Sistema montuoso dell’Europa occidentale, che si sviluppa per circa 430 km in direzione O-E tra Cap de Creus (Mediterraneo) e Cabo Higuer (Oceano Atlantico) separando la Penisola Iberica dal resto dell’Europa. [...] poggiano metamorfiti (gneiss) e rocce sedimentarie depositatesi in mari poco profondi nel corso del Paleozoico e del Mesozoico. Durante il Cretaceo inferiore ebbe luogo una rotazione in senso antiorario dei settori crostali localizzati nel Golfo di ...
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Gruppi montuosi del versante sud delle Alpi Orientali, con speciali caratteristiche, dovute a calcari magnesiaci abbondantemente degradati per azione delle forze esogene, rotti e fratturati dalle spinte [...] ambienti costiero-lagunari che permisero la deposizione di sedimenti calcareo-marnosi e gessiferi.
Con l’inizio del Mesozoico, nel Triassico inferiore, dopo alcune fasi di emersione si instaurò sul margine passivo subsidente un ambiente marino ...
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Uno dei continenti, congiunto con l’Eurasia mediante l’istmo di Suez fino all’anno 1869, quando l’istmo fu tagliato per la costruzione del canale omonimo.
Originariamente detta Libye (lat. Libya), l’A. [...] da calcari nummulitici, in Algeria, Tunisia, Madagascar e Libia.
Tra la fine del Paleozoico e l’inizio del Mesozoico si depositarono terreni (formazioni permo-triassiche) con due facies distinte: la nordica, costituita da terra rossa e depositi ...
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Nome che si dà comunemente alle rocce compatte, specialmente a quelle usate come materiale da costruzione.
Accompagnato da determinazioni riferentisi ad alcune caratteristiche esteriori, all’uso, al luogo [...] per indicare rocce diverse aventi in comune il verde come colore dominante, rinvenute nelle formazioni metamorfiche del Mesozoico delle Alpi Occidentali (zona delle p. verdi), che egli considerava di età precambriana superiore dell’era arcaica ...
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(IV, p. 680; App. I, p. 165; II, I, p. 257; III, I, p. 135; IV, I, p. 163)
Le r. a. comprendono i territori e le isole che delimitano il Mare Glaciale Artico, a nord del limite della foresta, e cioè l'Alasca [...] . I dati paleomagnetici indicano un movimento generale di queste placche verso Nord durante il Paleozoico e il Mesozoico iniziale, quando ancora dovevano esistere microplacche continentali disperse intorno a un ampio bacino oceanico polare, aperto ...
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ISSEL, Arturo
Nicoletta Morello
Nacque l'11 apr. 1842, da Raffaele ed Elisa Sonsino, a Genova, ove seguì e concluse gli studi secondari; frequentò quindi la facoltà di scienze di Pisa, allievo di G. [...] alle conclusioni più innovative della geologia. Conferma la cronologia geologica di Ch. Lyell con le tre ere: Paleozoico, Mesozoico e Terziario (questo si chiude con il "sistema Quaternario" - che non avrebbe autonomia di era geologica - suddiviso in ...
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ere geologiche
Fabio Catino
La storia della Terra a puntate
Le rocce possono essere considerate come un immane archivio pietrificato che ci mette nella condizione di viaggiare attraverso il tempo geologico, [...] con immense foreste il periodo Carbonifero, alimentando quelli che sarebbero divenuti i depositi di carbone.
Anche l'era successiva, il Mesozoico, si concluse 65 milioni di anni fa con una grande estinzione di massa, forse la più celebre, quella che ...
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dolomite
Fabio Catino
Quando le montagne evocano leggende
La dolomite propriamente detta è un minerale. Dolomiti si chiamano anche le famose montagne italiane che offrono un panorama di rara bellezza. [...] italiane si sono formate con entrambe queste modalità, prendendo origine da scogliere coralline di un antico mare tropicale. Nel Mesozoico, in un lembo del grande mare della Tetide, il fondale marino si abbassò lentamente e gli organismi di scogliera ...
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Geologia stratigrafica
Maria Bianca Cita Sironi
SOMMARIO: 1. Introduzione e brevi cenni storici. 2. L'impatto della ricerca petrolifera sullo sviluppo della stratigrafia. 3. Natura e significato della [...] altri tipi di biozone per suddividere il tempo in intervalli più brevi. La durata di queste biozone, nel Cenozoico e anche nel Mesozoico, nei casi più favorevoli è dell'ordine del milione di anni: ad esempio nel Neogene, che ha una durata di circa 24 ...
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In geologia, rilievo montuoso a pieghe dovuto a cause orogenetiche, che può assumere aspetti e strutture diverse a seconda del modo con il quale hanno agito le cause che lo hanno originato, oppure il fenomeno [...] e le diramazioni verso la Spagna e l’Africa. Infine, il c. alpino o alpino-himalayano, è databile tra la fine del Mesozoico e l’attuale (Neozoico): a esso sono dovuti i grandi rilievi che attraversano in senso parallelo l’Eurasia e comprendono le ...
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mesozoico
meṡożòico agg. e s. m. [comp. di meso- e -zoico] (pl. m. -ci). – In geologia, la terza delle grandi suddivisioni della storia geologica della Terra (detta anche era secondaria), compresa all’incirca tra 250 e 65 milioni di anni fa,...
virenza
virènza s. f. [der. del lat. virens -entis: v. virente]. – Propr., l’essere verdeggiante, e quindi rigoglioso. In paleontologia, fase di v., la fase nella quale un gruppo di organismi ha mostrato la maggiore ricchezza di forme e il...