Lewis, Jerry
Stefano Della Casa
Nome d'arte di Joseph Levitch, attore e regista cinematografico statunitense, nato a Newark (New Jersey) il 16 marzo 1926. Ha dato al cinema internazionale un contributo [...] volta di Three on a couch (Tre sul divano), commedia in cui l'ossessione tipicamente americana della psicoanalisi viene messa alla berlina, esasperando anche i toni, la struttura e gli ironici riferimenti al cinema stesso: la protagonista femminile è ...
Leggi Tutto
Keaton, Buster (propr. Joseph Francis)
Grazia Paganelli
Attore teatrale e cinematografico e regista cinematografico statunitense, nato a Pickway (Kansas) il 4 ottobre 1895 e morto a Woodland Hills (California) [...] nell'inattesa distruzione del prefabbricato. La ricerca formale di K. si radicalizzò in Convict 13 (1920), dove colpisce la messa in scena dello spazio filmico per l'uso espressivo della dilatazione del set in netta contrapposizione all'esile figura ...
Leggi Tutto
Vivre sa vie
Sandro Toni
(Francia 1962, Questa è la mia vita, bianco e nero, 85m); regia: Jean-Luc Godard; produzione: Pierre Braunberger per Les Films de la Pléiade; soggetto: dall'inchiesta Où en [...] regole nel cinema. È stato proprio Godard a liberare il cinema dagli stereotipi della tradizione narrativa, dalle ferree gabbie della messa in scena, affidando al piano-sequenza il compito di rendere la realtà non della natura ma dell'anima. Anche ...
Leggi Tutto
The Sea Hawk
José Maria Latorre
(USA 1940, Lo sparviero del mare, bianco e nero, 127m); regia: Michael Curtiz; produzione: Jack L. Warner per Warner Bros.; sceneggiatura: Howard Koch, Seton I. Miller; [...] , cavaliere romantico ante litteram; siamo nel 16° secolo, ma è come se i personaggi del film avessero letto Heinrich von Kleist.
La messa in scena di Curtiz è qui più immaginosa di quella di The Adventures of Robin Hood e più compatta che in The ...
Leggi Tutto
The Wizard of Oz
Andrea Meneghelli
(USA 1938, 1939, Il mago di Oz, bianco e nero/colore, 101m); regia: Victor Fleming; produzione: Mervyn LeRoy per MGM; soggetto: dal romanzo The Wonderful Wizard of [...] l'idea, per nulla scontata se si considera che, fino ad allora, Oz al cinema non aveva sfavillato (una casa di produzione messa in piedi da Baum per adattare i suoi romanzi chiuse alla svelta, e la versione del 1925 con Oliver Hardy nel costume dell ...
Leggi Tutto
Chronik der Anna Magdalena Bach
Rinaldo Censi
(RFT/Italia 1967, 1968, Cronaca di Anna Magdalena Bach, bianco e nero, 93m); regia: Jean-Marie Straub, Danièle Huillet; produzione: Straub-Huillet/Kuratorium [...] , a volte circoscritti da lenti movimenti di macchina: carrellate in avanti, laterali, indietro. Essenzialità e concretezza della messa in scena: disposizione all'ascolto, alla captazione delle onde sonore. Musica che riecheggia nello spazio: nessuna ...
Leggi Tutto
Fanny och Alexander
Serafino Murri
(Svezia/Francia/RFT 1981, 1982, Fanny e Alexander, versione televisiva 312m, versione cinematografica 197m); regia: Ingmar Bergman; produzione: Jörn Donner per Cinematograph [...] e contenuto dei primi due capitoli.
Unanimemente, la critica mondiale acclamò come capolavoro Fanny och Alexander. Tra la messe di premi che gli furono riconosciuti, anche quattro Oscar, record tuttora imbattuto per un film di lingua non inglese ...
Leggi Tutto
Letter from an Unknown Woman
Rinaldo Censi
(USA 1948, Lettera da una sconosciuta, bianco e nero, 90m); regia: Max Ophuls; produzione: John Houseman per Rampart; soggetto: dal racconto Brief einer Unbekannten [...] struttura circolare o di vera e propria spirale, i lunghi carrelli fluidi a seguire i personaggi, gli ampi movimenti del dolly. La messa in scena di Ophuls s'avvicina a un passo di danza, di quei valzer che spesso compaiono nei suoi film e che nella ...
Leggi Tutto
It Happened One Night
Veronica Pravadelli
(USA 1933, 1934, Accadde una notte, bianco e nero, 105m); regia: Frank Capra; produzione: Harry Cohn, Frank Capra per Columbia; soggetto: dal racconto Night [...] coppia, dall'iniziale reciproco disprezzo al finale riconoscimento del comune innamoramento. Sin dalla sequenza della lite col padre la messa in scena mostra una raggiunta simbiosi tra le regole della continuità classica e l'uso del dialogo: il ritmo ...
Leggi Tutto
The Party
Andrea Meneghelli
(USA 1968, Hollywood Party, colore, 99m); regia: Blake Edwards; produzione: Blake Edwards per Mirisch/Geoffrey; soggetto: Blake Edwards; sceneggiatura: Blake Edwards, Tom [...] scoppia l'isteria, il panico di un vestito inzuppato o di una messa in piega andata a catafascio. Poiché siamo a casa di un disagio che nasce dal timore e dalla consapevolezza di essere messi a nudo dallo sguardo altrui, ancor più devastante per uno ...
Leggi Tutto
messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico della Chiesa cristiana cattolica e ortodossa,...
messa2
méssa2 s. f. [femm. sostantivato di messo, part. pass. di mettere]. – 1. In genere, l’azione di mettere. Si adopera solo con determinati complementi, formando locuzioni (alcune delle quali modellate sul francese) corrispondenti ad altre...