Vedi VEIO dell'anno: 1966 - 1997
VEIO (Veii)
J. B. Ward Perkins
Città etrusca a 15 km a N-O dal centro di Roma, presso il villaggio di Isola Farnese. Fondata da villanoviani, in una delle prime fasi [...] al suo asse, si eleva l'altare, preceduto da due gradini, con la fossa dei sacrifici, sotto la quale ne venne messa in luce un'altra, più antica. Nel lastricato sono intagliati alcuni pozzi rituali e un elaborato sistema di canaletti in relazione con ...
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PIVIALE
A. Lauria
Sopravveste liturgica di forma semicircolare, lunga quasi sino ai piedi, aperta nella parte anteriore e corredata all'altezza del petto da un fermaglio (pectorale), spesso preziosamente [...] dal XIII al XV secolo, Archivio della R. Società romana di storia patria 6, 1883, pp. 1-137; C. Rohault de Fleury, La Messe. Etudes archéologiques sur ses monuments, VIII, Paris 1889, pp. 1-17; L. de Farcy, La broderie du XIe siècle jusqu' à nos ...
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BIDUINO
V. Ascani
Scultore operante in Toscana nell'ultimo quarto del 12° secolo. La supposta origine ticinese (Merzario, 1893), o più genericamente lombarda (Schmarsow, 1890; Toesca, 1927), non è confermabile [...] ventennio del secolo e il graduale inserimento di nuove maestranze, tra le quali il giovane Guidetto, attendono ancora una completa messa a fuoco. Edifici-chiave di questa fase sono alcune tra le maggiori chiese lucchesi, come S. Maria forisportam, S ...
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LAMA (della Lama), Giovan Bernardo
Valentina Sapienza
Nacque a Napoli in una data imprecisata, comunque collocabile nel primo trentennio del secolo XVI, da Matteo, o Maczeo, pittore documentato nella [...] più significativa all'Annunziata fu stipulato in data 13 apr. 1584, quando il pittore fu incaricato di provvedere alla messa in opera di un'Annunciazione da collocarsi al centro dell'"intempiatura" o "soffitta" della chiesa, da lui stesso progettata ...
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DALMASIO di Iacopo degli Scannabecchi
D. Benati
(o pseudo-Dalmasio)
Nome convenzionalmente attribuito dalla critica all'autore di un gruppo di dipinti su tavola e ad affresco, che erano stati precedentemente [...] a quanto è accaduto per altri artisti (per es. lo pseudo-Iacopino di Francesco), la nuova cronologia e la conseguente messa in dubbio dell'identità anagrafica dell'artista, che figura pertanto negli ultimi studi come pseudo-D. o simili, non hanno ...
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COMINELLI, Andrea
Ennio Concina
Nato probabilmente a Venezia nella prima metà del sec. XVII, il C. apparteneva a famiglia bergamasca già saldamente stabilita nella città lagunare nel secondo decennio [...] delle carmelitane di S. Teresa. Già il 4 apr. 1653, qualificandosi "talgiapietra" firma una polizza di acconto per la messa in opera dell'altare destro della chiesa, lavoro in cui è impegnato fino al successivo 1654. L'intera prima sistemazione della ...
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FRANCISCI, Giuseppe
Silvana Toppetti
Nacque a Todi il 2 febbr. 1817 da Francesco, conte di Baschi, e da Costanza Piccini; primo maschio di quattro fratelli, ereditò il titolo nobiliare.
Dopo aver studiato [...] di Todi lastre di vetro, crogioli, mortai, ferro, trafile in piombo e prodotti chimici, tutto l'occorrente per la messa in opera di vetrate: con questo materiale realizzò la decorazione delle monofore della navata sinistra e dipinse le vetrate della ...
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BONACINA (Bonaccina), Cesam (Cesare Agostino)
Fabia Borroni
Parente, molto probabilmente, di uno dei Giovanni Battista Bonacina incisori, egli stesso fu incisore di libri, di stampe d'Occasione, di [...] dal Le Blanc); incise e pubblicò nel 1655 il Nuovo disegno della città di Pavia (pianta prospettica delle cinte fortificate, messa poi in vendita con varianti ed emendamenti col titolo Pavia assediata et abbandonata il 4 7bre 1655) e il ritratto di ...
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CARMELICH, Giorgio
Franco Firmiani
Nacque a Trieste il 12 aprile del 1907 da Lorenzo e Beatrice Benvenuti. Da una ricognizione delle opere superstiti (realizzate nell'arco di sei anni di appassionata [...] oggetti traspaiono come attraverso un velo atmosferico in una diffusa, irreale luminosità senza perdere in perspicuità. Alla messa a punto di questa ultima maniera, originale e culturalmente assai ricca, dovettero concorrere la ripresa del carattere ...
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Forma d’arte che impiega il movimento, reale o virtuale, come mezzo di espressione, e si pone in antitesi a ogni concezione dell’oggetto artistico come forma statica. Si avvale sia del moto originato da [...] del cinema: V. Eggeling (1880-1925) seguendo le sue ricerche di «contrappunto» e «orchestrazione della linea» realizza una Messa orizzontale-verticale e una Sinfonia diagonale (1920) e H. Richter il suo Präludium. Nell’ambito del Bauhaus (➔), dalla ...
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messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico della Chiesa cristiana cattolica e ortodossa,...
messa2
méssa2 s. f. [femm. sostantivato di messo, part. pass. di mettere]. – 1. In genere, l’azione di mettere. Si adopera solo con determinati complementi, formando locuzioni (alcune delle quali modellate sul francese) corrispondenti ad altre...