Console designato per l'anno 48 d. C., suscitò con la sua bellezza una sfrenata passione in Messalina, la moglie dell'imperatore Claudio, con la quale celebrò pubbliche nozze, in assenza dell'imperatore. [...] Questi, sollecitato dai suoi liberti, in particolare da Narciso, condannò a morte i due adulteri (48) ...
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Vedi BRITANNICO dell'anno: 1959 - 1994
BRITANNICO (Ti. Claudius Caesar Britannicus)
L. Rocchetti
Figlio di Claudio e di Messalina, nato nel 41 d. C. e morto nel 55. Alcuni rarissimi sesterzi di B. riproducono [...] l'effigie del principe, ma sono assai mal conservati. Pertanto la base per l'identificazione dei ritratti di questo giovinetto morto a 14 anni, è assai incerta, per quanto sia noto che anche Tito fece ...
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Uno dei liberti dell'imperatore Claudio, a cui fu affidata la direzione della burocrazia imperiale (libertus ab epistulis); fu mandato in Britannia (43 d. C.) a placarvi una sedizione di soldati. Sventò [...] la congiura di Messalina (48). Inviso ad Agrippina, subito dopo la morte di Claudio dovette uccidersi. ...
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Liberto (m. 47 d. C.) dell'imperatore Claudio e suo favorito. Nel 43 Seneca, esiliato in Corsica, cercò di ingraziarselo indirizzandogli una consolatoria per la morte del fratello, la Consolatio ad Polybium. [...] Accusato di adulterio con Messalina, fu messo a morte. ...
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Poeta drammatico (Roma 1830 - Livorno 1881); la storia è alla base dei suoi drammi, tutti in versi a eccezione di uno solo; difatti egli preferì chiamarli poemi drammatici o anche commedie (Mario e i Cimbri, [...] 1864; Nerone, 1871; Messalina, 1876; ecc.); la storia, nei drammi del C., è resa secondo le leggi del "verismo" non senza indulgere, d'altro lato, a un facile "lirismo del cuore" e col proposito di respingere l'enfasi che caratterizzava il linguaggio ...
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Scrittore inglese (Wimbledon 1895 - Maiorca 1985). Poeta, saggista e narratore prolifico, raggiunse fama mondiale con i romanzi storici I, Claudius (1934; trad. it. 1935) e Claudius the God (1934; trad. [...] it. Il divo Claudio e sua moglie Messalina, 1936). Rilevante anche la sua produzione poetica in cui confluirono temi mutuati dal suo interesse per la psicologia dell'inconscio. G. ha anche tradotto da Apuleio, Lucano e Svetonio e curato un dizionario ...
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Liberto di Claudio (m. 62 d. C.) o più esattamente della madre di questo, Antonia minore; svolse con sagacia l'incarico della direzione delle finanze (a rationibus) e seppe al tempo stesso costituirsi [...] una cospicua fortuna personale. Dopo la morte di Messalina, favorì il matrimonio di Agrippina con Claudio e sostenne Nerone contro Britannico. Ancora potente dopo la morte di Claudio (54), l'anno successivo fu rovesciato da Burro e da Seneca che ...
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Figlia di L. Domizio Enobarbo, console nel 16 a. C., moglie di Passieno Crispo, proprietaria degli horti Domitiae in Roma; fu avvelenata dal nipote Nerone, che ambiva ai suoi possessi di Baia e di Ravenna. [...] n La sorella, Domizia Lepida, madre di Messalina, fu fatta uccidere da Agrippina nel 54 d. C. ...
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Nome d'arte dell'attrice cinematografica messicana María de Los Ángeles Félix Güereña (Álamos 1915 - Cuernavaca 2002); nel cinema dal 1942, acquistò ampia notorietà in film nei quali l'interpretazione [...] drammatica si fondava sulla sua statuaria bellezza: Enamorada (1946) e Maclovia (Feudalesimo messicano, 1948) di E. Fernández; Messalina (1951) di C. Gallone; migliori prove diede sotto la direzione di J. Renoir (French Can-Can, 1955) e di L. Buñel ( ...
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Drammaturgo russo (Ekaterinodar 1836 - Pietroburgo 1905). Trasse i soggetti dei suoi drammi, oltreché dalla storia russa (Komedija o rosijskom dvorjanine Frole Skobeeve "Commedia sul nobile russo Frol [...] Skobeev", 1869; Istorija blednogo molodogo čeloveka "Storia di un giovane pallido", 1874; Staryj liberal "Il vecchio liberale", 1886), anche dalla storia romana (Smert´ Mesaliny "La morte di Messalina", 1881) e italiana (Francesca da Rimini, 1877). ...
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messalina
s. f. [per antonomasia, dal nome dell’imperatrice romana Valeria Messalina (c. 25 - 48 d. C.), famosa per la sua immoralità], non com. – Donna dissoluta e depravata (spesso in tono scherzoso).
imperversare
v. intr. [der. di perverso, col pref. in-1] (io impervèrso, ecc.). – 1. (aus. avere) Di persona, assumere un comportamento aggressivo, urlando e dibattendosi: cominciò a ringhiare forte et a saltare et ad i. (Boccaccio); i. contro...