franco1 agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo Francus, pl. Franci, nome di origine germanica che significava propr. «coraggiosi»] (pl. m. -chi). – 1. agg. Relativo o appartenente ai Franchi, antica popolazione germanica, costituita...